Capitolo 15

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Amami Ancora | Lux Blaike trilogy

Capitolo 15

Essere pronti significa lasciarsi andare. Ma la paura e il dolore erano due cose che Harry non poteva assolutamente affrontare.

La bufera di neve era passata. La notte era stata abbastanza rumorosa e terrificante, ma Harry mi aveva fatto dimenticare ogni singolo rumore, attirando la mia attenzione sui nostri respiri affannosi e spezzati. Erano state le ore più belle della mia vita, trascorse tra le sue braccia, corpo a corpo.

Ma nonostante ciò, avevo tenuto il peggio, non sapendo che ancora quel peggio doveva arrivare.

Eravamo in macchina con Dan diretti a Houston, da Mackenzie. Ero molto eccitata all'idea di rivederla dopo 3 lunghissimi  giorni. Mi mancava la mia piccola. Mi mancavano i suoi sorrisi e i suoi abbracci. Aspettavo solo il giorno che tutto questo finisse, che Harry stesse bene e che avremmo vissuto sotto lo stesso tetto come una volta, magari con dei piccoli dagli occhi verdi, in giro per casa.

Ma i sogni erano lo specchio della vita. Niente avveniva a caso, ma tutto aveva uno scopo. Se il buon Dio avesse voluto questo, noi avremmo ricevuto la sua grazia. Essere nuovamente una famiglia felice. Questo era solo un momento passeggero, in cui il tunnel buio dove ci trovavamo stava man mano accorciandosi.

La luce era vicina.

《Credo che dovremmo fare una piccola sosta prima di arrivare ad Houston.》la voce calda di Harry mi fece risvegliare. Il suo braccio intorno alla mia spalla mi teneva stretta, donandoni sicurezza.

《Per cosa?》chiesi, curiosa. Il suo sguardo si illuminò, mostrando il verde dei suoi occhi più intenso del solito. Non sapevo bene cosa avesse in mente, ma era Harry, e le sue idee erano assolutamente perfettamente strane.

《Penso che non dovrei presentarmi a mani vuote, giusto? Mackenzie si aspetta qualcosa da me, e vorrei davvero farle un piccolo regalo.》non lo stavo seguendo..in parte aveva ragione, Mackenzie si aspettava qualcosa da lui. Qualcosa che non fosse materiale. Un abbraccio, ad esempio.

《Mackenzie vorrebbe solo..vorrebbe solo..》le parole mi morirono in bocca. Non potevo chiedere questo ad Harry, lui era emotivamente instabile.

《Cosa, Lux? Dimmi cosa vuole e farò di tutto per esaudire il suo desiderio.》Era dannatamente bello e sincero, che mi sembrò di morire. La sua mano si appoggiò a coppa sulla mia guancia, ed io chiusi gli occhi sospirando.

《Un padre.》mormorai, semplicemente. La mia voce era così piccola e spezzata che desiderai che lui non la sentisse. Non volevo peggiorare la situazione o peggio ancora, scatenargli una crisi.

Harry si ritrasse, spaventato. Lo vidi chiudere gli occhi e portarsi la testa tra le mani. I suoni che uscirono dalla sua seducente bocca erano singhiozzi. Ci volle più di un minuto per capire che stava piangendo.

Dall'altra parte Dan frenò di botto, ottenendo la mia attenzione. Ci scambiammo uno sguardo complice, e vidi nei suoi occhi tutta la preoccupazione di questo mondo. Non era reale. Sentivo che qualcosa in lui non andava. Che stesse nascondendo uno oscuro segreto? Che tenesse ad Harry più di quanto una guardia del corpo potesse fare?

E poi capii. Io quello sguardo lo conoscevo bene.

《Non..non posso.》La voce triste di Harry mi riportò a lui. A quel problema più grande dei segreti di Dan. 《Non posso incontrarla. Non ce la faccio.》furono le uniche parole che uscirono dalle sue labbra. Quello che sapevo già dal momento in cui mi aveva detto di essere pronto. Lui non lo era. Non era pronto per affrontare Mackenzie.

《Lo so, Harry. Non preoccuparti, le dirò che hai avuto un imprevisto.》lo vidi annuire, spostandosi leggermente verso di me. La sua testa era sulle mie cosce e il suo corpo rannichiato sul sedile posteriore del SUV, che sembrava non riuscisse a contenere la sua figura slanciata.

Gli diedi un bacio dolce sulla fronte, mentre sentivo le sue lacrime bagnare i miei jeans. Mi penetravamo come fossero chiodi spinti da colpi forti di martello. Era tutto il suo dolore riversato su di me, il suo recipiente, la sua salvezza.

Dan accostò la macchina, emotivamente combattuto e rabbioso. Non voleva vedere Harry in quello stato e lo capivo. Scese, sbattendo forte lo sportello. I suoi nervi erano scoppiati. Speravo solo che non facesse nulla di stupido, ora che non riusciva più a contenere la rabbia. Lo vidi allontanarsi velocemente, forse stava solo scappando da tutta questa merda.

《Non la deluderai. Lei è grande, sa che noi adulti abbiamo dei problemi da risolvere. Mackenzie ti aspetterà, anche se ci vorranno degli anni, lei sarà sempre lì, per te.》Lui pianse più forte, stringendo la mia mano.

Dovevo fare qualcosa. Anzi, dovevo chiamare qualcuno che riuscisse a togliere ogni dubbio nella testa di Harry.

Presi il cellulare e composi il numero di Ky. Sapevo che Mackenzie era con lui, perché Camilla era in ospedale per il tirocinio. Ci avrebbero aspettati al parco, ma eravamo in ritardo e forse mai saremmo arrivati.

《Lux, state bene?》fu la prima cosa che disse quando prese la chiamata.

《Sì, Ky. Per favore, passami Mackenzie.》risposi di tutta fretta. Sentii Ky dire qualcosa a mia figlia, e poi la sua voce dolce mi riempì il cuore.

《Mamma! Siete in ritardo!》mi rimproverò, severa.

《Lo so, tesoro. Ma ti spiegherò più tardi. Ho bisogno che tu adesso mi parli di Harry, di tuo padre.》misi il vivavoce per far sentire tutto ad Harry. 《Mackenzie è importante.》ci fu un attimo di silenzio, ma poi accettò.

《Mamma, tu lo sai, voglio che papà guarisca presto e che venga a vivere da noi.》Se avessi potuto scegliere tra i miei dolci preferiti e lei, avrei scelto Mack, la mia bimba "dolcezza infinita".

《E poi? Continua Mack. Fai sentire a papà quanto tu lo voglia bene, quanto ci tieni a lui.》la incoraggiai, decisa a non demordere.

《Papà, io ti voglio bene. Guarisci presto e torna a casa. Ti aspetterò a braccia aperte.》Mackenzie pianse dall'altra parte del telefono, e il mio cuore si distrusse. Tutti stavano male, tutte le persone a cui volevo bene stavano soffrendo. Dovevo metter fine a tutto questo.

La chiamata si chiuse, e sperai che Ky tenesse stretta tra le sue braccia la mia bambina, mentre io cullavo Harry.

Lui aveva smesso di piangere, e ora stava seduto di fronte a me con gli occhi gonfi e rossi. Si asciugò le guance e mi fissò, come un animale impaurito. Se avessi avuto una bacchetta magica e una macchina del tempo, sarei tornata a quel giorno e avrei costretto Harry a restare a casa con tutte le mie forze.

《Parlami.》dissi, sofferente. Sentivo il peso dell'aria su di me, facendomi respirare a fatica.

《Ti amo.》

Due parole. Qualcosa di paragonabile alla magia.

Harry si spinse verso di me, e mi abbracciò forte. Lo sentii ridere e poi mormorarmi un "Grazie". 

Ce l'avevo fatta. Avevo vinto anche questa battaglia.

Dan entrò in macchina con un piccolo sacchetto. Aveva acquistato qualcosa mentre Harry ed io ci stavamo disperando.  Lo diede a mio marito, provocandogli un sorriso enorme. Era ormai abituata ai suoi sbalzi di umore, e non ci facevo più caso.

Harry estrasse una scatola, e la aprì, rivelando un medaglione di quelli grandi. Ne avevl visti alcuni, ma mai come questo. Nella sua parte anteriore c'era inciso "Mackenzie". Poi fece clic, aprendosi in due. A sinistra c'erano incise altre parole, "Da Harry, per Lux.", e a destra una foto. Quella foto che amavo tanto.

I miei occhi iniziarono a bruciare, mostrando sempre di più quelle 3 figure in modo sfocato. Ma sapevo bene chi erano: Mackenzie, Harry ed io, il giorno del nostro matrimonio. Immortalati in una foto epica. Quella che tenevo sempre con me, sotto il cuscino di Harry a casa mia.

《Questo è il mio regalo per Mackenzie, affinché possa custodire il nostro amore in eterno.》

Lo amavo.

E porca miseria, l'amore era il mio battito d'ali.

Amami Ancora || Lux Blaike TrilogyTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon