30-When No One's Watching

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Lunedì 7 Dicembre
11.00 A.M.

Pov's Louis

Paura.
La paura è soggettiva.
La paura non è ne donna ne uomo, ma siamo noi stessi con le nostre insicurezze e incubi peggiori che si realizzano.
La paura è tutto ciò che ti auguri di non dover mai affrontare perché è qualcosa di ignoto, che non si conosce, che non si sa come o dove termina e noi, del vuoto e del buio abbiamo sempre avuto terrore.
La paura è una bastarda che ti soffia sul collo e che non vuoi sentire ma ti chiede il conto da pagare dopo averla sfruttata.
La paura è quella morsa allo stomaco spiacevole che si nutre di tutte le farfalle delle belle emozioni.
La paura sono quelle mani che ti stringono la gola.
La paura è la vita che ti viene rubata e controllata da forze maggiori e tu non puoi che seguire i suoi comandi come confinato ai fili di una marionetta o sperare di trovare le forbici che spezzino il legame.

Paura è quello che provo tutt'ora. Solo paura. Ne rabbia, ne disprezzo, ne amore o riconoscenza.
La paura mi blocca, mi pietrifica, mi rende inerme.
Bloccato come un prigioniero in un aula fredda per l'ennesima e ultima volta.
Inchiodato alla sedia, osservato e giudicato da ogni presente senza essere conosciuto e sostenuto da quei pochi che potrebbero discorrere davvero sul mio conto.
Ana, Niall, Liam, persino Harry come aveva promesso.
Ci sono tutti, con chi più o meno potere di infierire e sbilanciare l'esito di questa giornata a mio parere interminabile.
Non sono vicini fisicamente ma avverto la loro forte presenza, soprattutto l'occhiata pesante e preoccupata che mi copre le spalle del mio maniaco che è tornato alle sue vecchie abitudini. Osservarmi e studiarmi da lontano perché impossibilitato dal poterlo fare da una distanza più ravvicinata.

Questo giorno con tutta probabilità segnerà il mio destino. L'inizio di qualcosa di meraviglioso o la fine di ogni bene e meraviglia che mi abbia offerto la vita per poi strapparmela via come se nulla fosse.

<In piedi davanti a vostro onore e la commissione> ci viene intimato con voce solenne per silenziare il chiacchericcio e invitarci a prestare attenzione a chi conta veramente qui dentro.
A chi stabilisce le regole in sostanza. Chi dirige l'ordine e dovrebbe garantire la giustizia. Solamente le dita incrociate, nascoste nelle tasche, in questo momento mi portano quel poco di supporto che mi basta per non crollare ma concentrarmi.

Appare tutto così surreale e teatrale che non mi sembra vero, ma una commedia messa in scena senza che qualcuno mi abbia avvisato di farne parte come attore.

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11.15 A.M.

Pov's Ana

Ho provato sulla mia pelle la perdita di un figlio. Sebbene sia una situazione differente da quella che sta passando Louis non ci vuole uno psicanalista per farmi capire quanto dolore si aspetta di sentire una volta che la sentenza potrebbe portargli via il suo bambino. Anche se posso leggere nei suoi occhi infinitamente blu la paura e il senso di impotenza del quale potrei descriverne un libro intero, so con certezza che lui avrà ciò che merita. Non permetterò che si avvicini ancora di più a quel dolore che ho provato io quando ho capito che non potevo fare altrimenti se non restare aspettare inerme quando ho perduto la persona che più avrei amato nella mia vita.

Le domande gli piovono addosso a raffica, senza alcuna cura o premura, senza che nessuno rispetti il suo tremore, la sua ansia che gli fa contorcere lo sguardo e puntare altrove che non sia davanti a se, ma oltre. Oltre dove si trova Lui.

Ogni secondo che crede di avere a disposizione, che gli viene concesso con un po' di pace le sue pupille puntano ad Harry, che seduto tra il pubblico, a sua volta non fa che fissarlo.
Non è un rimirasi maniacale, ma trasmette una forte sensazione di sicurezza, di premura, come se volesse curarlo, tranquillizzarlo dal posto.

Lost In Your Beauty||Larry Stylinson Where stories live. Discover now