9. La sciarpa

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Ofelia si svegliò con la sensazione di essere completamente scombussolata, più di quanto non si sentisse già senza Thorn.

Si alzò in piedi e sbadigliò. Stranamente la sua bocca non produsse nessun suono.

Ma la cosa più strana era che intorno a lei non c'era più nebbia, ma bianco. Aerargyrum.

Si osservò i guanti: da marroni erano diventati verdognoli. A dire la verità tuto il suo corpo, i suoi vestiti, la sua amata sciarpa, erano al negativo.

Ofelia ci mise un po' a capire che si trovava nel Rovescio. La domanda di come avesse fatto ad entrare lì dentro dormendo sorse spontanea.

Fu così che, abbassando lo sguardo, notò una piccola scintilla ai suoi piedi. La verità la colpì come un pugno nello stomaco: non aveva pensato che, per entrare in quel posto, doveva prima trasformarsi in Aerargyrum lei stessa, di nuovo.

L'eco doveva averle lasciato il Corno dell'abbondanza ai piedi senza che lei se ne accorgesse, e addormentandosi ne era andata a contatto.

L'eco aveva fatto bene a non raccontarle quella parte del piano, probabilmente Ofelia con la goffaggine che la caratterizzava l'avrebbe perso!

La donna si riscosse dai propri pensieri e si chiese cosa farne di quella scintilla: se l'avesse toccata sarebbe tornata in carne ed ossa? Non poteva e non voleva uscire da lì senza l'uomo che amava. Ripensò a come l'eco teneva tra le mani il Corno dell'Abbondanza, e meditò se fosse possibile anche per lei fare inquel modo, essendo diventata di Aerargyrum come l'eco.

Il cuore, che invece di trovarsi a sinistra in quel momento era a destra, le batte come un tamburo nel petto. Ofelia aveva paura, ma non poteva certo lasciare quella piccola scintilla lì, in mezzo al nulla, per due ragioni: o qualcuno lo avrebbe preso durante la sua assenza, magari addirittura l'eco di Eulalia, oppure avrebbe rischiato di perderlo per sempre, in mezzo al bianco vertiginoso.

Così, trattenendo il fiato, tentò di raccoglierlo...Ah no, si ricordò di non avere le dita, e allora senza un attimo diesitazione lo raccolse la sciarpa, che fino a quel momento erarimasta immobile.

Ofelia cercò di trattenerla, ma la sciarpa ormai l'aveva toccato: in pochi secondi si dissolse nell'aria, e ai piedidi Ofelia rimasero solamente alcuni ciuffetti di lana colorata.

Perfetto, ora la sciarpa si era portata via la sua unica salvezza di uscire da lì, ed era addirittura rimasta mutilata a sua volta.

La donna iniziò a sentirsi sola, ma iniziò comunque a camminare, senza una meta, sperando di trovare qualche indizio che la riconducesse a Thorn.

E, dopo quella che le sembrò un'eternità, lo vide: il pozzo, lo stesso che aveva visto nella visione avuta nel Rovescio.

Maffe

𝔉𝔦𝔫𝔞𝔩𝔪𝔢𝔫𝔱𝔢 𝔑𝔬𝔦 - 𝔏'𝔄𝔱𝔱𝔯𝔞𝔳𝔢𝔯𝔰𝔞𝔰𝔭𝔢𝔠𝔠𝔥𝔦 𝟻Where stories live. Discover now