𝔉𝔦𝔫𝔞𝔩𝔪𝔢𝔫𝔱𝔢 𝔑𝔬𝔦 - 𝔏'𝔄𝔱𝔱𝔯𝔞𝔳𝔢𝔯𝔰𝔞𝔰𝔭𝔢𝔠𝔠𝔥𝔦 𝟻

25. Una cavia

Dopo il sogno spaventoso Vittoria non era più riuscita ad addormentarsi: nella sua mente si affollavano immagini di sua mamma rapita da un mostro con tanti arti. Una scena spaventosa insomma!

Mamma allora l'aveva portata a fare una passeggiata in paese, ed erano passate davanti al negozio di specchi: che sorpresa vederlo completamente vuoto! Gli specchi affollavano il piazzale, ed erano tutti disposti i modo da formare un cerchio, con la parte di vetro volta verso il centro di esso, dove si trovava Elizabeth. Vicino a lei c'era la sciarpa di madrina con posato sopra il Corno dell'Abbondanza. Il perimetro del cerchio era formato non solo dagli specchi ma anche da un muretto abbastanza basso ma comunque difficile da superare, costruito sul momento grazie alla manodopera di tutto il paese. Vittoria non capiva bene il significato di tutto ciò, ma ovviamente doveva essere collegato alla scomparsa di madrina.

Padrino si avvicinò al passeggino di Vittoria, e la prese poi in braccio: <<Tesoro mio, ti stavamo aspettando tutti! >> le sorrise e vedendo la faccia confusa della bimba aggiunse <<Devi collegarti con il tuo caro cugino Thorn per vedere dove si è cacciato!>> e le fece l'occhiolino.

Vittoria intuì che stava parlando di rifare la cosa della proiezione, ma le aveva dato tanto fastidio, e non voleva rifarlo!

Per fortuna ci pensò mamma a rispondere allo zio:<<Archibald come ti permetti! Come vi permettete tutti voi! Mia figlia non sarà una cavia da laboratorio e non riproverete a farla connettere al mio caro nipote! Non vedete come è pallida! Si è stancata tantissimo prima e non voglio che lo sia ancora!>>.

Ma padrino insistette: <<Tua figlia è l'unico modo di salvare il mondo dall'ennesima tragedia! Non sono già morte abbastanza persone, non ne sono già scomparse molte? Non le succederà nulla, te lo prometto! Anche io voglio bene a questa bambina, un bene dell'anima! E quando morirò, e dico a breve, il mio ultimo pensiero sarà rivolto a questa bambina, l'eroina di tutto l'universo!>>. Fece il suo solito sorriso stanco, mentre le occhiaie gli segnavano il volto e la stanchezza che lo caratterizzava ormai da tanto tempo. Vittoria si rattristò, perché aveva capito le parole di padrino, e lo abbracciò tristemente, mentre una lacrima le scivolava lungo la guancia.

Una strana sensazione di forza le infervorò nel corpo, e decise che avrebbe fatto ogni cosa le avesse chiesto padrino: lei gli voleva molto bene, e magari facendo un sacrificio per lui, padrino sarebbe guarito e rimasto con lei. Salutò la mamma, che dopo il suo discorso era rimasta in silenzio, e si avviò con Archibald verso la stanza antica e maestosa, con il tavolo rotondo.

C'erano già altre persone lì intorno, e li raggiunse anche Elizabeth.

<<Sbrigatevi, non abbiamo molto tempo: l'eco, Ofelia e Thorn potrebbero tornare anche ora!>> disse questa, mentre alla velocità della luce si sedeva sulla sua sedia.

Vittoria però non capiva come fare per ricollegarsi con il cugino: la prima volta era accaduto tutto involontariamente.

La bambina iniziò comunque a concentrarsi, e qualche minuto dopo iniziò a vedere tutto offuscato. Anche la sua mente perse lucidità, e mentre gli occhi sparavano una nuova proiezione sulla parete, il mal di testa prese il sopravvento. Questa volta era molto più potente, e mentre la mente di cugino Thorn si collegava alla sua mancò poco che Vittoria perdesse i sensi.

Intanto il filmato era iniziato, e Vittoria fissò le scene con stupore ed incanto, sperando di distogliere il pensiero dal mal di testa.

Quello che vide la lasciò un po' interdetta, ma la sua espressione non fu nulla in confronto a quella dei presenti: maschere d'orrore e di sbigottimento.

Maffe

Angolo

Nuovo capitolo un po' povero, lo so, ma nel prossimo capiremo molte cose in più, sull'origine, sull'eco e magari anche su Vittoria, chissà :)

detto questo vi volevo porre una super domandona: continuo o no la storia? Ormai non legge e vota più quasi nessuno :((