LUNA

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Capitolo breve ma intenso.
In questa parte, capirete molte cose sui pensieri di un personaggio e verranno svelati i suoi dubbi, gli aspetti che bloccano questa persona.

Buona lettura🦋
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•Pov's Victoria

Quando ho guardato Draco negli occhi, ho avuto tanto paura.

Ho paura.
Per me.

Ho paura di ciò che penso.
Ho paura di ciò che provo.
Ho una paura fottuta di quello che mi sta passando per la testa, in questo momento.
Ho paura di comprendere ciò che il cuore sta cercando di urlarmi, quello che doveva essere solo un gioco e che avrei giurato fosse rimasto tale, si stava trasformando in qualcosa di più.
O molto di più.
Ho paura di dover dimostrare ancora una volta i sentimenti che conservo gelosamente dentro, nel profondo di me stessa, e non essere ricambiata completamente.
O per niente.
Ho paura per gli altri.
Ho paura che tutto ciò possa deludere le aspettative di qualcuno, soprattuto chi sento vicino, chi ha stima di me e chi mi vede come un punto di riferimento.
Ma anche di dare una cattiva impressione a chi non mi conosce, o che vorrebbe farlo.
Ho paura di dover affrontare una situazione che so già mi piacerà da morire, in cui metterò tutta la mia anima se necessario, lottando con le unghie e con i denti come sono solita fare, per poi cascare nuovamente nel solito tranello.
Senza ritrovare più me stessa.
Ho paura di essere presa in giro, ancora.
Ho paura di non riuscire a sopportare un'altra delusione da una persona che si rivela essere un'illusione di ciò che il mio cervello aveva immaginato.

Quando ho guardato quegli occhi non ho capito più nulla, neanche dove e con chi fossi.
Sì, i suoi occhi di ghiaccio sono diventati un vero e proprio punto debole.
Il mio punto debole.
Come arco e freccia mirano al cuore e mi sparano nello stomaco, dove ho le ferite del passato ancora aperte, dove nascondo l'ansia, il dolore, insieme alla paura di non essere abbastanza.

Non ricordavo quante emozioni contrastanti si potessero provare nel giro di un solo minuto, o poco più, quando si guarda una persona negli occhi.
Non una qualunque, ma quella persona.
Una di quelle persone che entra nella tua vita senza fare rumore con grandi dimostrazioni, sorprese eclatanti o qualsiasi altra cosa di eccessivo ed esibizionista.
Lui è arrivato quando non aspettavo nessuno, anzi, credevo di aver perso la possibilità di poter attendere qualcun altro.
È una di quelle persone che arriva senza averlo pianificato, in punta di piedi per non disturbare, ma che al contempo fa un gran rumore nel cuore.
Una persona non semplice da comprendere, ma con un'anima più complicata e profonda di quanto la gente possa aspettarsi.
Un'anima che non è leggibile a chiunque voglia impossessarsi di essa senza scrupoli e senza pietà, ma una che si lascia scrutare solamente dagli occhi del cuore.
Di un solo cuore.

Ho paura.
Per lui.

Ho paura di quello che pensa, o penserà.
Ho paura di quello che prova, se proverà qualcosa.
Ho una paura fottuta di scottarmi e di essere l'unica a farlo, come è già accaduto.
Ho paura di quelli che sono i suoi sentimenti, e come li gestisce di fronte ad un'emozione così tanto forte, per me.
Ho paura di confessare a questa persona e a me stessa che forse non mi basta più quello che siamo adesso.
Non mi basta più guardarlo da lontano e fingere che vada tutto bene, nascondendo la mia sofferenza dietro il mio essere solare.
Dietro il mio muro d'orgoglio.

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