23. Ritorno alla quotidianità

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"There's something I want to protect.

I have thousands of wishes to carry.

I'll become the wind like this and get there someday".

[Time factor, World Trigger S3 Opening]

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La mattina seguente, l'impresa di Endeavor era su tutti i giornali e Akiko ebbe il cellulare pieno di notifiche di messaggi da parte della madre e dei suoi compagni di classe, facendole i complimenti per ciò che aveva fatto, dopo che la foto di lei stretta a Ririka era finita nelle prime pagine di molti giornali. Con un sorriso sulle labbra, era riuscita a rispondere a tutti durante le pause che Endeavor le dava, ancora esultante per essere riuscita a cambiare quegli eventi.

Nonostante ciò, il suo tirocinio continuava e lei metteva tutta se stessa nel seguire l'eroe dappertutto: sapeva che non poteva adagiarsi nell'oro. Tuttavia, salvare Ririka era decisamente un lungo passo in avanti, per se stessa e i suoi obiettivi.

Qualche giorno dopo, la giornata era iniziata come tutte le altre, ma Akiko impallidì mentre si rese, finalmente, conto della missione che Deku e gli altri non avevano potuto parlarne in classe, leggendo sui giornali della cattura di Overhaul e del resto dei membri della yakuza.

Mentre l'attraversavano ricordi della timeline precedente — di Mirio e della sorella Jun, di Midoriya, di Eri — Akiko non sapeva cosa stava accadendo in una certa autostrada, ad un furgone scortato dalla polizia e da un eroe.

In quello stesso momento, Oda Kanna stava osservando in silenzio, con una mano sul fianco, la scena che si stava svolgendo davanti a lei. Erano tutti lì per dare un piccolo saluto al giovane yakuza, catturato dalla polizia. Davanti a lei, Dabi e Compress erano alle prese con quell'eroe di sabbia che stava scortando Overhaul — con un minuscolo sorriso, che nascondeva il formicolio divertito che stava provando, saltò anche lei dal furgone che Spinner stava guidando. Seiryuu comparve subito ai suoi piedi, portandola verso il furgone della polizia che Shigaraki aveva appena fatto capovolgere, ignorando il piccolo combattimento di Dabi e le sue fiamme.

Scendendo per terra, fece aprire le ante del furgone al suo dragone: all'interno, come previsto, c'era il giovane capo degli Shie Hassaikai cinghiato su un letto.

-Bingo-. Sussurrava, mentre osservava il suo Seiryuu prendere il letto e portarlo via dal furgone, adagiandolo malamente poco lontano da lì, per terra.

-Tutto tuo- si rivolse, poi, verso Shigaraki, il quale si era avvicinato con tutta tranquillità verso il letto, guardandolo dall'alto in basso.

Tomura si rivolse sarcasticamente a lui. -Chi sarà il prossimo capo, di nuovo?-.

Gli occhi spenti di Overhaul rimanevano puntati verso l'alto, mentre domandava in un sussurro se fosse venuto lì per ucciderlo. Kanna dovette ammettere che quella visione gli piaceva particolarmente: quello che una volta era un giovane ambizioso e superbo uomo, adesso era ridotto a nemmeno un decimo di ciò che era la sua precedente persona.

-No, ho pensato a cosa tu potessi odiare di più- gli rispose Shigaraki, mentre Compress si avvicinava a loro. -Io ti odio. Sei troppo pieno di te-.

Kanna sorrise divertita nel vedere Compress prendersi, per ripicca, il suo braccio sinistro, mentre lei incrociava le braccia al petto. Shigaraki prese due piccole scatole e si chiese quale fosse il prodotto finito.

-Ridammelo- provò ad ordinare Chisaki, con un filo di voce.

Shigaraki chiuse le scatole, per mettersele in tasca. -Sai una cosa, Overhaul? Una persona che cancella i quirk della gente non dovrebbe dipendere da proprio quirk, non ho ragione?-.

Con il palmo della sua mano, Shigaraki non aveva esitato a toccare l'unico braccio che rimaneva allo yakuza. -Se non te lo taglio, tutto il tuo corpo si ridurrà in polvere-.

Sempre con la stessa calma espressione sul viso, Shigaraki prese un coltello e tagliò senza alcuna indecisione il braccio sgretolato. Kanna non fece caso al sangue, mentre osservava come il ragazzo si stesse divertendo.

-Perfetto, adesso sei senza alcun potere, inutile, uomo senza quirk. E il frutto di tutto il tuo impegno... adesso è tutto mio! Non hai nemmeno un dito che puoi metterti in bocca, mentre ci guardi pieno d'invidia! Facciamo del nostro meglio!- esclamava Shigaraki, allargando quel suo sorriso, mentre l'espressione di Overhaul cominciava sempre più ad assumere uno sguardo disperato.

In quel momento, Spinner suonò il clacson, intimandoli a salire per andarsene, prima che altra rogna arrivasse. Così, cominciarono ad incamminarsi lentamente verso il loro furgone.

Prima di incamminarsi anche lei, insieme agli altri, aveva lanciato un'occhiata divertita verso la disperazione di Overhaul.

-Aah! Sempre la solita, vecchia storia. I più deboli sono sempre i più arroganti...-.

-Haruko! Vedi che ti lasciamo qua!-.

Sentendo gli altri chiamarla, Kanna si voltava via e ricominciava a camminare con passi eleganti, ma che facevano trapelare un certo svago e spasso.

-Arrivo, arrivo!-.

Non aveva ancora avuto delle risposte ai suoi dubbi, ma una cosa era certa: fare cose del genere, con loro... era alquanto divertente.

Abbassare la cresta a qualcuno, inoltre, era fin troppo appagante.


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Quando il tirocinio le era ufficialmente finito, Akiko si sentiva stanca, certo, ma più che altro era ansiosa di rivedere i suoi compagni di classe: cosa avrebbe dovuto fare? Qual era la cosa migliore da dire, in casi simili?

Mille domande irrompevano nella sua mente, da quando l'emicrania che aveva seguito quei ricordi della precedente timeline era sparita. Nel treno non riusciva a stare ferma, sapendo grazie a Mina che la scorsa sera erano ritornati ai dormitori, dopo essere usciti dall'ospedale. Dentro voleva solamente arrivare il prima possibile, e magari avrebbe dovuto chiedere allo zio di accompagnarla — magari la macchina della sua agenzia era più veloce del treno?

Fatto sta che era riuscita a raggiungere i dormitori della UA solamente nel tardo pomeriggio, e tutti quanti erano nel soggiorno, salutandola con dei sorrisi.

-Aki!-. Mina l'aveva abbracciata di slancio, ammettendo che le fosse mancata. Akiko mosse allegra la coda, contenta di rivederla, ricambiando l'abbraccio mentre salutava anche gli altri.

Dopo essersi staccata dall'amica, cercò con lo sguardo Midoriya, Ochaco, Tsuyu e Kirishima, notando subito la stanchezza nei loro occhi. Notando gli abiti che indossavano, comprese che erano probabilmente appena tornati dal funerale dell'eroe che era perito durante la missione di salvataggio di Eri.

Akiko aveva aperto e chiuso la bocca più volte, non sapendo cosa dire: la sua mente si era completamente svuotata e non ricordò nulla di tutto ciò di cui avrebbe voluto parlare.

Alla fine, però, comprese cosa chiedere, mentre ingentiliva lo sguardo e abbassava le sue orecchie verso il basso inconsciamente.

-La piccola Eri... come sta?-.

I quattro si guardarono un attimo, prima di dirle con tono abbastanza sollevato che era in ospedale, sana e salva.

Quelle parole furono abbastanza per calmarla. Per questo motivo, Akiko si mise a sorridere, grata di rivederli. 

-Menomale!-.

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"In the silence that makes me wonder if the world has already ended, there's nothing to worry about even if my tears overflow".

[Story-seeker, Tensei shitara slime datta ken S2 Ending]

Tigre di Giada | BNHA [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora