11.1 Mamour

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Fate attenzione alle date, messe qui e nei capitoli precedenti (dal 9.1), perché ci sono diversi salti temporali in questo capitolo

1), perché ci sono diversi salti temporali in questo capitolo

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Arthur non ebbe bisogno di pensarci. Senza il minimo controllo sulle proprie parole, disse: «Ho paura per Chandra.»

Ebbe il sentore che lo sguardo comprensivo della sorella fosse mutato, ma non ne era certo e sapeva che mai lo sarebbe stato.

Miranda, infatti, con la stessa voce gentile e calda, chiese: «Perché? Non pensi sia in grado?»

«Lei è in grado», affermò Arthur, ammettendo per la prima volta a se stesso che l'idea di Chandra Guardiana – magari in condizioni diverse – non gli dispiaceva. «Mi spaventano Nova e Dundra: a loro Chandra non piace.»

Come Aria e Terra – Epilogo

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23 gennaio, ore 09:30 p.m.


Jesse Deroy amava Miranda Leblanc.

In meno di un mese di relazione, Miranda era diventata il suo tutto. Non c'era niente che lo facesse stare bene come Miranda e non c'era nessuno che lo capisse più di Miranda. Se aveva un problema, Jesse correva da Miranda. Se aveva bisogno di conforto, Jesse si rifugiava fra le sue braccia. O nella sua bocca, come in quell'occasione.

In ginocchio fra le sue gambe aperte, Miranda divorava l'asta di Jesse come se fosse affamata. Assaporava il sesso del maschio con gli occhi chiusi, beandosi del piacere che lei stessa gli stava donando.

Jesse adorava quel lato di lei: a Miranda bastava vederlo felice per essere felice a propria volta.

«Mira...» sussurrò, carezzandole i capelli castani.

Miranda era bellissima. Jesse adorava il suo corpo slanciato e le sue gambe lunghe. Adorava la linea dei suoi seni pieni e adorava i suoi fianchi sinuosi.

Benché considerasse Miranda perfetta dalla testa ai piedi, c'era una parte di lei che preferiva sopra le altre: le labbra. Jesse andava pazzo per quei boccioli rossi e morbidi, sempre arricciati verso l'alto e pronti a dargli tutto ciò che desiderava. E non si riferiva solo alla sfera sessuale, no: Miranda sapeva sempre scegliere le parole più adatte per farlo star bene.

Sapeva sempre fargli capire che non era lui sbagliato, ma era il mondo a non dargli la giusta importanza.

«Amore mio, sei stupenda», le disse Jesse, incrociando il suo sguardo.

Gli occhi grigi di Miranda, così chiari da sembrare fumo d'incenso, brillavano quando incontravano quelli di Jesse. Quella volta non furono da meno. Le iridi s'accesero di passione, incatenandosi alle compagne di ghiaccio senza lasciar loro possibilità di fuga.

Quello era uno dei poteri massimi di Miranda: fargli capire, con un solo sguardo, che lei lo venerava come un Dio. Che lei lo aveva scelto fra tanti e che avrebbe continuato a farlo fino alla fine dei suoi giorni.

Come Acqua e FuocoWhere stories live. Discover now