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17. Tre menti in una

La mente di Ofelia correva senza sosta, e troppe domande bussavano alla porta del suo cervello richiedendo un po' di attenzione. Perché l'eco si sta ricostruendo? Come è possibile? Perché proprio in questo ricordo? La storia non era già finita con la chiusura e la separazione dei due mondi?

-È colpa tua-

Ofelia sobbalzò: quella frase, detta dalla sua vocina interiore, l'aveva colpita, perché anche lei sapeva, sapeva di essere colpevole. Se fosse riuscita a salvare Thorn prima ora non si sarebbe ritrovata lì, in una situazione difficile o quasi impossibile da superare.

Trattenne a stento le lacrime, ma un bruttissimo presentimento la fece voltare verso Thorn: lo trovò accasciato a terra, che teneva le mani sulla testa premendo alle tempie e divincolandosi, come se stesse soffrendo pesantemente.

A quella vista si immobilizzò, come pietrificata: spalancò la bocca nel gesto di urlare, era troppo spaventata ed in ansia, ma dalle sue labbra non uscì nulla, nemmeno un suono, perché si trovavano ancora nel Rovescio.

Si lanciò verso Thorn, voleva abbracciarlo ma non poteva, vedeva le loro ombre di artigli così diverse e così vicine... Le venne un'idea geniale e provò a rifare come quella volta, che aveva calmato il suo sposo con un "abbraccio" di artigli. Si concentrò e questa volta le sembrò più facile entrare nella testa di Thorn e tranquillizzarlo. Come la volta prima, i sentimenti, le sensazioni ed i suoi pensieri entrarono a lei, ma questa volta fu molto più sconcertante. Sentiva la testa di Thorn ed un'altra nella sua, quella di una bambina, e non capiva veramente più nulla. Ora Thorn era ancora più agitato, ed Ofelia sentiva la sua testa scoppiare dai pensieri di tre persone diverse: i suoi, quelli di Thorn e quelli di...Vittoria.

La confusione era troppa ed il dolore aumentava a dismisura, Thorn era in preda alle convulsioni ed Ofelia sentiva che presto ci sarebbe arrivata anche lei...Il respiro le si fece affannoso, e sentiva il bisogno urgente di vomitare...Sentiva non solo il suo dolore, ma anche quello di Thorn, e per lui valeva la stessa cosa, ed in più entrambi si trovavano ancora la mente di Vittoria nel cervello...Poi, piano piano, quella piccola ed ingenuamente scivolò via, e Thorn smise di contorcersi.

Ofelia socchiuse le palpebre mentre il mal di testa continuava ad annebbiarle la mente: sentiva che anche gli artigli di Thorn si staccavano da lei, e così la mente.

Finalmente il mal di testa scomparve del tutto, ma la donna non si sentiva per niente bene: il dolore che aveva provato era mille volte peggio di tutte le altre torture subite prima d'ora. Cercò di rialzarsi, ma ricadde tra i fiori: alla sua destra Thorn la guardava corrucciato e dai suoi occhi traspariva un certo risentimento e rabbia... Chissà perché lui non si sentiva male? Ah si lui aveva una mente avanzata...

Sentiva le forze mancarle, ma si voltò verso sinistra: Archibald e la lei ricordo erano scomparsi, ma il pozzo c'era ancora, con qualcosa di estremamente alto davanti, ma essendo in ombra non lo vedeva bene. Ai piedi di quella strana creatura c'era un'ombra di mille braccia, gambe, piedi e teste, che si muovevano freneticamente. Quella cosa irradiava energia negativa, tanta energia negativa, e la sua ombra deformata aveva afferrato gli artigli di quella di Ofelia e di Thorn. Un nuovo dolore le fece perdere definitivamente i sensi: le aveva spezzato un'artiglio.

Angolo

Ok non so se avete capito bene tutto perché è un capitolo un po' incasinato secondo me... Allora Ofelia cerca di calmare Thorn con gli artigli, ma dato che Thorn era già in "collegamento" con Vittoria (capitolo scorso) dentro ad Ofelia non c'era solo la testa di Thorn collegata a lei ma anche quella di Vittoria perché essa si trovava in Thorn. Praticamente essendo collegata a lui Ofelia poteva avere tutto ciò che aveva il suo sposo in testa. Spero di essermi spiegata un po' di più :/

Per quanto riguarda il finale di questo capitolo vi piace?

Maffe