33. Tempo di sapere

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La lezione di Trasfigurazione terminò al terzo rintocco dell'orologio, segnalando agli studenti l'imminente pausa pranzo.
Come suo solito, Davina fu l'ultima della classe a racimolare gli oggetti dal banco ligneo e massiccio, sul quale aveva appoggiato penna di fenice e calamaio nuovi di stampo.

Iniziò man mano a riporre tutto all'interno della sua casacca, ma fu richiamata dal professor Silente per un'urgente comunicazione.
Riddle, Avery e Malfoy la aspettavano all'uscio della porta, ma non appena il professore fece cenno loro di uscire, con l'aria scocciata ripresero il cammino verso la Sala Grande.

"Signorina Black, l'ho trattenuta qui per parlare di cose private e delicate, se vuole posso darle un permesso per pranzare in ritardo."
"Cose delicate su di me, professore? Ho fatto qualcosa di sbagliato? La mia famiglia sta bene?"
Silente sospirò, esitando un po' prima di ricominciare a parlare.

"In verità, Davina, ultimamente sono molte le cose sbagliate che ha fatto, molte scelte che personalmente non mi sento di condividere"

La Black rimase stupita di fronte alle affermazioni dell'uomo di fronte a lei, che si stava arricciando i baffi, scrutando nervosamente il vuoto.

"Se posso chiedere, cosa ho fatto di male? Posso rimediare, se si tratta dei voti o del mio comportamento."
"Sono i rapporti che ha ad essere sbagliati. Ovviamente non posso dirle io chi frequentare o meno, perché sarebbe inopportuno. Ma mi lasci dire che lei è un'eccellente studentessa che sta perdendo di vista le priorità. Aveva una media perfetta all'inizio dell'anno, ed ora non dico che sia calata di molto, ma ci sono dei dettagli che non le rendono giustizia, signorina Black.
Inoltre, mi è giunta voce che sta passando molto tempo con il signorino Riddle, eccellente alunno scolasticamente parlando, ma...mi consenta di avvisarla che percepisco strane intenzioni da parte sua."

"Professor Silente, con tutto il rispetto, lei non conosce Tom come lo conosco io. Non dico che sia una persona senza un minimo difetto, pecca molto di narcisismo ed egocentrismo, ma mi creda quando le dico che non ha cattive intenzioni."

Silente aggrottò la fronte esalando un respiro. Dalle sue espressioni, Davina comprese che il professore non condivideva per nulla la sua ottica. Sapeva qualcosa di cui lei non era ancora a conoscenza?
"La prego di essere chiaro, professore. C'è qualche motivo per cui dovrei rivedere la mia opinione su Marv...Tom?"-si corresse senza darlo a vedere.

"Ognuno di noi è artefice del proprio destino, Davina, e lei come molti altri studenti qua dentro ha diritto di fare delle esperienze. Ma se posso, vorrei evitarle degli sfregi. Mi consenta di donarle questa."-al termine del discorso, Silente porse a Davina una piccola collana d'oro, il cui ciondolo presentava all'interno una clessidra munita di sabbia al suo interno.
Scolpite intorno, una serie di stelline di varie dimensioni conferivano al ciondolo un aspetto magico.

"Professore, temo di non capire."
"È una GiraTempo. Con questa lei può viaggiare avanti e indietro nel tempo, per ventiquattro ore. Prima dello scadere del tempo, deve ritornare nella stessa posizione dove ha attivato la GiraTempo e rimettere la data attuale.
È assolutamente importante che durante il viaggio, lei non incontri un'altra versione di sé stessa. Altrimenti potrebbero succedere cose oltre le capacità di ogni mago e rischierebbe di rimanere intrappolata in quella dimensione temporale per sempre."

Davina era scossa, e allo stesso tempo molto confusa. Per quale motivo avrebbe dovuto viaggiare nel tempo? A quale scopo? E perché proprio lei?
"E cosa dovrei trovare, esattamente?"
"La Camera dei Segreti, anno 1992."

Davina non aveva la più pallida idea di dove fosse la Camera dei Segreti, né di cosa fosse esattamente, ma aveva il presentimento che qualsiasi cosa avesse scoperto nel 1992, le avrebbe cambiato la vita per sempre.

Venena -TMRWhere stories live. Discover now