9.2 Capirsi

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Jesse si paralizzò e non parlò più per un paio di secondi

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Jesse si paralizzò e non parlò più per un paio di secondi. Se non fosse stato per l'alzarsi e abbassarsi del petto ampio, Chandra avrebbe creduto che avesse persino smesso di respirare. Poi lui si schiarì la gola e riprese contegno, più o meno: era ancora sul punto di esplodere o di piangere – Chandra non riuscì a capirlo con assoluta certezza.

«È questo quello che pensi?» le chiese Jesse, tutto a un tratto amareggiato.

Chandra esitò un attimo, poi annuì. «Sì, penso ogni parola.»

«Che vuoi che ti dica, Chichi?» Jesse allargò le braccia: un gesto così colmo di amarezza che Chandra ebbe un tuffo al cuore. «Non mi hai detto nulla di nuovo: è una cosa che mi sento dire fin da bambino.» Detto ciò, tornò seduto sul divano e si accese la seconda sigaretta della serata.

Chandra si girò, in modo da guardarlo di nuovo in viso. Adesso, le posizioni si erano invertite: lui accucciato a gambe larghe e lei in piedi. «Come, fin da bambino?»

«Sorpresa, Chichi?»

«Be', sì. Mi aspettavo che tutti amassero il nipotino del Guardiano.»

«Vero, mio nonno era il Guardiano e tutti rispettavano la nostra famiglia», confermò Jesse, con lo sguardo basso e la fronte corrugata. «Ma Artie era il bambino più allegro, quello più simpatico, quello più creativo; era considerato persino quello più monello, ma questa è colpa mia perché cercavo ogni scusa per non essere punito.»

Chandra si strinse nelle spalle. «Capita che le persone introverse brillino un po' meno delle estroverse.»

«Io non sono introverso», dichiarò Jesse, quasi vedesse l'esserlo come un'offesa. «Sono gli altri che preferiscono Artie in tutto. La stessa Nova, che dovrebbe vederci uguali, si è ricordata della mia esistenza solo quando doveva mettere in difficoltà te.»

Chandra inclinò la testa. «Infatti io credevo che per Nova foste uguali.»

«Perché, hai fatto amicizia anche con lei e te l'ha confessato?» dichiarò Jesse, sarcastico.

«No, con lei no», precisò Chandra, sebbene immaginasse che Jesse dovesse saperlo già. «Però ti ha raccontato cosa facevamo io e Arthur da accoliti, quindi davo per scontato foste amici allo stesso modo.»

«Nova mi ha solo detto che avete studiato i quattro elementi insieme, che vi siete innamorati e che lei non voleva servire una fedele della Luna, soprattutto dopo una vittoria simile», disse Jesse.

Chandra alzò gli occhi al soffitto. «Nova è proprio una stronza.»

Jesse ridacchiò. «Non è stronza, è solo impulsiva.»

«Così impulsiva che mi ha mollato al primo giorno di mandato», ricordò Chandra. Il suo abbandono era un tema ancora vivo nella sua mente, una presa di posizione che continuava a bruciare. Era un qualcosa che tuttora la sminuiva nel suo ruolo di seconda Guardiana della Luna.

Come Acqua e FuocoWhere stories live. Discover now