33. Pezza

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La scena che mi si presenta davanti mi fa quasi svenire. Ľ odore di erba e le pasticche sul tavolo mi fanno tremare, ma quando sposto il mio sguardo rimango basita.

Mio fratello di spalle, con Michelle stritolata al muro e appigliata a lui. Nonostante il volume altissimo della musica, i loro disgustosi gemiti rimbombano nella stanza creando un schifoso eco.
Le spinte che fanno sbattere mia sorella come una foglia contro il muro sono secche, e quasi non vomito quando Michelle si accorge della mia presenza e mi sorride continuando. Il suo sguardo è freddo e meschino. Ride, sospira, urla, geme, non tace.
Gli jeans che fasciano le gambe di mio fratello sembra che si stiano per strappare ad ogni spinta che fa.

Ed io come un imbecille resto completamente immobile. Ho un dolore lungo tutto il petto, le lacrime sgorgano e ľaria mi manca. Che cosa ci faccio ancora qui?

Improvvisamente ogni pezzo si collega. Il litigio di quella sera, il loro stare lontano il più possibile ľuno dall'altro, mio padre che ripudia Michelle e mia madre Logan. Tutto ha un senso ora.

Ma ľunica cosa a cui penso è che mia madre sta male e loro pensano a fare queste cose. Loro che sono cresciuti come fratelli...

<Loghi, devi resistere ancora per un po'...la nostra sorellina si sta godendo lo spettacolo> dice Michelle gemendo mentre graffia la schiena di mio fratello.

<Sei così fatta da avere le visioni?> risponde lui affannosamente continuando il suo lavoro imperterrito.

<No> risponde ridendo mentre stringe le gambe intorno al bacino di mio fratello.

Logan si gira di scatto e posso solo vedere ogni cellula del suo corpo morire, davanti ai miei occhi diventa terrorizzato, se potesse spararsi lo farebbe. Lascia mia sorella a terra in fretta.

<Ommiddio Vick!> sussurra, ma a me è sembrato più un urlo. Giro sui tacchi e corro. Corro verso ľuscita, poi verso il marciapiede, poi verso le strisce pedonali ignorando il fischio dei vigili, il rumore dei clacson, e le fitte alle costole. Corro e basta.

Entro subito in casa e ancora correndo mi dirigo al piano superiore, arrivo nella stanza di mamma e la trovo dormiente sul letto. Ha vomitato anche per terra.
Mi siedo a terra e frigno come una stupida bambina, ma anche se ci provo non riesco a smettere. La mia vita sta andando a puttane ed ora capisco il perchè.

I miei fratellastri hanno deciso di intraprendere una relazione, sono stati scoperti da me. Mio padre iperprotettivo prese la parte di mio fratello e mamma di Michelle, li hanno divisi, ma il loro rapporto è rimasto rovinato, ed io, la bambina della seconda occasione sono stata lasciata in disparte, come un qualcosa che puoi prendere e lasciare quando vuoi, perchè loro sono convinti che questa bambina sia perfetta e adulta, anche se sola. Che cazzo di schifo.

Mi stendo stremata accanto a lei e la abbraccio. Ľodore fortissimo di alcool le copre il suo solito profumo di rose e di colonia francese.

<Victoria amore mi rimani solo tu> dice sospirando ď un tratto. Riconosce subito i miei abbracci.

<Mamma...> piagnucolo stringendomi più a lei.

<Mhh?> sussurra stringendomi la mano.

<So tutto>.

TATTOOS Where stories live. Discover now