19. Verità (1)

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"I want to cherish and protect my 'bonds' for absolutely any reason at all, so that I can smile in the end".

[Gamushara, CHiCO with HoneyWorks]

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Yuuka Akiko era nervosa.

Camminava avanti e indietro nella sua camera, con la coda avvolta sul suo polso, come faceva sempre quando provava a calmarsi. Non era mai stata la tipa che s'impicciava dei fatti altrui, e nemmeno avrebbe voluto sembrare una ficcanaso. Non era da lei—certo, era un'amante dei romanzi, dei gossip e dei cosiddetti cliffhanger con cui terminava ogni singolo episodio della sua telenovela preferita. Dannazione, stava persino scrivendo una storia che non avrebbe mai fatto leggere a nessuno! Ma anche così, sapeva perfettamente riconoscere il confine tra curiosità e immischiarsi troppo, soprattutto quando si trattava di questioni che non la riguardavano. Se qualcuno voleva tenere qualcosa segreto, allora chi era lei per mettersi in mezzo come un'impicciona qualsiasi? Lei stessa non era mai riuscita a dire pienamente la verità della sua situazione con Kanna a Shoto, dopotutto.

Tuttavia... non riusciva a non essere nervosa al pensiero di cosa stessero parlando in quel momento, Bakugo Katsuki e Midoriya Izuku.

Considerava entrambi come persone importanti della sua vita, erano gli eroi che l'avevano più volte aiutata e spinta fino al posto in cui adesso si trovava. Anche se, effettivamente, loro due non ricordavano nulla, e probabilmente poteva persino considerarli come "non-esistenti", visto che si trattava comunque di diverse linee temporali. Lo sapeva perfettamente quanto complicato, e quanto differente sia, lo spazio-tempo che lei stessa e Kanna avevano modificato, in qualche modo. Spesso si era domandata se quel Bakugo e quel Midoriya, i suoi compagni di classe, siano gli stessi Dynamight e Deku della prima linea temporale, prima ancora del suo primo loop temporale. Ed era uno dei motivi per cui non sapeva come comportarsi davanti a Miyuki Ryo, per cui aveva scelto di fare finta di non conoscerla, di non cercare Jun o tantomeno il fratello.

Purtroppo, non conosceva abbastanza i due ragazzi da vedere differenze.

E magari, era proprio questo divario, ciò che attanagliava Akiko da dentro: non li conosceva affatto.

Ora che ci pensava meglio, aveva cominciato solo recentemente a parlare con Bakugo, e la prima volta che gli aveva rivolto la parola era probabilmente al festival sportivo, durante la seconda prova. E Midoriya, invece? Non ricordava di essersi fermata a chiacchierare tranquillamente con lui.

Ricordava solo se stessa osservarli da lontano, con occhi illuminati e pieni di emozione nel poter avere l'occasione di stare nella loro stessa classe. L'occasione di poterli ammirare più da vicino, ma rimanendo sempre lontana, alzando da sola un muro che l'avrebbe divisa da loro—il muro che, normalmente, avrebbe dovuto dividere un normale fan dal proprio eroe.

Tuttavia, mentre osservava dalla finestra della sua camera quelli che, fino a poco fa erano solamente i suoi eroi, camminare via dal dormitorio per raggiungere chissà quale destinazione, Akiko aveva agito d'istinto. Non era riusciva a frenarsi dall'uscire dalla sua stanza senza prendere nemmeno una giacca, e velocemente uscire di soppiatto dal dormitorio per seguire i due ragazzi da lontano, cercando di non farsi scoprire.

"Mi considereranno un'impicciona... ma non m'importa!".

Yuuka Akiko aveva deciso di buttare giù quel muro che lei stessa aveva eretto, per cui sarebbe diventata una ficcanaso, se questo significava riuscire ad avvicinarsi a loro due, almeno di un po'.

Tigre di Giada | BNHA [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora