1. Consacrazione

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Monastero, Tempio del Guardiano, 1 gennaio 2018

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Monastero, Tempio del Guardiano, 1 gennaio 2018

Erano tutti sotto di lei.

Ogni fedele, sia del Sole che della Luna, era lì al Tempio ad osservarla. Chandra, invece, era in cima alla lunga scalinata, sullo spiazzo raggiungibile solo dal Guardiano e dai suoi Sacerdoti.

Fra lei e il pubblico c'erano circa due metri e mezzo di spazio.

La postazione era stata concepita per dare potere a chi vi stava su e incutere timore a chi restava in basso: un modo semplice ed efficace per ergere il Guardiano al di sopra di chiunque altro.

Tuttavia, in Chandra non suscitava nulla di tutto ciò: non si percepiva potente né sentiva che qualcuno la ritenesse tale. Provava solo un senso di vuoto, che andava avanti da quando Arthur l'aveva abbandonata.

Lì, a Pointe du Ciel, dove si era svolto il più patetico degli scontri fra accoliti che i due Ordini avessero mai visto, il cuore di Chandra si era frantumato in mille pezzi, e lei non aveva capito più nulla. Non sapeva neanche chi l'avesse riportata in Monastero: sapeva solo di non essere stata lei l'artefice dell'incanto di Movimento in questione.

Era diventata una bambola inanimata a tutti gli effetti da quando aveva messo piede nei suoi nuovi alloggi: si era lasciata guidare passivamente per le stanze troppo grandi dalle tre monache – rigorosamente della Luna – incaricate e aveva permesso loro di lavarla e vestirla come meglio preferivano.

Le uniche parole proferite, graffiate e soffocate dai postumi del pianto, erano servite per esprimere una semplice richiesta: un tè caldo per la gola. Ed era stata subito accontentata.

La bevanda bollente, tra l'altro, era stata quasi sicuramente incantata, poiché la voce, persa subito dopo lo scontro, era tornata con effetto immediato.

Le monache le avevano messo addosso un lungo abito azzurro, simbolo del Cielo, e le avevano mozzato il respiro con un corpetto blu scuro eccessivamente stretto. Al di sotto della gonna morbida, i tacchi vertiginosi la slanciavano di qualche centimetro.

Chandra non aveva avuto voce in capitolo nemmeno per i capelli che, andando contro a ogni suo gusto, erano stati lasciati sciolti e stirati fino a farne perdere le onde naturali. Ma, tanto, si sarebbero ri-arricciati già il giorno dopo.

L'unica nota positiva dell'insieme era il trucco pesante con cui le tre avevano corretto i rossori del pianto e le occhiaie della notte insonne precedente: almeno, grazie ad esso, il suo viso poteva ritenersi presentabile.

Tornando al presente, invece, i due Sacerdoti erano ai piedi della scalinata.

Nova, scappata dallo scontro, si era fatta trovare già al Tempio, ovviamente di pessimo umore. Ma Chandra non se ne era curata: ormai le era superiore, non doveva più renderle conto di niente. Erano finiti i tempi della sottomissione a Sorella Nova.

Come Acqua e FuocoWhere stories live. Discover now