44. Come

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Ho accettato di accompagnare mia madre per fare la spesa, non mi andava di stare chiusa in casa in più volevo comprare del cibo più schifoso date che sono mesi che mangio frutta e yogurt a merenda.
Mi dirigo nel reparto merendine, compre un po'di roba, non la mangerò mai tutta entro stasera, ma voglio almeno assaggiarle. Hanno detto che in clinica potrò portare anche la chitarra, così almeno potrò far passare più in fretta il tempo, magari finire anche i miei brani. Spio mia madre tra gli scaffali, ha le chiavi della macchina ancora in mano, e dondola sui talloni facendo muovere lentamente i pantaloni di seta, è così bella. Improvvisamente risponde ad una chiamata e corruccia la fronte, è confusa? Preoccupata? Triste? Difficile da dire, sembra tutto ciò messo insieme.

<Ti richiamo più tardi> sospira, vedendomi arrivare mette subito il telefono in tasca.

<Chi era?> chiedo facendo cadere tutto nel carrello.

<Hanno rimandato una lezione all'ultimo minuto> prende dal frigorifero dei formaggi, lei è intollerante all'lattosio.

<Bugia> ma decide di ignorarmi e andare nel reparto salumi.

Prendo il carrello e presto mi immobilizzo. Mio fratello è qui. Perchè è qui? Lui non fa mai la spesa, mai...c'è...c'è anche Michelle con lui?! Hanno un cestino pieno di cose, sembrano una coppietta appena sposata, lei con un vestito lungo lilla e lui felice di guardarla in tutto il suo splendore. Appena gli si avvicina, le cinge la vita, stringendola a lui, e inizia a camminare nella direzione opposta alla mia. Improvvisamente mi si rammoliscono le gambe e inizio a correre come una forsennata verso l'uscita, una decina di persone si girano a guardarmi, e appena giro ľangolo inizio a vomitare. Cristo.

Mi poggio con una mano al muro e ignoro una vecchietta che mi chiede se sto bene. Sputo ancora per un po e pulisco le lacrime uscite dallo sforzo.
In tutti questi mesi erano impegnati a costruirsi una relazione? Mio fratello, a cui ho fatto immensi favori, a cui ho dato tutto il mio affetto, per cui ho lavorato, era troppo concentrato su colei che in varie occasioni chiamò "povera puttana"? E io che la difendevo o glie chiedevo spiegazioni del perché tanto odio nei suoi confronti? Ora non mi stupirei se lei avesse già un figlio suo, manca solo questo e possono fare un reality show o una telenovela.
Sento la voce di mia madre chiamarmi e mi rialzo, svolto velocemente ľangolo ma lei da una distanza di cinque metri mi chiede <Hai vomitato?>. Si avvicina a me con il rumore fastidioso delle sue ciabatte in pelle e caccia delle salviette imbevute dalla borsa, per passarmele sul viso delicatamente. Mi porge le chiavi della macchina dicendomi di salirci e accendere ľaria condizionata. Faccio ciò che mi dice e ritorna dentro  per finire gli acquisti, oppure per concludere la probabile conversazione con i miei...fratelli?

TATTOOS Where stories live. Discover now