43. Antimateria *

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Tw: smut, stavolta scritta bene

Le fresche serate di aprile cominciavano a riappropriarsi del clima, lasciando spazio all'estate che si stava preparando ad arrivare, dicendo addio ad un lungo inverno travagliato.
Per molti, in particolare modo Davina, l'inverno aveva portato grandi cambiamenti.
Solo l'anno prima non si sarebbe neppure sognata di di conoscere Tom Riddle, invece in quel preciso istante, nella sera tra il 14 e il 15 d'aprile, stava studiando sopra al letto del ragazzo, mentre lui si era appropriato della scrivania.

La Black era stanca; avevano passato le precedenti tre ore a parlare di Difesa contro le arti oscure, e l'unica cosa che bramava era una bella nottata di sonno.

"Tom, io credo che per oggi possa b-"
"Shh!"-la zittì lui continuando a scrutare tra le pagine ingiallite del manuale.
"Ma io-"
"Ti ho detto di stare zitta"-continuò in tono abbastanza alterato. Sembrava essere veramente interessato a ciò che c'era scritto su quel libro.

Davina chiuse il suo invece, facendo battere le pagine tra di loro in un sonoro clac, che Tom udì.
Si sdraiò a pancia in aria contemplando il soffitto di pietra grigiastra che componeva una fantasia circolare.

Il dormitorio di Riddle era decisamente migliore del suo: aveva un camino personale che nei mesi più freddi riscaldava l'intero ambiente. Le finestre, anguste e dalle vetrate colorate, lasciavano intravedere tutto il fondale del Lago Nero, e di notte, al chiaro di luna, il bagliore della medesima penetrava dal riflesso dell'acqua proiettando forme colorate sul pavimento del dormitorio.

L'unica cosa che Davina vedeva dalla sua stanza erano le alghe incrostate sui vetri che conferivano un sottotono verdastro all'ambiente, e qualche pesce che lottava per la supremazia sugli altri.

"Mi fa male la testa"
"Già anche a me, a forza di sentirti lamentare"-pronunciò il ragazzo scostandosi una ciocca di capelli dal viso, riappropriarsi della sua acconciatura nitida e precisa.
La sua mano sinistra, portata alla tempia per sorreggere la testa, lasciava intravedere un anello dorato, con incastonata una pietra nera.
Ovviamente Davina aveva già notato quell'anello, ma non aveva mai chiesto chi glielo avesse regalato o cosa simboleggiasse. Tom era estremamente riservato, ed aveva quasi paura a chiedergli una cosa simile.

"Non sei divertente Thomas"
Per tutta risposta il ragazzo ghignò, continuando a leggere il suo amato manuale. Era passato alla pagina successiva dopo quasi mezz'ora di un'attenta analisi di quella precedente.
Doveva comprendere esattamente ogni minima parola per evitare di fraintenderne il significato totale. Ma anche essendo un ragazzo prodigio, cominciava ad accusare i sintomi del sonno, perciò decise di chiudere il libro davanti a sé, lasciando che esso emanasse un po' di polvere al tocco.

"Non studierò mai più con te Riddle, sai essere una noia tale..."
"Tranquilla, non ti avrei chiesto di farlo. Ti sei lamentata per i tre quarti del tempo."
"Beh non è colpa mia se non trovavo una posizione comoda per rilassarmi e studiare allo stesso tempo!"-esclamò la Black rimettendosi seduta sul letto.

"Pff, falla finita drammaturga"-sbuffò Tom sedendosi accanto a lei.
"Dai a me della drammatica e poi ti arrabbi se uno dei tuoi adepti non ti chiama Lord, vuoi seriamente iniziare una gara che non puoi vincere?"-la ragazza pronunciò l'ultima frase in maniera suadente. La treccia di fili color nocciola le discendeva lungo la spalla, dove poi un ultimo ricciolo si dischiudeva vicino alla vita. Le sue mani pallide e dalle nocche violacee per il freddo si intersecavano lungo le gambe in una salda presa l'una con l'altra.
La parte inferiore della divisa le saliva un po' sopra le cosce, coperte di calze nere.

Tom la guardava con un certo rigore, inclinando leggermente la testa verso la direzione di lei per riuscire a cogliere meglio ogni suo dettaglio.
"Sei proprio una burlona, non è vero?"-chiese ironicamente Tom facendo comparire un ghigno falso in viso.
"Stando con lo zoppo impari a zoppicare, giusto?"
"Questi sono i proverbi che insegnano ai cuccioli di casa Black?"-abbozzò un broncio con entrambi i lati della bocca.

Venena -TMRWhere stories live. Discover now