13. Sorry, Louis.

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-Harold, va pure a giocare. Non mi sento bene penso rimarrò qui.-
-Sicuro? Se vuoi rimango con te.-
Zayn gli sorrise, scuotendo la testa.
-Tranquillo, qualcuno sicuramente rimarrà qui, non sarò solo.-
Il riccio annuì, e lo lasciò in tenda prima di dirigersi verso i professori.
Una delle attività che si facevano in campeggio era fare dei giochi di squadra.

Era la giornata della caccia al tesoro, e i ragazzi venivano divisi anche qui in squadre.
-Okay, Tomlinson e Horan scegliete un terzo compagno.-
Louis si guardò in torno. A Liam non andava di giocare, e gli altri ragazzi e ragazze non sembravano stargli molto simpatici.
-Harry, ti va di unirci a noi?- il liscio si voltò velocemente verso il biondino, sgranando gli occhi.
-Col cazzo che lui viene con noi.-
-Certo, Niall.- rispose, avvicinandosi a loro.
-Okay non gioco più.- fece per andarsene, ma venne bloccato dal polso. Sperò fosse l'irlandese ad averlo bloccato, ma era il riccio. Rabbrividì. Come doveva sentirsi? Sarebbe arrossito se fosse stato Edward a farlo, ma quello era Harry, e non era ciò che immaginava. Lo trattava come se fossero due persone diverse, perché era troppo complicato fondere i due in una sola.
-Non comportati da bambino, Tomlinson.- gli lasciò il braccio, e Louis protestò.
-Non mi sto comportando da bambino! Tu...- lasciò la frase in sospeso. Non poteva dire nulla, ed era difficile far finta di nulla.
-Io cosa?-
-Beh, sai che ti odio quindi non voglio stare accanto a te.- cercò di spiegare, ma Harry corrugò la fronte.
-Ieri abbiamo raccolto la legna insieme.-
-E sono già stanco di trovarmi vicino a te, quindi no. Niall perché cazzo hai scelto lui?- sapeva il perché, e lo odiava per questo. Gli aveva detto che non voleva avere nulla a che fare, e invece si trovava a giocare con lui.
-A me Harry sta simpatico.-
-Grazie Niall!- gli sorrise, mentre il più grande sbuffava.
-Bene, incominciamo ragazzi.-
-Cosa? No, non voglio più g...- Il biondino li tappò la bocca, e lo tirò da un braccio per farlo andare avanti.
Gli leccò la mano, facendogliela togliere velocemente.
-Che schifo, Lou!- si lamentò, mentre si puliva sulla maglia.
Spostò lo sguardo verso Harry, che fissava il cellulare.
-Aspetti qualcosa?- Louis fulminò con lo sguardo l'irlandese, che gli fece un sorriso in ricambio.
-Un messaggio...- mormorò, poi scosse la testa, mettendo il telefono in tasca. -Comunque! Che si fa?-

Louis era a disagio, e non poco. Sembrò quasi che si sentisse in imbarazzo a starli affianco, nonostante conoscesse il ragazzo da anni.
Niall mostrò una mappa a Harry, dove era indicato con una x il posto dove dovevano recarsi.
-Che palle.- sbuffò il liscio, quasi tra sé e sé. Di fianco a lui si trovava Harry, che lo guardò confuso.
-Puoi resistere una mezz'ora con me o ti fa così tanto schifo?-
-Mi fa così tanto schifo.- rispose semplicemente. Il più piccolo roteò gli occhi e riprese il cellulare, mentre i tre camminavano guidati da Niall.

Niall e Harry parlarono un po', Louis rimase dietro a guardare i due in silenzio. Stranamente, non aveva voglia di scherzare o prendere in giro il riccio.
Louis prese il cellulare e gli scrisse.

Non perdere tempo con me. Non ti piacerei neanche io, Harry.

Ci provava a non pensarci, davvero, ma era più forte di lui. Gli dispiaceva vedere il più piccolo allarmarsi ad ogni notifica che gli arrivava, per poi rimanere deluso.
I suoi occhi si illuminarono quando lesse il messaggio, e il liscio tolse velocemente suoneria e vibrazione.

Non mi interessa. Chiunque tu sia, il vero te è quello che ho conosciuto nel diario e qui, e che ho abbracciato e consolato. Se vuoi che non perda tempo con te, dimostranelo chiaramente e io ci crederò.

Louis rabbrividì.
Lo aveva abbracciato. Aveva abbracciato Harry, quando lo aveva sempre sgridato anche per il minimo tocco. Cosa gli stava succedendo?
Ma non si fece prendere da alcun sentimento, e lo bloccò.
Era finita davvero.
Vide il riccio più avanti fermarsi di colpo, e senza accorgersene ci andò addosso.
-Che cazzo?!- esclamò il liscio. Doveva pur sempre essere il lui di sempre con Harry, o se ne sarebbe accorto.
Lo spinse leggermente, per allontanarlo da sé. -Styles, sta più attento.-
Niall si fermò, guardando i due.
-Harry, stai bene?- Louis corrugò la fronte confuso, ma poi lo vide in faccia.
Aveva lo sguardo basso e stringeva il cellulare in mano.
-Scusami, Louis. Non volevo.- disse soltanto, ed era come pugnalare il più grande al cuore.
Lo aveva chiamato per nome e si era scusato. Ed era giù di morale per colpa sua.

-Hey, se sei triste puoi parlarne. Ti va?- Louis lanciò uno sguardo a Niall, che lo guardò a sua volta senza capire.
-C'è una persona che mi è iniziata a interessare... so che è stupido, scusate...-
A interessare.
Louis era rimasto lì.
Arrossì di colpo e Niall sorrise di ricambio, e fortunatamente Harry non lo notò.
-Non è stupido, va avanti.- lo incitò l'amico.
-Solo che...non g-le piaccio, tutto qui.- fece spallucce e sforzò un sorriso.
-Ma tu sei Harry Styles, piaci a tutti.-
-A quanto pare no. C'è parecchia gente che non mi sopporta. Anche lui, quindi.- indicò Louis, e lui si sentì maledettamente in colpa.
-Non è vero.- borbottò, e il riccio sollevo un sopracciglio, non capendo cosa avesse detto.
-Scusami?-
-Nulla, Harry. Per questa volta sei perdonato, ma vedi di non farlo più.- sorpassò i due rosso in faccia e prese la mappa dalle mani di Niall, camminando verso la meta.
E a Harry spuntò un sorriso a trentadue denti, guardando il suo compagno di classe davanti a sé.
Lo aveva appena chiamato per nome, e il riccio ne era tanto sorpreso quanto felice. Era carino vedere come leggermente il loro rapporto era migliorato.

Non c'era una ragione specifica, forse si erano ritrovati più spesso da riuscire a migliorare qualcosina tra di loro, ma Harry non ci diede molto conto.
Era felice di star riuscendo ad essergli amico, e questo bastava.

Spazio autrice
Sta sera posto l'altro yey~
Sono arrivata a scriverlo fino al 32 ma penso che tra poco finirò 👁️👄👁️

The blue diary; Larry StylinsonWhere stories live. Discover now