23-I'm Still Looking For a Lie

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Giovedì 12 Novembre
01.20 A.M.

Pov's Louis

Le ha teso un imboscata.
Così come sta facendo con me.
Non credo di averlo mai visto talmente esausto e consumato dalla rabbia, eppure, eccolo al centro del mio appartamento, comodo come se mi stesse aspettando, ma effettivamente non saprei da quanto.
La prima preoccupazione che mi preme è, come stia Ana, ma sono costretto ad accantonare questo pensiero istintivo e concentrarmi sull'aria distrutta di Liam che minaccia scintille poco rassicuranti da tutti i pori, ma i suoi occhi, resi ancora più scuri dal buio della notte inoltrata, sono distrutti.

<Tu lo sapevi.>

<Liam io-> faccio qualche passo per togliermi dalla soglia di casa e chiudere dietro di me la porta, così da assicurarmi riservatezza e trattengo il fiato, intimorito.
Una sensazione che non immaginavo avrei mai provato nei confronti di chi considero come un fratello.

Il suo alzarsi di scatto e avvicinarsi frettolosamente verso di me con un dito puntato contro, mi fanno ricredere a malincuore.
E' solo scosso, terribilmente scosso.
E' sempre Liam. Provo a convincermi.
Il dolce Liam al quale gli è appena stata inflitta una pena infima e ingiusta.
E' proprio vero che il dolore cambia le persone?

<Bastardo tu lo sapevi! E non avevi alcun diritto! Mentre io ne sono rimasto all'oscuro!>

<Liam non ho fatto nulla, sono solo stato un punto di sfogo. Lei era terrorizzata già dal primo test>
Non saranno le parole più giuste da utilizzare, ma le cose vanno dette in modo chiaro, per evitare fraintendimenti e altri segreti pesanti da sopportare.

<Dovevi dirmelo!> sbraita alzando la voce se pur lo tradisca la disperazione che gli sfugge incontrollata.
<Non avevo alcun diritto nemmeno su quello, spettava a lei e io ho solo provato a non spezzarla più di quanto già non fosse!>

<Sarebbe stato diverso, se l'avessi saputo saremmo stati attenti!> è perso, confuso, non sa nemmeno lui che cosa sta dicendo.

Ma si sente tradito da me e dalla persona che probabilmente abbia mai amato davvero e nessuno può biasimarlo.
Vorrei stringerlo talmente forte tra le mie braccia per rimettergli apposto ciò che gli è appena stato spezzato o rubato per sempre, ma so che non me lo permetterà, non ora e forse mai più.

<Non si poteva fare nulla Liam, nulla, non potevi risolverla con cure o altro>

<Che cazzo ne sai tu? Pretendi di sapere come salvare un bambino quando a malapena riesci a tenerti il tuo?> si scaglia contro con una tale violenza mai udita.
Mi ferisce, è ovvio che lo faccia perché in lui ho riposto per anni la mia fiducia e il mio affetto e non credo di meritarlo da parte sua almeno per un po', ma le cose che dice, tagliano come lame affilate.

<Fottiti Liam> riesco a malapena a reagire con il bruciore agli occhi che inizia a farsi spazio annebbiando la vista.

<No fottiti tu, tu e lei mi avete privato della felicità più grande> colpevolizza inutilmente qualcosa che non poteva essere fermato o curato, ma è la rabbia e l'impotenza che non lo fanno ragionare.

<Ha avuto un aborto spontaneo, che cosa cazzo non capisci? Nessuno aveva il potere di fare qualcosa!>

<Se avesse ricevuto più amore, se lei non fosse stata un irresponsabile, si sarebbe salvato> balbetta, si ferma, si rigira sul posto e combatte non solo con la realtà, ma con se stesso.

E' in pieno contrasto con ciò che dice, pensa e agisce.
E' disorientato. Smarrito.

<Svegliati Liam per favore, non viviamo nelle favole, la vita vera fa schifo e questa ne è la prova. Non si meritava quel dolore, nemmeno tu, ma credimi se ti dico che per poco tempo che l'ha saputo è stata più che attenta. Non sapeva nemmeno guardarti in faccia perché credeva di esserne la sola responsabile, quando persino i medici la rassicuravano del contrario>

Lost In Your Beauty||Larry Stylinson Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin