3. La scuola d'eroe di Yuuka Akiko (2)

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"Chasing the real dream, surpassing the greatest I've ever been.

Now chasing, chasing this moment... I imagined that's who I'll become [...] I shall never return (goodbye) to the poison called loneliness".

[Masayume Chasing, Fairy Tail Opening]

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Quel primo giorno di scuola era finito molto veloce e, adesso, stava ritornando a casa, al fianco di Shoto, come d'abitudine.

Erano entrambi silenziosi, ma per Akiko andava bene così. Soprattutto perchè pensava ai risultati del test di valutazione dei quirk. Era rimasta sorpresa ed entusiasta allo stesso tempo, nel vedere il suo nome al primo posto: era bello vedere come il suo impegno venisse ricompensato.

"Devo continuare così! E in men che non si dica, potrò catturare ed imprigionare Kanna!", rifletteva, mentre muoveva la coda a destra e a manca, piena di determinazione.

Al secondo posto c'era la bella ragazza con la coda di cavallo, Yaoyorozu Momo, e a terzo posto suo cugino Shoto. Akiko aveva notato, successivamente, che Bakugo era finito al quarto e Midoriya all'ultimo, invece.

Aizawa aveva replicato subito come ciò che aveva affermato prima sull'espulsione dell'ultimo classificato era solo una bugia - facendo sbiancare molti, tra cui lo stesso verdognolo - Akiko era rimasta tranquilla, perchè sapeva che non avrebbe espulso nessuno. O almeno, non qualcuno che si impegnava molto e fino in fondo, come aveva fatto Deku.

Tuttavia, una questione che l'aveva lasciata a dir poco stupita erano proprio la relazione fra Midoriya Izuku e Bakugo Katsuki: non ricordava affatto che fossero amici d'infanzia. Il dettaglio, però, che l'aveva sbalordita ulteriormente era la strana tensione intorno a loro due. Non poteva affatto dimenticare la prima volta che aveva conosciuto il biondo: ricordava come fosse visibilmente molto più calmo. Nonostante il tono di voce quasi scontroso, quel Bakugo non aveva tutta quella rabbia dentro, che adesso notava dentro quel quindicenne. Stessa cosa valeva quando lo aveva incontrato nella seconda linea temporale, qualche tempo dopo il festival culturale della Yuuei.

Una fitta di emicrania la colpì. Massaggiandosi la tempia, si disse che pensava troppo e aveva lasciato cadere quel pensiero. "Cosa gli succederà in questo lasso di tempo?", si chiese, invece, curiosa.

-Tutto bene?- le aveva domandato Shoto, notando come si stava massaggiando le tempie e l'albina aveva annuito veloce.

-Si... il solito mal di testa, nulla di serio-.

Yuuka Akiko era rimasta intrigata. Sperava di poter annotare con i suoi occhi la sua crescita, così come quella di Midoriya.

Erano i suoi eroi, dopotutto. Non importava il tempo passato, loro sarebbero sempre rimasti i suoi eroi.


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Dal secondo giorno, le lezioni si sarebbero svolte regolarmente. La mattina avevano normali lezioni, come inglese o matematica, le quali annoiavano a morte Akiko perchè per lei erano assolutamente inutili.

A pranzo andava sempre in caffetteria, mangiando in un tavolo con Shoto. Delle ragazze della classe, come Ashido Mina, Uraraka Ochaco oppure Asui Tsuyu, le chiedevano più volte di pranzare insieme, ma Akiko aveva sempre rifiutato, cercando di essere sempre garbata.

-Ho già promesso a Shoto, scusatemi-. Era la sua solita scusa, non sapendo di aver appena creato un piccolo fraintendimento. La ragazza-tigre albina era conscia di quello che faceva ovviamente. Usava il cugino come scusa per non fare amicizia, come aveva sempre fatto da quando lo aveva conosciuto.

Tigre di Giada | BNHA [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora