Il compleanno perfetto

2.2K 150 189
                                    

Il compleanno perfetto

Simone non è mai stato un fan dei compleanni. Non lo era prima - quando ignorava di aver avuto un gemello e non capiva come mai i suoi genitori fossero sempre un po' tristi il giorno del suo compleanno - e non lo è nemmeno adesso.

Il suo ultimo compleanno non è stato qualcosa di memorabile.

Avrebbe potuto esserlo, con la festa clandestina a scuola, tutti i suoi amici, quello che era successo con Manuel. Avrebbe potuto esserlo se solo non avesse rischiato la bocciatura per quella festa, uno dei suoi amici non fosse finito in ospedale per aver bevuto troppo e Manuel non gli avesse urlato addosso il giorno seguente.

Quindi per Simone il compleanno non era altro che un giorno come tanti.

Questo però non significava che dovesse essere così per tutti e, anzi, Simone era sempre stato abituato a festeggiare volentieri i compleanni degli amici.

L'anno precedente era stato lui ad organizzare il compleanno di Laura e un paio di settimane prima aveva aiutato Matteo ad organizzare il suo.

In realtà, a pensarci bene, aveva sempre partecipato volentieri e attivamente a tutti i compleanni a cui era stato. Tranne a quello di Manuel.

A essere onesti, Simone non era nemmeno certo di quando fosse il compleanno del suo migliore amico.

Sospettava che fosse nel mese di agosto. Si conoscevano da quasi un anno e fino a quel momento Manuel non aveva mai nominato il suo compleanno, nemmeno per sbaglio, quindi doveva essere in un periodo che ancora non avevano trascorso insieme. E visto che si erano conosciuti a settembre dell'anno precedente e ormai erano giunti alla prima settimana di agosto, non restavano molte opzioni.

Ma in realtà non è certo.

Quindi, nel mezzo di un torrido pomeriggio d'estate in cui nemmeno il ventilatore sembra essere d'aiuto, Simone chiede: "Ma quand'è il tuo compleanno?"

Manuel, sdraiato sul letto di Simone e con uno dei libri di letteratura assegnati per le vacanze in mano, solleva lo sguardo e dice: "Perché ti interessa?"

Simone lo guarda per un attimo dalla scrivania. Appoggia la penna sul quaderno, lasciando perdere i compiti, e dice: "Ci conosciamo da quasi un anno e non so quando sei nato. È una cosa strana."

"Non mi piacciono i compleanni" risponde Manuel, come se giustificasse il suo non voler rivelare il giorno in cui compie gli anni.

"Nemmeno a me. Però tu sai quand'è il mio."

Manuel si lascia sfuggire una risata.

Certo che sa quando è il compleanno di Simone. Con quello che è successo, non potrebbe dimenticarlo nemmeno se volesse.

Anche se entrambi hanno finto che non fosse successo nulla, anche se entrambi hanno cercato di ricostruire la loro amicizia senza pensare al fatto che di amichevole tra loro c'è davvero poco, ciò che è successo quella sera resta un ricordo indelebile nella mente di entrambi.

"È così importante per te sapere quando faccio gli anni?" chiede Manuel infilando un foglietto di carta in mezzo al libro per tenere il segno.

"Sì."

Non è questione di vita o di morte, ovviamente. Ma comunque per Simone è importante sapere il giorno del compleanno di Manuel, è come se sentisse il loro rapporto incompleto senza quell'informazione.

Ormai conosce Manuel meglio di sé stesso.

Sa leggerlo come un libro aperto, conosce i suoi piatti preferiti, riesce a capire con un solo sguardo il suo stato d'animo.

I was blind before I met youWhere stories live. Discover now