Di pattini sul ghiaccio e mani intrecciate

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Di pattini sul ghiaccio e mani intrecciate

"Che idea del cazzo."

È almeno la quarta volta che Simone lo dice. Ed è almeno la quarta volta che Manuel si lascia sfuggire un sorriso.

Non sa di preciso cosa lo faccia sorridere - se la faccia imbronciata di Simone mentre si avvicinano alla pista di pattinaggio, o se il solo pensiero di vederlo scivolare sul ghiaccio appena infilerà i pattini - ma Manuel non può farne a meno. Lo guarda e sorride.

Quando Luna aveva proposto di trascorrere il pomeriggio della vigilia di Natale insieme, Manuel e Simone non ci avevano pensato due volte prima di dire di sì.

Nessuno dei due era in vena di grandi festeggiamenti. Manuel era sempre stato abituato a trascorrere il Natale solo con sua madre, senza grandi pranzi o cene, senza tradizioni natalizie da rispettare.

Simone, da quando aveva saputo di Jacopo, proprio non se la sentiva di trascorrere le feste chiuso in casa con suo padre e sua nonna, a festeggiare qualcosa sentendo accanto a sé l'assenza ingombrante di suo fratello.

Che poi come facesse un'assenza a essere ingombrante, se l'era sempre chiesto. Eppure era proprio così.

Sentiva Jacopo ovunque. Accanto a lui quando si sedeva a tavola, nella sua camera, tra i suoi vecchi giocattoli chiusi in cantina. Jacopo non c'era eppure Simone si sentiva soffocare, come se fosse lì accanto a lui e gli stesse addosso.

Quindi, anche se per motivi diversi, nessuno dei due aveva troppa voglia di trascorrere le feste a casa. Sarebbero stati obbligati a passare il pranzo di Natale a casa Balestra - Dante aveva insistito per invitare anche Manuel e Anita - ma almeno la vigilia volevano trascorrerla lontana da casa.

Come loro, anche la maggior parte dei loro compagni aveva accolto positivamente la proposta di Luna, chi perché effettivamente non aveva di meglio da fare e chi per risparmiarsi una giornata di preparativi natalizi.

Matteo, ad esempio, aveva detto senza troppi problemi che preferiva di gran lunga andare a pattinare e rischiare di finire con il culo sul ghiaccio, piuttosto che aiutare sua madre con la cena della vigilia.

Il problema, quindi, non era l'uscita di gruppo che tutti avevano accettato volentieri. Il problema era che Luna, Monica e Laura si erano intestardite per andare a pattinare sul ghiaccio, e che tutti gli altri avevano acconsentito.

E Simone proprio non se l'era sentita di essere l'unico a rifiutare. Ma ora che il momento di infilare i pattini si stava avvicinando, quasi si pente di essere uscito di casa.

"Che idea del cazzo" dice di nuovo.

"Abbiamo capito, Simò" risponde Manuel, senza smettere di sorridere.

"Non mi piace pattinare" replica Simone.

"Non è che non ti piace. Non sai farlo, è diverso."

"Va beh, quello che è. Mi siedo su quella panchina e vi guardo" dice Simone indicando un punto vicino alla pista, dove ci sono un paio di panchine vuote.

Manuel scuote la testa. "No. Ti infili i pattini e vieni con noi."

"Non so nemmeno stare in piedi su quei cosi."

"E vorrà dire che ti aggrappi al bordo della pista, non è mica la fine del mondo" dice Manuel con un tono che non ammette repliche.

Simone sbuffa, ma segue Manuel e i suoi compagni verso la pista. La verità è che, anche se preferirebbe essere in qualsiasi altro posto piuttosto che lì, non può dire di no a Manuel.

I was blind before I met youWhere stories live. Discover now