𝚌𝚑𝚊𝚙𝚝𝚎𝚛 𝚝𝚠𝚎𝚗𝚝𝚢 𝚗𝚒𝚗𝚎

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Midoriya's POV

"Finito!" affermo esausto, mentre chiudo il quaderno di matematica.

Afferro il cellulare e, un po' sorpreso, trovo un messaggio del bicolore, che apro nel giro di pochissimi secondi.

<vieni da me? mi sto annoiando>
✔︎✔︎

Scuoto la testa divertito dopo averlo letto, e immediatamente mi alzo dalla sedia, mi posiziono davanti allo specchio e mi sistemo i capelli che, come raramente e stranamente accade, riesco a mettere a posto.

Esco di corsa dalla mia stanza e scendo decine e decinde di gradini, fino a giungere al secondo piano. Busso alla porta del bicolore, che viene ad aprirmi nell'esatto momento in cui sbadiglia; chiunque provasse a guardarlo negli occhi, in questo momento, si accorgerebbe di tutta la stanchezza, non solo fisica ma anche mentale.

Entro nella sua stanza e, immediatamente, mi butto sul suo letto, venendo affiancato dopo poco da lui, che si distende alla mia sinistra. Nessuno dei due osa fiatare, almeno in primo luogo. Questo perché io, ad esempio, sto pensando a qualcosa da poter dire o fare, ma non mi viene in mente nulla.

Il ragazzo, invece, dal canto suo, si alza nuovamente e comincia a camminare da una parte all'altra della stanza, rendendomi particolarmente nervoso.

"Non ti sarà mica venuta voglia di preparare un'altra ciambella" affermo sarcastico, dopo lunghi attimi di silenzio.

"Sarebbe una cattiva idea?" domanda.

"No, ma l'ultima volta ho fatto un disastro" ridacchio, facendolo sorridere e poi avvicinare a me.

"Ho voglia di fragole"

"Ma tu pensi solo a mangiare?" domando divertito.

"Ovvio! Voglio sopravvivere, sai?" risponde ironicamente, ma con una lieve sfumatura di serietà nel tono.

"Le andiamo a comprare?" domanda poi.

"Ci tieni così tanto?" chiedo a mia volta, come se volessi provocarlo.

Non mi risponde, ma mi afferra il polso destro e mi tira a sé, cercando di farmi alzare dal letto. Oppongo resistenza ma non basta, infatti ha la meglio su di me e riesce a sollevarmi da quella superficie morbida. Realizzo un attimo dopo che i nostri petti si trovano l'uno contro l'altro, e i nostri visi sono distanti centimetri, se non addirittura millimetri. I miei occhi finiscono sulle sue labbra sottili, mentre i nostri respiri diventano tutt'uno. Abbasso la nuca imbarazzato, mentre lui mi scompiglia i capelli, provocando una leggera risata da parte mia, che al contempo lo maledico mentalmente: era una delle poche volte che i miei capelli erano al proprio posto.

"Le fragole ci aspettano" sussurra al mio orecchio.

"G-giusto" rispondo staccandomi, cercando di evitare il contatto visivo.

Usciamo da lì e ci dirigiamo al piano terra, dove troviamo gran parte dei nostri compagni. La restante parte, probabilmente, sta studiando, oppure è uscita, come noi stiamo per fare.

"Dove andate?" domanda Mineta, non facendo a meno, come sempre, di sapere i fatti altrui. .

"A comprare le fragole!" esclama entusiasta il bicolore.

"Ne voglio anch'io! Le prendete anche per me?" ci implora Ashido.

Scoppiamo entrambi in una fragorosa risata, promettendo che ne prenderemo per tutti. Infine usciamo, dopo aver avuto il consenso dei docenti, e i nostri corpi vengono avvolti dal gelo. Todoroki, però, sembra essere tranquillo, il che è comprensibile, visto il suo quirk.

𝐆𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐬𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐠𝐠𝐨𝐧𝐨 | 𝖳𝗈𝖽𝗈𝖽𝖾𝗄𝗎Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu