9. Cosa successe dopo

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"You are bright as you are.

Quietly leaped over the world values — started walking down the path where no path lies.

In front of you are a glimmer of countless hopes".

[Ready to, BNA Opening]

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Il giorno seguente non c'era lezione, ma Akiko si era ugualmente svegliata presto come d'abitudine.

Si mise a preparare la colazione, Setsuna era rientrata in tempo dalla sua corsa mattutina e mangiarono insieme, guardando una puntata di una telenovela che trasmettevano in televisione.

Una normale mattinata, apparentemente come tutte le altre, se non fosse stata per la richiesta di Shoto. Per questo, dopo essersi preparata, prese una borsa e fece per uscire.

-È già ora di andare?- aveva chiesto Setsuna e lei aveva annuito, prima di farle un piccolo sorriso.

-Me lo ha chiesto lui stesso... perciò non posso mica ritardare-.

Stavano camminando insieme all'uscita della scuola, dopo che Aizawa li aveva congedati a fine festival. Shoto l'aveva chiamata all'improvviso, spezzando il silenzio.

-Mm?-.

-Domani. Verresti con me da mia madre?-.

Quella domanda l'aveva irrigidita all'istante.

-Sei sicuro...cioè, mi vuoi davvero lì con te?-.

Shoto le annuiva. -E poi... ancora non l'hai mai incontrata, non così?-.

Ed era vero. Era l'unica Todoroki che non aveva mai incontrato, anche se sapeva che Setsuna parlava spesso di lei, ogni volta che andava a trovarla all'ospedale.

Akiko si mise a giocare con le sue dita, la punta della sua coda non restava mai ferma. 

-Mm, va bene!-.

Avevano deciso di incontrarsi in stazione.

L'albina lo aspettava appoggiata ad una colonna, sistemandosi la frangetta, mentre si agitava al pensiero di stare per incontrare la madre di Shoto.

Quando vide il cugino avvicinarsi a lei, gli sorrise.

-Sei pronto?- gli chiese e lui le fece un cenno di affermazione.

Il tragitto verso l'ospedale fu silenzioso, ma non era un brutto silenzio. Era quasi confortevole, e la ragazza-tigre poteva notare quanto nervoso fosse dentro di sé suo cugino. 

Una volta di fronte la stanza di Todoroki Rei, Akiko fece un piccolo sorriso nel vederlo esitare ad aprire la porta. Così avvolse la sua coda sul suo polso, come a dargli coraggio.

Shoto aveva sussultato a malapena, voltandosi lentamente a guardare il suo incoraggiante sguardo. Le fece un piccolo sorriso, che era durato poco, ma fu abbastanza: dopo un lungo respiro, aveva trovato la forza di aprire quella porta.



Quando uscirono dall'ospedale, il viso di Shoto era parecchio sollevato per come era andata a finire e Akiko era davvero felice di vederlo in questo modo. Questa era la sua linea di partenza... e, nell'assistere personalmente alla vicenda, non poteva far altro che pensare alla sua. Aveva riflettuto a lungo: la sua mente cadeva verso Togata Jun, e ovviamente anche Kanna. Se stessa. Verso tutto quello che le era capitato, e persino a ciò che il futuro poteva darle. Per questo motivo, aveva preso una decisione.

Tigre di Giada | BNHA [2]Where stories live. Discover now