Capitolo 14

13.6K 958 53
                                    

Amami Ancora | Lux Blaike Trilogy

Capitolo 14

" 'Cause you are the only one."

Il mio cellulare era morto, e anche quello di Harry non dava segni di vita. Eravamo ad Aspen, in questa casa (?) bellissima, da soli ed isolati. La tempesta non voleva rallentare la sua corsa, anzi si stava accentuando ancora di più. Sentivo sbattere violentemente i chicchi di grandine contro il vetro della finestra, ma non ero proprio sicura che fosse così. Poteva anche essere neve che stava ricoprendo la nostra piccola dimora, lontana da tutto e tutti, in mezzo ai boschi. Questa era l'ipotesi peggiore. E Dan? Che fine aveva fatto? Speravo solo che non fosse in mezzo alla bufera per venire da noi e mettere in pericolo la sua vita. Doveva stare lì dov'era, senza nessun ripensamento. Io ed Harry ce la saremmo cavati alla perfezione, o così mi costringevo a pensare. Era una situazione piuttosto brutta, e porca miseria, perché il tempo andava a nostro sfavore? Doveva essere semplicemente un week-end per ritrovare noi stessi, ed invece sarebbe passato nella storia dei nostri ricordi più brutti/belli che siano.

Ero frustrata e spaventata.

Chissà se fossimo usciti vivi da tutto questo.

E Mackenzie, poi. Che fine avrebbe fatto quella povera bambina senza nessuno dei due genitori, di nuovo?

Ecco che entrò in atto l'istinto di sopravvivenza. Non volevo morire, non così giovane.

La mia attenzione fu catturata dalla legna che era accanto al camino acceso, pronta per essere bruciata. Ne inserì alcuni pezzi e il fuoco si fece più ardente, dando spettacolo del suo colore rosso intenso. Quella legna sarebbe bastata per due giorni interi, quindi dovevamo assolutamente tenere il fuoco acceso per non morire congelati.

Presi delle coperte pesanti dall'armadio, e ne adagiai una di fronte al camino per potersi sedere. Harry mi studiava attento, studiò tutte le mie mosse e le mie espressioni, visto che mi si era congelata la lingua, solo per restare in tema. Non parlavo. Mi limitavo ad agire nel miglior modo possibile, volendo restare ancora in questo mondo.

Sorrisi ad Harry, prima di sedermi a terra e invogliare lui a fare lo stesso. Non era un sorriso felice il mio, piuttosto era abituale, un modo per tranquillizzare lui e non far leggere la paura nei miei occhi. Era bravo a capire i miei stati d'animo, o almeno qualche anno fa lo era. Ora non lo sapevo più, perché Harry era cambiato dopo il suo risveglio e chissà quale parte nascosta del suo cervello avesse messo in moto. Poteva anche fraintendere i miei gesti in qualsiasi momento. Sapevo che c'era lui dentro quegli occhi verdi, dovevo solo riuscire a tirarlo fuori dalla sua stessa trappola.

《Ricordi il primo giorno che ci siamo visti, al lavoro?》ruppi il ghiaccio, mostrando bene un po' di felicità forzata.

《Oh, Lux. Eri così buffa! Non volevi lasciarmi la mano.》Arrossii alle sue parole, ricordando imbarazzata quel piccolo episodio che avevo completamente rimosso dalla mia mente. 《Ammettilo, sono irresistibile!》

《Uh, uh. Dov'è finita la tua modestia?》Lui rise, facendo spallucce.

《L'ho persa strada facendo.》

《Bella battuta, Harry.》Le fossette che tanto amavo comparvero ai lati delle sue guance così "pitturate" e scolpite, lasciatemelo dire. Harry era l'opera scultorea più bella e ben riuscita dell'intero pianeta. L'artista che l'aveva creato doveva davvero esserne orgoglioso. Non solo aveva donato a lui la bellezza eterna, ma gli aveva anche concesso un cuore puro e generoso, pieno di amore e gratitudine. Nobile.

Non potevo desiderare di meglio, perché la bellezza poteva anche affascinare, attrarre. Ma un cuore puro valeva più di mille corpi perfetti.

《A cosa pensi?》la sua domanda mi prese un po' alla sprovvista.

《A te.》e dissi la semplice verità, perdendomi con lo sguardo tra le fiamme. Lo sentii sospirare e poi cingermi la vita con il suo braccio. Eravamo fianco a fianco, persi in quel fuoco che ci avrebbe tenuti in vita. O forse era una metafora? Ma sì. Il fuoco era la metafora del nostro amore eterno. Doveva ardere costantemente, senza mai spegnersi. E soprattutto, doveva essere alimentato tra entrambi i nostri cuori.

《Sto bene, Lux. Da quando sei qui con me riesco a stare calmo, e a pensare poco se non a te. Ti amo, e voglio passare il resto dei miei giorni con te, perché tu mi accetti per quel che sono, per il mio carattere, le mie crisi, i miei problemi. Tu ami il mio cuore e non il mio aspetto.》

La notte. Era sempre portavoce di pensieri profondi ed intensi.

Non dissi nulla. Non risposi. Mi limitai a baciarlo, perché non c'era dimostrazione più grande di questa. Le parole avevano il suo significato, ma i gesti erano sempre più profondi.

《Domani andremo da Mackenzie e le faremo passare un bellissimo giorno. Sono pronto, Lux.》Dubitai delle sue parole. Lui non era pronto per la piccola Mack, in fondo io lo sapevo già. Ma dovevo dargli una possibilità e forse avrei fatto bene a concedergliela.

《Solo una cosa...stai attento. Lei è fragile e tu lo sei più di lei. Se qualcosa..》deglutii forte 《..se andasse storto qualcosa, non esitare ad andartene. Lei capirà.》

《Pensi che non possa farcela?》Verità o bugia? In entrambi i casi avrebbe fatto male.

《Penso che tu non sia ancora pronto per affrontare la piccola Mack. Potrebbe scatenare in te reazioni che non riusciremo a controllare.》Avevo optato per la pura e semplice verità.

《Hai ragione, Dan verrà con noi per qualsiasi cosa. Non voglio far del male a nessuno di voi.》annuii, in accordo. Se ci fosse stato Dan, mi sarei sentita un po' meglio. 《E per quanto riguarda Ky e Camilla, permettimi di dire qualcosa anche a loro. È la nostra bambina.》Nostra. Era un termine che non usava da mesi. Mi emozionai come una stupida.

《Puoi anche urlargli contro, sarà quello che farò pure io.》

《Piccola, hai gli occhi lucidi! Va tutto bene?》chiese dolcemente, inserendomi due dita sotto il mento e facendomi alzare il volto verso la sua direzione.

《Sì.》assentii. 《Sto bene.》

Lui sorrise, abbracciandomi forte al suo petto.

Amami Ancora || Lux Blaike TrilogyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora