𝚌𝚑𝚊𝚙𝚝𝚎𝚛 𝚎𝚕𝚎𝚟𝚎𝚗

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Midoriya's POV

Il suono assordante della sveglia mi fa sobbalzare improvvisamente da terra, facendomi imprecare così tanti santi, che non sono neanche più sicuro esistano tutti.

Oggi è sabato, non ho scuola e ho dimenticato di disattivare la sveglia, che ancora risuona nelle mie orecchie, costringendomi ad alzarmi; vado verso il comodino e, nell'esatto momento in cui la afferro, si spegne, facendomi infuriare ancora di più.

Cerco di non sbattere l'oggetto in questione contro il muro e, un attimo dopo, mi volto verso il letto, rendendomi conto che non è disfatto.

"B-buongiorno" afferma una voce impastata dal sonno, alle mie spalle.

Guardo in quella direzione, notando la figura del bicolore, davanti a me, appena sveglia.

Sento le mie guance andare a fuoco, ma fortunatamente non se ne accorge, vista la scarsa luminosità presente nella mia stanza a quest'ora del mattino, nonostante le tapparelle alzate.

Perché sei arrossito?

"M-mi sa che ci s-siamo a-addormentati" continua, balbettando.

"S-si, f-forse" rispondo, facendo altrettanto. "B-buongiorno"

"È m-meglio che vada" aggiunge, infine. "Ho ancora sonno"

Annuisco.

"Grazie per la lezione di ieri" conclude, ridacchiando, mentre esce dalla porta e la chiude.

"Prego" sussurro, sapendo che sentirmi è impossibile, visto il bassissimo tono che ho usato, e la sua figura che ormai è andata via.

Mi sistemo nel letto, sotto le calde coperte che, per quella notte, mi erano mancate.

Quella voce, quella frase, continua a tormentarmi da ieri sera.

Che mi stia realmente affezionando a lui?

Non voglio che la risposta sia positiva. Sarebbe solo una storia già vista, che si ripete più volte ma finisce sempre allo stesso modo; perdere qualcun'altro è certamente l'ultima cosa che voglio.

Allora non fare cazzate.

skip time

Ho dormito per altre tre ore.

Sbadiglio e successivamente mi stiracchio, sentendo il fatidico crack delle mie ossa, per poi aprire la porta, uscire, chiuderla e dirigermi al piano terra.

"Buongiorno" esclamo, una volta lì, per salutare i presenti.

Tuttavia, le uniche ad essere nella stanza, in questo momento, sono Uraraka e Yaoyorozu, che ricambiano il mio saluto e mi invitano a sedermi con loro.

"Sei stato bravo ieri" afferma Uraraka, sorseggiando del latte dalla sua tazza.

"Grazie" rispondo, prendendo dei biscotti dalla apposita scatola presente sul tavolo.

"Ti fa ancora male?" domanda, indicando la frattura ormai guarita, ricevendo in risposta una negazione; in seguito, prendo a sgranocchiare i biscotti, pieni di cioccolata fino all'orlo.

"Ci siamo solo noi?"

"Si, dormono tutti" risponde l'altra ragazza.

Annuisco, per poi restare in silenzio, mentre finisco la mia colazione. Poi mi alzo, vado in bagno e mi sciacquo la faccia con dell'acqua fredda, per svegliarmi ulteriormente, e torno in camera, ributtandomi sul letto, ma senza coprirmi.

Non ho idea sul da farsi, e il soffitto sembra essere l'unica cosa che in questo momento mi affascina. Sicuramente, qualcosa mi verrà in mente, nonostante quest'ultima, non faccia che andare a Todoroki e a Kacchan. A Kacchan e a Todoroki.

𝐆𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐬𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐠𝐠𝐨𝐧𝐨 | 𝖳𝗈𝖽𝗈𝖽𝖾𝗄𝗎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora