11. Camping.

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-Quindi è per questo che ho trovato la tua maglia in casa mia e ne è sparita una mia?-
Harry sorrise a Zayn, dispiaciuto di averne rubata una senza chiedere.
-È stato davvero bello.-
-E non hai capito chi è? Non so, l'odore? Il corpo?- gli domandò il pakistano, e il riccio scosse la testa.
-Odorava di alcol e fumo, il corpo non so... mi sembrava piccolo, ma molti sono più bassi di me qui.- gli spiegò, mentre guardava i compagni nel pullman.
Louis era poco più avanti di fianco a Niall, e Liam invece era dietro di loro, affianco ad una ragazza.
-Hai qualche sospetto?- Harry scosse la testa. Non pensava neanche ad avere dei sospetti, non gli interessava. Aveva deciso lui di mantenere l'identità segreta, e sarebbe rimasta tale fino a quando avessero deciso di rivelarsi.
Cambiarono argomento, ma il più piccolo continuava a pensare all'abbraccio tra lui e William.

Louis invece era troppo occupato a tartassare di messaggi Lottie per chiedere se stessero bene, ansioso di lasciare le sue sorelle con qualcuno che non fosse lui o la famiglia di Niall o di Liam.
Scrisse un messaggio anche a Edward, che ricevette subito risposta.

Ci sono sessanta persone per ogni bus, pensi che possa sapere in quale ti trovi?

Sono nel terzo. E tu?

Anche io, piano di sopra o sotto?

Haha, chiedi troppo. Non ti farò stringere la cerchia di dubbi.

Cattivo.
Oh e, la sfida la farò l'ultimo giorno di campeggio, penso possa piacerti.

Non vedo l'ora, William.

Non gli rispose, non perché non volesse ma Niall continuava a stressarlo perché era annoiato, e Liam dormiva per cui doveva essere Louis a fargli passare il tempo, o avrebbe finito per mangiare tutto il cibo che aveva portato.
-Lou, invece di parlare del tuo ragazzo, parliamo di me. Ho conosciuto una ragazza stupenda.-
-L'hai conosciuta o l'hai vista da lontano e l'hai stalkerata?- il biondino sbuffò.
-La seconda, ma era così carina! Allora...- e l'irlandese gli descrisse ogni piccolo dettaglio della ragazza per la maggior parte del viaggio.

Quando arrivarono, come ogni anno, i professori dividevano i ragazzi per corsi in base all'insegnante capogruppo. Quest'anno a Louis era toccata la classe dell'ultimo anno del corso di matematica.
Si trovava con i suoi migliori amici in tenda, ma anche con affianco Harry e Zayn.
A loro volta, la classe era divisa per compiti.
Tre coppie di alunni andava a cercare la legna, mentre il resto montava tutte le tende.
-Okay, per la legna ci vanno Styles e Tomlinson, po...- annunciò la professoressa, facendo sgranare gli occhi ai due.
-Scusi?! Sa che litighiamo e poi ci mette in coppia insieme?- contrabattè interrompendola il più grande, annoiato dalla situazione.
-Esattamente, andate, su.- disse, per poi nominare le altre due coppie.
-Chiamami se cerca di ammazzarti.- gli avvisò Zayn, ottenendo uno sguardo incazzato da Louis.

Per i primi minuti nessuno dei due parlò, ma non erano Louis e Harry senza le solite litigate.
-Okay, prendiamo pochi pezzi di legna grandi e andiamocene.- iniziò a parlare il liscio, ma il riccio protestò.
-Scusa? Prendiamo quelli più piccoli e ne mettiamo tanti.-
-Che? Sono meglio quelli grandi, facevo gli scout da piccolo.-
-Non mi interessa, facciamo come dico io.-
Louis lo guardò negli occhi, alzando un sopracciglio.
-E perché dovrei ascoltarti, scusa?:
-Perchè è più comodo prenderne tanti piccoli. Dovresti essere d'accordo, sei minuscolo non ti piacciono le cose piccole, Boo?- lo prese in giro, ghignando.
-Per te sono Tomlinson. Smettila. E no, è più comodo se sono grandi e pochi.-
-Sei davvero noioso, ti ho detto di no. Piccoli e tanti.-
-Grandi e pochi.-
-Piccoli e tanti.-
La cosa continuò per svariati secondi, e alla fine il riccio sbuffò.
-Okay, testa di cazzo, facciamo un po' e un po'. Ti va bene o vuoi lamentarti anche su questo?-
-Dobbiamo muoverci, quindi ti dirò che va bene solo per non passare altro tempo con te.- Harry lancio un sospiro di sollievo, e iniziarono (finalmente) la loro raccolta.
-Ieri ti comportavi bene e oggi ritorni ad insultarmi?-
-Non mi sono mai comportato bene con te, non avere false speranze.- lo avvisò Louis, che aveva quasi già dimenticato cosa fosse accaduto ieri.
-Tu che mi ringrazi è di certo qualcosa che non si sente tutti i giorni.-
-Ora ti lancio un pezzo di legno in testa.- Harry sorrise, capendo che il liscio non aveva idea di come controbattere, poiché aveva ragione.
-Okay.- disse soltanto, ma con un sorriso sul volto.

Tornarono una mezz'oretta dopo con la legna pronta.
La serata era abbastanza tranquilla. Niall suonava di fronte al fuoco e i ragazzi arrostivano dei marshmallow sotto la melodia del biondino.
Quando i professori andarono a dormire, i ragazzi rimasero a ridere sotto le stelle.

Louis cercò di addormentarsi con tutto se stesso, ma Niall russava, avvinghiato a Liam. Avrebbe voluto una tenda da solo, per poter stare in tranquillità, ma ovviamente non era possibile, quindi si alzò e uscì fuori, decidendo di fare una passeggiata nella notte.
La luce della luna illuminava il sentiero che ogni anno Louis faceva fino al lago, per poter stare da solo a guardare le stelle. Purtroppo quella notte non era da solo.
Vide Harry di spalle in lontananza, e quel buio lo fece riflettere.
Sembrò come un ombra già vista. I capelli ricci, la bandana, il corpo esile e leggermente muscoloso, e alto.
Rabbrividì, poi vide cosa era intento a fare. Uno spiraglio di luce provenire dal riflesso della luna sull'acqua, illuminò il diario blu che il più piccolo era intento a scrivere.
Harry Styles, il ragazzo che odiava di più, era lo stesso ragazzo che gli aveva provocato le farfalle nello stomaco.
E Louis se ne andò frustrato e confuso, prima che il riccio potesse accorgersi della sua presenza.

Spazio autrice
Well well well,, Louis ha scoperto di Hazza 😌
Succede tutto velocemente aa avrei dovuto scrivere molto più lente le scene sorratemi se fa un po' schifo ✌🏻

The blue diary; Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora