ASFODELO E ARTEMISIA

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Non mi esprimo, non faccio introduzioni.
Ci vediamo a fine capitolo.🤭

Buona lettura🦋
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Arrivò l'alba di un nuovo giorno.
La stanza era ancora al buio.
Tutto attorno il silenzio.
Calma e pace regnavano alle prime luci del mattino nella scuola di Hogwarts.
I primi raggi di sole oltrepassarono lentamente le tende ancora chiuse e mi sfiorarono delicatamente le guance infreddolite, creando un tepore piacevole attorno ad esse.

Mi strofinai gli occhi e cercai la mano di Hermione tra le lenzuola.
Solo quando mi alzai a mezzobusto ed appoggiai la schiena sulla spalliera del letto realizzai che non mi trovavo nella mia camera.
Il primo risveglio senza di lei fu triste.
Dovevo ammetterlo.

È vero, Hermione ed io non siamo sorelle ma un legame speciale ci unisce dal primo momento.
Nonostante fossi arrivata nella sua vita relativamente tardi, rubandole l'attenzione dei suoi genitori che prima aveva solo per se, non mi aveva mai trattata con ostilità.
Dal primo sguardo ci siamo capite.
Lei mi ha compresa fin dall'inizio nonostante fossimo così diverse.
Perché io e lei siamo completamente diverse,
quasi opposti.
Come il sole e la luna.
Hermione si è presa cura di me in ogni momento, anche quando era lei ad aver bisogno di aiuto.
È stata la spalla forte su cui piangere la notte, una mano a cui aggrapparmi e lo sguardo che non mi ha lasciata mai sola.
Non basta un legame di sangue per essere sorelle.
Hermione ed io ne siamo la prova.

Mi preparai di fretta e furia, indossai la mia divisa ma dimenticai di aggiustare la cravatta.
Nonostante fossero sei anni che mettessi la cravatta tutti i giorni ancora non avevo imparato a fare il nodo per bene.
La afferrai, appoggiandola frettolosamente attorno al collo e scesi a fare colazione.

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Aula di pozioni

Entrai di corsa in classe, ancora con il fiatone e con una mano poggiata sul petto per riprendere a respirare regolarmente.

Dal fondo dell'aula cercai con lo sguardo un posto dove sedermi.
Notai con dispiacere che i primi banchi erano già tutti occupati.
Hermione era come al solito in prima linea seduta di fianco a Luna Lovegood, e dietro di loro Harry e Ron.

-"Cerchi un posto Granger?" mi voltai di scatto verso destra, in direzione dell'ultimo banco.
-"Theodore" alzai gli occhi al cielo.

Quel ragazzo era assurdo, riuscivo a trovarlo ovunque io fossi.
Per un attimo pensai addirittura che mi seguisse di proposito, come se mi desse la caccia.
Era sempre stato un tipo silenzioso e riservato, ma allo stesso tempo furbo e terribilmente sicuro di se'.

Cazzo Vic, sempre la solita fortuna!

A fine estate giurai ad Hermione che non avrei avuto più nulla a che fare con te, mio caro Theodore Nott.
Non ho intenzione di rivolgergli la parola o di condividere il mio stesso spazio con lui.
Fino a questo momento sembra procedere tutto per il meglio, tanto che sono riuscita ad evitarlo più volte con successo.
Alla stazione riuscii a perderlo tra la folla di gente e in treno trovai la compagnia di Pansy e Daphne.
In Sala Grande all'ora di cena lo schivai per poco, trovando posto accanto al tanto ambito Draco Malfoy, che tra l'altro sembrò gradire della mia presenza.

Stavolta però, sembrava proprio che non avessi la possibilità di sfuggirgli ancora.
Dovevo affrontarlo.

IMMORTALWhere stories live. Discover now