SOLE

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Questo capitolo è leggermente più breve degli altri ma super carico di NOVITÀ.

Questo capitolo è collegato ad altri due capitoli precedenti: LUNA (che rappresenta Draco) e STELLA (che rappresenta THEO).

Chi sarà il SOLE?☀️

Buona lettura🦋
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Pov's Victoria
Spalanco gli occhi.
Inspiro ed espiro, affannosamente.
I miei polmoni sono a corto d'ossigeno.
Mi riesce così difficile che mi sembra d'aver appena corso per lunghe distanze senza riposare neanche per un istante.
Più volte ma con scarsi risultati, cerco di prendere un respiro profondo per ripristinare l'aria che circola dentro me.
Ad ogni tentativo percepisco una pressione asfissiante attorno il collo.
Sto soffocando lentamente.
Chino la testa in basso.
Guardo i miei vestiti.
Sono inspiegabilmente strappati.
Li tocco ed emetto un urlo.
Quegli indumenti sono talmente gelidi che la mia pelle prova un dolore atroce.
Quasi mi si ferma il cuore.
Bruciano più del ghiaccio.
Sento di star per morire congelata..

Sono completamente sola..
Dove mi trovo?

D'un tratto lo scricchiolio improvviso di una porta invade il mio udito.

C'è qualcuno qui?
Fatevi avanti.

Nervosamente ruoto la pupille a destra e sinistra.
Capisco di essere in una camera.
È diversa dalla mia stanza ad Hogwarts.
Diversa dalla sala comune.
Diversa da casa Granger.
Diversa dall'orfanotrofio Wool.
Quel luogo è diverso da qualsiasi altro posto visto.
Almeno finché ne ho memoria.

Riflettendoci meglio, quella stanza non mi è nuova..
Non completamente.

Attorno a me c'è buio e nient'altro.
Sembra proprio che qualcuno di proposito mi abbia privata di ogni tipo di utensile che possa creare calore, luce, suono.
Per far sì che senta il battito del mio cuore a ritmo con il ticchettio dell'orologio della vita.
Pian piano si fermano.
Tutto diventa immobile,
Non esiste il tempo.
Non esistono rumori.
Non c'è traccia di magia.
Sembra essersi frantumato il ricordo della felicità.

Ho paura del buio.
Il mio terrore più grande.

L'unico oggetto in grado di attirare la mia attenzione è un pianoforte, in penombra.
Dal nulla, comincia a suonare da solo.
Intona una melodia conosciuta.
Disperatamente inizio a cantarla.
Non riesco a fermarmi.
Conduco le mani sulle labbra per fermare il movimento ossessiva della bocca ma qualcosa inizia a diramarsi sui miei polsi.
Mi legano gli arti.
Fino a soffocarmi.
Dal momento in cui tento di liberarmi, rampicanti e viticci di una pianta mi intrappolano.
La sua presa è così stretta che mi lascia i segni sui polsi e sulle caviglie.

X: "Tanto intelligente quanto ingenua.."

Sento una voce.
La voce afona di un uomo a cui non associo un volto, poiché troppo lontana e sforzata.

Victoria: "Chi sei?"
X: "Sicura di voler sapere chi sia?
Chi sono per te?"
Victoria: "Cosa vuoi farmi?"
X: "Da oggi sarò la tua guida."

IMMORTALWhere stories live. Discover now