7.2 Le Gall

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Alla fine la fecero entrare, quella Alhena Le Gall

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Alla fine la fecero entrare, quella Alhena Le Gall.

Mentre la ragazza avanzava verso il centro del tavolo, per stare sotto gli occhi di tutti, Dame Noyer la squadrò da testa a piedi così tante volte da perdere il conto.

Non era così che immaginava gli incantatori epurati, men che meno se eredi di Lénaïc Le Gall. Nell'immaginario di Chandra, alimentato da racconti catastrofici di quel pezzo di storia, avevano tutti lo sguardo cattivo, erano sporchi e pieni di cicatrici – okay, forse stava ragionando un po' troppo da bambina, adesso.

Alhena Le Gall, però, pareva una ragazza più che normale: era alta e formosa, quasi fosse stata modellata con precisione con la creta; gli occhi smeraldini erano disturbati da un ciuffo corto color carota, che quasi si confondeva con la criniera che le stava intorno.

Chandra si fermò sulla fronte, nascosta. Era un bene che avesse coperto quello.

Quando Alhena giunse a destinazione, ficcò le mani dentro le tasche dei calzoni. Anche nell'abbigliamento, notò Chandra, era diversa da come se l'era immaginata nei trenta secondi seguenti l'annuncio della sua visita. A dispetto di tutti gli altri presenti, vestiti grosso modo con indumenti normali, Alhena Le Gall pareva un gentiluomo della Belle Époque, quasi non avesse avuto contatti col mondo moderno.

Alhena sorrise. «Buongiorno, Dame Noyer. Grazie per avermi accettata. Per me è un onore potervi parlare di persona.»

Chandra storse il naso. «Perché sei qui?» chiese, senza neppure curarsi di ricambiare il saluto.

Fu Cyriaque a intromettersi e rimediare per lei: «Buongiorno, Alhena.»

La ragazza alzò la mano verso di lui.

«Parto col presentarmi, anche se sembra inutile, perché è più educato.» Alhena si schiarì la voce. «Mi chiamo Alhena Le Gall e, come avrete capito, faccio parte di quella famiglia. Anche se, ci tengo a precisare, non discendo da Lénaïc ma da suo fratello Samson.»

«Anche lui epurato», puntualizzò Chandra. «Quindi non fa differenza.»

«Be', forse. Però lui è stato epurato in quanto Le Gall perché c'è stata un po' di pulizia generale, non di certo per qualche crimine.» Dato che nessuno le rispose, Alhena continuò a parlare da sola: «Ho venticinque anni, vengo da Le Foyer e, come vi avranno già detto, sono qui a nome degli incantatori epurati nel 1914.»

Chandra storse il naso e inclinò la testa. «Cos'è Le Foyer

«Oh, già, voi siete della Luna; non penso lo conosciate», commentò Alhena. «È il villaggio dove i nostri trisnonni, prozii e chi ne ha più ne metta si sono rifugiati dopo essere stati mandati via.»

Chandra si voltò verso Jesse. «È concesso agli incantatori epurati di vivere insieme?»

Alhena ebbe un sussulto che la Noyer colse con la coda dell'occhio.

Come Acqua e FuocoWhere stories live. Discover now