37. Mi ami?

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<Altri fiori Signorina Victoria> dice ľ infermiere pelato irrompendo nella mia stanza.

<Che novità!> esclamo sarcastica chiudendo il libro e alzandomi frettolosamente dal letto. Magari stavolta è firmato.

Avevo capito solo in seguito il significato della frase scritta sul bigliettino, infatti ho controllato e vicino ai fiori erano conficcate tre sigarette.
Chiunque mi avesse mandato i fiori gliene sono grata. La stanchezza data dalle medicine unite all'astinenza dalle sigarette mi creavano uno stato di nervosismo molto evidente.

Anche se fumo solo di notte, chiusa in bagno, con la luce spenta e il fiato sospeso, mi sento più rilassata.
Ormai ricevo i fiori due volte a settimana. Sono molto belli, specialmente perchè sono petunie, e grazie a loro non vedo il mondo solo in bianco e nero.

Sento bussare alla porta, mi fa strano.
<Avanti!>.

<Ehm...ciao, voleva sapere come stai> .
Roxy entra a piccoli passi nella stanza, sembra sotto ľ effetto di qualche sostanza.

<Bene, tu?> .

<Stupefacente> ride da sola.

<Non credo, vieni, siediti> mi faccio più in lá sul letto.

<Mi hanno dato molte medicine, ieri ho fatto qualcosa che non si dovrebbe fare> biascica poggiando i piedi sulle mie gambe per poi stendersi sul letto.

<Cioè?> ammetto di essere una ficca naso.

<Ho urlato contro Johnny, il tipo con la ninfomania, mi aveva toccata il culo>.

<Che schifo, mi spiace...> faccio una smorfia.

<Pazzi, sani, normali o strani non è mai colpa degli uomini> mormora con gli occhi chiusi. Ha un aspetto orribile. I capelli sporchi, sciolti e spettinati, la pelle grigia e le occhiaie nere. Ha le braccia piene di lividi i a causa dei calmanti che le ignettano.
<Che bei fiori> tira sù col naso. Vorrebbe alzarsi ma non ci riesce, chissà cosa le avranno dato.

<Beh grazie>.

<Vorrei che qualcuno me li regalasse anche a me...mia madre già se si ricorda che sono qui...>.

<Non so chi me li ha mandati> ammetto.

<Bugiarda> ride sonoramente.

<Te lo giuro> rispondo con la mano sul cuore.

<Secondo me lo sai, ma non ci credi che è quella persona>.

Alza lentamente il busto, seguito dalla testa, che lentamente si avvicina alla mia faccia.
Con uno scatto di testa respingo il bacio.

<Perchè non mi ami Vicky?> chiede singhiozzando con la faccia rossa.

<Non ti conosco neanche> rispondo imbarazzata. Che diavolo sta succedendo?

<Io ti amo> poggia il viso sulla mia spalla. Sento le sue lacrime che bagnano la mia maglia.

<Penso sia a causa del tuo disturbo e delle medicine, presto tornarai in te> le accarezzo i capelli.

<Sono così sola Vicky> .

<Non è vero> la tranquillizzo stringendola a me.

<Mi amerai mai?> alza la testa cercando la risposta sul mio volto.

<Cerca di dormire dai, si vede che stai crollando>

Si accovaccia su di me per poi dire <Beato chi ha la possibilità di portarti dei fiori, io ti porterei solo guai. Sono cattiva Vicky, faccio cose che non voglio fare>.

<Io non ci credo, sei troppo carina per essere cattiva>.
La guardo ma è già addormentata.

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