19. A letter.

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-Quindi ora Harry ti sta simpatico?-
Lottie chiese non appena Louis ebbe parcheggiato la macchina, osservando i due in macchina per tutto il tempo.
Non avevano parlato molto ma Harry lo aveva osservato in silenzio per tutto il tempo, guardando il suo profilo mentre fumava e guidava concentrato sulla strada.
-Non esageriamo.- disse soltanto, dando la mano alle gemelline. -Può andare.-
-Lo prenderò come un complimento.- rispose ironico, mentre lo affiancava guardando le loro sorelle.
Louis aprì la porta di casa e entrarono.
-Louis?- quasi si prese un infarto quando vide il padre sbarcare dalla cucina con i pacchi di sigarette che il figlio teneva in camera.
Si era scordato che oggi sarebbe stato con loro. Imprecò in silenzio, sotto lo sguardo del riccio.
-Ti avevo detto di smettere con questo schifo.-
-Si, beh, ho diciannove anni.- gli ricordò.
-Non è un fatto di età, fa male e tu dovresti stare ancora più attento, hai intenzione di diventate come Troy?-
Il liscio roteò gli occhi, mentre le sorelle andavano a salutare Mark, contente di vederlo.
-Okay, devo studiare con il mio a...- tossì. -Compagno di classe, quindi andiamo di sopra.-
-Oh, ciao! Sono Mark.- si presentò lui, stringendoli la mano.
-Harry.- gli sorrise, ma subito dopo seguì Louis per le scale, mentre entrambi si dirigevano verso la camera di quest'ultimo.
Harry osservò attentamente la camera.
Colori neutri sul bianco e grigio e tutto abbastanza disordinato.
-Chi è Troy?- fece subito, sedendosi sul letto.
-Il mio padre biologico, ma lascia stare.- poggiò lo zaino sulla sedia della scrivania e prese libro e quaderno, mettendosi sul letto di fronte al più piccolo.
-Allora, che si fa?-
-Prima di iniziare dovrei andare in bagno.-
-Okay, prima porta a sinistra.- il riccio annuì e uscì dalla stanza.
Si guardò attorno, poi si soffermò sullo zaino di Harry. Dentro di esso intravide il diario blu, e lo prese velocemente.

Ho trovato il diario vuoto. Dovevo aspettarmelo ma avevo un briciolo di speranza. Proverò ad andare avanti, davvero, ma ora mi sono affezionato a questo diario e mi piacerebbe scriverci comunque, nonostante tu non lo leggerai mai.
A fine lezioni cercherò Louis e gli chiederò di fare la ricerca di inglese insieme, è tra una settimana ma gli dirò che scade domani. È una scusa stupida per vederlo, lo so, ma mi piace tanto la sua compagnia e mi dispiace non aver provato ad esserci amico molto prima.
Voglio recuperare il tempo perso perché mancano solo cinque mesi alla fine della scuola e poi potremmo non vederci più, quindi ci provo. Se accetta domani gli dirò che mi sono imbrogliato.
È l'unico modo per uscire con lui. Non accetterebbe mai un uscita con me. Mi andrebbe bene anche con i nostri amici ma non so come chiederglielo. Sembro tanto sicuro di me ma sono solo timido e impacciato.
Spero che oggi dica di sì.

Chiuse il diario sorridendo timidamente, mentre sentiva i passi di Harry avvicinarsi alla porta.
Quando entrò Louis era già al cellulare facendo finta di nulla.
-Hey, stavo pensando...- incominciò non appena il riccio si fu seduto di nuovo sul letto. -Venerdì potremmo uscire insieme, sai, tu, io, Niall, Liam e Malik.-
Ad Harry si illuminarono gli occhi, e sorrise.
-Certo!- rispose quasi subito.
-Bene allora, sarà meglio iniziare a fare questa ricerca, no?-
Il più piccolo annuì.
Sembrava come avere a che fare con un bambino che aveva una cotta per il più grande. Perché si, Louis pensava che il riccio avesse una cotta per lui.
Insomma, perché sembrava così ossessionato da lui se no? Scriveva sul diario praticamente solo di lui, voleva uscirci e il liscio non poté che pensare che piaceva ad Harry.
Ma in caso fosse davvero così, non avrebbe mai ricambiato, quindi non ci pensò molto.

*

-Louis?- lo richiamò Harry dopo una mezz'ora impiegata nello studio.
-Mh?- mugolò, tenendo lo sguardo basso sul libro.
-Non possiamo fare una pausa? Non sei stanco?-
-Come vuoi, non mi cambia.-
-Ti piace studiare?- chiese sorpreso, alzando un sopracciglio.
-Non mi piace studiare, mi ci impegno perché non voglio essere bocciato una seconda volta.- rispose ovvio, guardando questa volta il riccio negli occhi.
Harry aprì bocca per rispondere, ma Mark bussò la porta prima che potesse aggiungere altro, aprendola e sorridendo ai due.
-Louis, Niall è qui.-
-Che fa qui?-
-Hey stronzo, io passo praticamente ogni secondo con te, non pensare di dimenticarmi ora che c'è Harry.- varcò subito la soglia della porta con braccia conserte e tono arrabbiato.
Mark chiuse la porta ridendo leggermente per il biondino e scese di sotto per passare del tempo con Phoebe, Daisy e Lottie.
-Non ti dimentico, stiamo studiando.- disse soltanto, mentre l'irlandese affiancava Louis sul letto.
-Inglese? Non lo hai la prossima settimana?- Louis vide il riccio arrossire abbassando lo sguardo e lui sorrise.
-Si, ma Harry voleva passare del tempo con me e ha inventato questa scusa stupida.- spiegò, mentre Harry cercava qualcosa da dire.
-Lo sapevi?-
-Certo, non sono così tanto stupido. Scendiamo di sotto? Ho fame.-
I due annuirono, Niall ovviamente più contento, felice di scroccare il cibo dell'amico.
-Non sei arrabbiato con me?- gli sussurrò mentre scendevano le scale.
-No, Harry, guarda che non sono sempre un odiosa testa di cazzo.-
-Beh, la maggior parte delle volte lo è.- si intromise Niall. -Ma ci impari a convinvere.-
-Grazie Niall, tu sì che sei il mio migliore amico.- ironizzò lui, mentre il biondimo apriva il frigo come se fosse a casa sua.

-Lou, hanno appena consegnato questa lettera per te.- Lottie lasciò la posta a lui e corrugò la fronte.
Lesse il mittente e guardò la sorella, che sembrava essere ansiosa.
-La apro dopo.- disse soltanto, sorridendole per poterle mettere sicurezza, ma era ansioso tanto quanto lei se non di più.
-Tutto okay?- Niall si avvicinò con un pacco di patatine, rendendo confuso Louis (da quando aveva delle patatine in casa?). -Cos'è?-
Prese la lettera ma Louis gliela tolse velocemente tra le mani. -Uh?-
-Lascia stare e da delle patatine anche a noi, idiota.-
Cercò di sembrare sicuro di sé, ma Harry notò la sua agitazione e lo rese leggermente confuso e curioso.
Cos'era quella lettera?

Spazio autrice
Ho lasciato un piccolo indizio nei capitoli precendenti ma who knows 👀

The blue diary; Larry StylinsonWhere stories live. Discover now