Capitolo 23

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Amami Ancora | Lux Blaike Trilogy

Capitolo 23

Ritorno alla normalità.

Harry fissava inerme la porta di casa nostra, mentre le sue gambe tremavano costantemente ad ogni passo. Il vialetto era pieno di foglie gialle portate dal vento e il prato stava diventando di un verde pallido. Avrei giurato mille volte che Camilla non aveva pulito il giardino e che avesse lasciato tutto com'era dopo la mia partenza. Era pure vero che da quando Harry era tornato neppure io mi ero presa cura delle piante e di tutto resto. Anche Mackenzie sentivo di aver trascurato, forse in parte. L'amore che provavo per lei, quello di una mamma, gliel'avevo sempre donato e dimostrato molte volte. Mi sentivo in colpa solo per essere stata assente parecchi giorni in questi ultimi mesi, ma dovevamo tenere duro entrambe affinché portassi a termine il mio compito. Lui era qui, ed io ero riuscita nel mio intento. Da oggi in poi Mackenzie non avrebbe più sofferto, anzi sarebbe stata la bambina più felice della terra, visto che suo padre era tornato, sua madre era qui e saremmo stati una di quelle belle famiglie di sempre. Anzi no, non volevo far parte di una bella famiglia, una di quelle tipiche. No. Volevo far parte della nostra. Quella con tanti difetti, quella con tanti pregi e quella con tanto amore da dare.

È questa la famiglia che voglio.

《Dici che quando mi vedrà, mi salterà addosso?》domandò, insicuro.
《Sono sicura che lo farà, sei suo padre e lei ti vuole un gran bene!》ridacchiai, divertita.
《Senti un po'..》si fermò, bloccando anche me. 《..forse è meglio andare prima in un negozio di giocattoli e comprarle qualcosa.》
《Harry, non essere nervoso.》lo ammonii, seria. 《La piccola Mack sarà felicissima solo a vederti qui, insieme a me. Non dubitare del suo amore per te.》 Lui annuì, forse un po' confuso e anche molto distratto. Era molto evidente il suo essere nervoso, mai prima ad ora avevo visto Harry così insicuro di sé stesso.
《Sono troppo paranoico, lo ammetto, anche un po' nervoso.》
《Un po'?》lo schernii, ridendo.
《Ehi, non prenderti gioco di me!》disse in tono scherzoso. Mi prese tra le sue braccia e mi strinse a sé. Era quella la sensazione di casa che da mesi mi mancava. Non una figura concreta, dei mattoni messi assieme. Era lui la mia casa, una persona vera, in carne ed ossa, che con il verde dei suoi occhi riusciva a trasmetterti sicurezza e affetto.
《Sei bellissima, Lux.》la sua mano sfiorò i miei capelli castani, dandomi brividi in tutto il corpo.
《Smettila di distrarmi. Devi entrare.》mi corressi 《Dobbiamo entrare.》
《Volevo solo un bacino innocente.》mise il broncio, al ché non potei resistere. Gli sorrisi di nuovo, mentre le sue labbra si avvicinarono alle mie, chiudendosi in un bacio mozzafiato. E meno male che era solo un bacio innocente!
《Harry, ci stai ripensando?》chiesi, confusa. Lui scosse immediatamente la testa.
《Assolutamente no. Volevo solo dirti che ti amo e che sono tornato sul serio. Ritornerò a proteggervi, stavolta per sempre.》a quelle parole, mi emozionai. I miei occhi erano evidentemente lucidi e mi sentivo finalmente sotto le sue ali protettive. Il nostro nido d'amore era completo, ormai.
《Grazie..》dissi, senza fiato.
《Non devi ringraziarmi, io vi amo. Faccio solo quello che sento e devo. Tu e Mackenzie siete la cosa più bella di questo mondo. Poi francamente, tu sei mia, Mack è mia. Nessuno deve osare avvicinarsi.》ridacchiò dolcemente.
《Nessuno..》ripetei sorridendo.
《Nessuno, questa è una promessa.》le sue parole sembrarono davvero molto serie, non dubitai di nulla. Io credevo in Harry, credevo alle sue promesse più di ogni altra cosa.
《Lux!》sentii delle urla provenienti proprio dalla porta. Io ed Harry eravamo così persi nei nostri occhi che neppure avevamo sentito arrivare Camilla alle nostre spalle. I suoi occhi erano rossi dal pianto e tremava parecchio. Mi preoccupai all'istante di cosa fosse successo a Mackenzie, a Ky o a Camilla stessa. Corsi verso di lei, e quando la prospettiva dell'interno della casa si fece evidente, capii che era successo qualcosa di grave lì dentro. Presi Camilla tra le mie braccia e gli domandai cosa fosse accaduto. Lei scosse la testa e disse:《Mi dispiace..》le parole incomprensibili, il fiato corto, la voce spezzata. Mi gelò il sangue. Harry corse dentro ed ispezionò la casa, ormai vuota. Chiunque fosse stato lì dentro pochi attimi prima, era sparito, portandosi via anche pezzi della nostra vita.
《Mackenzie! Mackenzie! Dove sei!》Harry si agitò talmente tanto da non riuscire neppure più a urlare come il secondo precedente.
《L'ho lasciata in camera sua..》stava raccontando Camilla in preda al pianto più straziante《..giocava con la sua bambola..io..io..sono andata in cucina perché stavo bruciando la cena..》Cazzo, no. No. No. No. Non può essere. No. 《..quando sono ritornata..lei..lei..Lux..lei non c'era più.》

Il mondo mi crollò addosso. Tutta la mia vita, i sacrifici, i problemi, tutto sulla mia schiena era finito a terra, in mille pezzi. Riuscivo pure a vederla, la mia vita, sul pavimento, mentre giaceva in tante scaglie di vetro taglienti. Mi avevano portato via Harry, ora stava accadendo lo stesso con Mackenzie.

Ma mentre guardavo Harry, giurai a me stessa che chiunque fosse stato, che qualsiasi cosa fosse successa, avrei avuto la mia vendetta. La vita non poteva essere così ingiusta. Harry, Mackenzie ed io dovevamo ritornare ad essere una famiglia. Non c'era destino che potesse distruggere questa mia convinzione. Mi finsi, per una volta, guerriera di me stessa. Dovevo combattere per i miei sogni, a qualsiasi costo. Non mi sarei arresa. Avrei cercato Mackenzie anche negli angoli più remoti della terra.

Lei doveva ritornare da me.

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