Sabato 26 Settembre
8 P.M.Pov's Louis
Sfarzo ovunque.
Contrariamente a come me l'ero immaginato, simile ad una serata formale e tranquilla, l'arredamento e i decori scintillano ad ogni angolo.
Molte pareti sono ricoperte da enormi fotografie simboliche, che ritraggono uomini, donne e anche alcuni bambini. Tutti probabilmente destinatari dell'aiuto che questa fondazione si impegna a donargli.
Il contrasto che si crea è quasi buffo, ma di buon gusto e piacevole.
Il lusso degli arredi si consiglia con tutte le bianche e semplici cornici, ma se si solleva il capo e si osservano i soffitti, si può benissimo pensare che la location non sia del tutto adeguata per l'occasione, ma infondo sono qui per parlare dell'evento e criticare solo i personaggi e non per recensire il locale.
I lampadari di vetro, se pur spenti, non appaiono indifferenti a nessuno e proprio grazie a questo dettaglio mi torna in mente una delle persone a cui tengo di più.
Ana.
La mia cara Ana.
<A lei piacerebbe questo posto> sussurro a Niall sapendo esattamente che anche senza fare nomi comprende a chi mi riferisco.
Questa sera credo che sia fiero che mai nell'essere riuscito a trascinarmi qui senza troppe lamentele da parte mia e con un sorriso smagliante e gli occhi che brillano, annuisce.
<Lo amerebbe>
<L'hai sentita ultimamente?> domanda subito dopo non sapendo ancora bene come muoversi all'interno dello spazio o tra le persone.
Sta temporeggiando e so perfettamente che ha qualcosa in mente che però non può ancora essere metto in atto.
<La settimana scorsa di sfuggita. Credo si trovasse persa in una discoteca ma non credo fosse del tutto sobria> ammetto sospirando con troppa pesantezza dopo aver riflettuto e scelto con cura le parole giuste da potergli riferire.
<Manca anche a me. Manca ad ognuno di noi Louis> lui ha decisamente più destrezza di me nel riuscire ad ammettere pubblicamente i sentimenti e la nostra amicizia, più simile ad una fratellanza, gli concede di leggere e capire tutti quelli che provo io senza che dica nulla.
Non lo contraddico, mi limito a tirare le labbra in una linea retta.
<Mi basterebbe sapere che sta bene. Non vorrei che tornasse per forza, ma non avendo nemmeno questa certezza a volte è davvero dura> continuando il discorso non dovendo confermare nulla di ciò che ha insinuato.
<Lo so. Ti capisco fidati è lo stesso per me, ma sappiamo che è più forte di quanto pensiamo. Ora dovremmo solo concentrarci su questa serata e sul lavoro che dobbiamo svolgere>
E' sempre più facile a dirsi che a farsi. Riportando alla mente Ana, porta con se tanti di quei pensieri da riuscire a mandarti in confusione, ma anche questa volta ha ragione.
Mi poggia una mano sulla spalla per "scuotermi" e farmi ritornare nel mio ruolo professionale, anche se il potere di incontrare in ogni dove qualcosa che ti riporta alla mente qualcuno è un potere che incanta e fa paura allo stesso tempo.
<Ora, sfoggia un bel sorriso e pensa che potresti avere l'occasione di incontrare il Mozart ricciolino che cerchi tanto!>
<Me ne ero quasi scordato!> lo avverto, ma il mio intento di sembrare credibile svanisce nel nulla.
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Lost In Your Beauty||Larry Stylinson
Teen FictionLe cose succedono senza un vero e proprio senso logico. Come quel giorno in cui ti svegli e ti rendi conto di non conoscerti per niente. Di non sapere chi sei. Quel giorno in cui perdi tutte le tue certezze. Tutto il tuo amore per ciò che fai e per...