2-You Drag Me Down and Fuck Me Up

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Venerdì 18 Settembre.
6.30 P.M.

Pov's Harry

Cosa ci rende vigili e capaci di distinguere la sensazione di felicità momentanea o eterna, da quella della tristezza?

Cosa ci fa credere che questa vita ci riserva solo ciò che ci meritiamo?

Quando le urla si fanno più forti ma nessuno ci sente, cosa ci da la forza per continuare a respirare?

Se così possiamo chiamare tale la sopravvivenza.

A volte vorremmo solo essere visti, essere notati affogare per poterci aggrappare forti ad una mano che ci viene tesa ma che per troppo tempo, a causa forse dell'orgoglio o mancanza di fiducia, abbiamo ignorato quando ci accompagnava durante semplici passeggiate sulla riva.
Invece ci aggrappiamo a noi stessi.
A piccoli spiragli lasciati aperti dai nostri disperati tentativi di rimanere a galla. Perché la voglia di vivere c'è.

E solo soffocata dalla paura.

Paura di sbagliare ancora.

Paura di non essere accettati.

Paura di tutto e di niente.

Quest'ombra oscura è combattuta però dal desiderio di aprire gli occhi e guardare con sfida il mondo che si estende di fronte a noi, consapevoli di poter affrontare qualsiasi cosa, tranne le nostre debolezze lasciate in disparte a crescere, crescere, crescere e poi prendere il sopravvento quando meno ce lo aspettiamo.

Quando crediamo che tutto sia perfetto e al posto giusto, si ricomincia tutto d'accapo, ma si deve avere la consapevolezza di potercela fare sempre.

Che un'altra scalata si, sarà più difficile delle precedenti, ma dall'esperienza si impara sempre qualcosa, dagli errori si impara sempre, e andando avanti le gioie saranno più belle delle precedenti, nonostante la strada sia meno semplice per potersele guadagnare.

<Dimmi almeno che questa melodia struggente ha un nome> La solita routine di Zayn, o per meglio dire, il suo compito di farmi da balia quasi tutti i giorni, mi impedisce di godermi a pieno la calma e la solitudine del mio appartamento. In realtà la sua compagnia è l'unica che riesca veramente a sopportare o gradire, ma capita che ci siano dei giorni in cui il suo unico scopo è quello di tormentarmi e farmi uscire dalla mia zona di confort mentre in altri, mi "privilegia" della sua presenza e della compagnia del silenzio, ma sfortunatamente per me, oggi non è uno di questi casi.

<Certo che c'è l'ha> mormoro distogliendo le mani dalla tastiera per poterle rilassare, senza però alzare gli occhi dal mio amato pianoforte.

<E pure delle parole?> chiede scherzosamente, ma non ha idea di quanta poca voglia io abbia di scherzare. Sposto lo sguardo sulla sua figura che se ne sta comodamente seduta sulla poltrona del salotto, con una gamba accavallata sull'altra, le mani tatuate che reggono e sfogliano con svogliatezza una rivista di chissà cosa e un'espressione di finto interesse che punta dritto su quelle pagine.

<Sicuro, ma preferisco tormentarti con le solite note che darti la soddisfazione di ascoltare un nuovo pezzo> rispondo prima di riprendere a suonare un'altra composizione per non essere interrotto da nuove domande invadenti.

<Questa volta l'hai sbagliato> dice serio mentre, senza che me ne accorgessi o il mio permesso prende posto accanto alla mia seduta.

<No era giusto> ribatto infastidito dalla sua vicinanza. Sa esattamente che sta rischiando troppo invadendo con tanta sfrontatezza i miei spazi, ma a quanto pare ama portarmi al limite della sopportazione per poi vedermi sbottare.

Lost In Your Beauty||Larry Stylinson Where stories live. Discover now