Esco di casa presto per andare al supermercato. Stamane mi è arrivato il ciclo e non ho trovato nessun assorbente a casa di mio fratello, di solito ne lasciavo alcuni, ma ora non ne vedo. Prendo un paio dei suoi pantaloncini da palestra, e dopo avergli lasciato un biglietto sul tavolo in cucina esco. Cammino in fretta, spero di non sporcarmi, ho messo la cartaigienica...
Entro dentro al negozio e trovo il posto deserto, scorgo una cassiera alta e magrissima che sistema i prodotti, ma distolgo lo sguardo e vado alla ricerca di assorbenti, manco fossi un cane che cerca i tartufi. Finalmente li trovo e prendo il solito pacco. Arrivo alla cassa e dopo aver ricevuto uno sguardo di intesa dalla cassiera, pago ed esco. Inizio a camminare in fretta nella speranza che il Mar Rosso non decidesse di trasformarsi in tsunami.
Improvviso una corsetta, ma manca molto fino a casa...
Sento un clacson suonare alle mie spalle, e così mi giro di scatto...ah...è il biondo.<Che ci fai qui a quest ora? Sei scappata di nuovo?> scherza sorridendo. È per caso simpatico o ironico con me? Credo che abbia sbattuto la testa.
<Seh magari> rispondo sorridendo. Lo vedo abbassare lo sguardo e portarlo verso la mia mano. Cazzo gli assorbenti....
Cerco di nasconderli dietro la schiena, ma ormai è troppo tardi.<Dai sali ti porto a casa> dice capendo al volo la situazione.
<Non ti preoccupare, vado a piedi...> rispondo mettendo una mano in tasca.
<Devo di nuovo rincorrerti?> chiede spazientito, beh a sto punto è meglio ascoltarlo. Cammino lentamente verso la macchina e salgo davanti.
Stringo le gambe e lui lo nota. Mi sento a disagio, tra le mille persone che potevo incontrare, mi ritrovo di nuovo lui! Mi segue per caso? Probabile, lui ne sarebbe capace.
<Rilassati, è totalmente normale. Se si sporca si pulisce> dice, per poi prendere il pacco che tenevo sulle cosce e guardarlo, anzi sembra lo stia studiando.
<Mi hanno detto che quelli interni sono più comodi> afferma deciso, come se lui li avesse provati, per poi metterlo di nuovo sulle mie gambe. Un fremito le fa tremare, così le stringo ancora di più.<E tu da dove lo sai?> chiedo. Modestamente tra le mie amiche non c'è nessuna che li usa, e mia madre non si è mai scomodata a farmi una lezione.
<Una mia vecchia amica mi chiedeva spesso di comprarglieli, alcune volte si dimenticava di averli, quindi suppongo siano comodi...> lo vedo leggermente rabbuiarsi, ma subito si riprende e torna come sempre. Non capisco, perchè alcune volte si rattrista ma dopo due secondi si riprende? Sono ľ unica che se né accorge?
<Ah-> è la mia risposta, beh che altro avrei potuto dirgli?
Lo inizio a guardare attentamente, realtà non sò neanche perchè lo faccio.
<Ti è guarito il tatuaggio?> chiedo per parlargli, forse solo per sentirlo parlarmi...<più o meno, metto ancora la crema> risponde distratto.
<posso?> chiedo prima di alzargli la manica della maglia per vedere.
Annuisce guardandomi per un istante.
Delicatamente la alzo e osservo il perfetto lavoro di mio fratello, è bellissimo...sembra reale, sarà sicuramente anche merito mio...
<È venuto benissimo> dico passando leggermente la punta dell' indice sulle ali della falena. Lo vedo contrarsi e le vene diventano più prominenti...cazzo...
Gliela riabbasso e torno a guardare di fronte a me cercando di nascondere il disagio...oppure è vergogna? Beh entrambe...Arriviamo davanti alľ appartamento e parcheggia.
<Beh grazie> dico aprendo la portiera.
<Ciao> dice facendo un mezzo sorriso, che diavolo...è spettacolare...
Mi giro di spalle, e a gambe molli entro dentro.
![](https://img.wattpad.com/cover/255372083-288-k893989.jpg)
YOU ARE READING
TATTOOS
ChickLitVictoria è una ragazza nata in una famiglia di musicisti, da sempre circondata da spartiti, appunti, strumenti, dischi, e tutto ciò che può essere riconducibile alla musica. È sempre stata vista come la figlia prodigio, l'amica disponibile e seconda...