Capitolo V

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Il ristorante dove il nonno ha prenotato è un bistrò dall'arredamento minimal appena fuori città, in cui era solito portarli quando da piccoli compivano gli anni o terminavano un anno scolastico.

Christopher ricorda bene che in quelle giornate avevano libero accesso al menù e potevano ordinare quello che volevano, visto che a casa invece si prediligeva una dieta sana ed equilibrata.

Lui ed Anthony allora ordinavano sempre le portate più caloriche, quelle che magari a casa mangiavano raramente, finendo con il rimpinzarsi come degli scoiattoli.

Il nonno, finchè non sprecavano il cibo, non commentava e li lasciava fare, ma quando erano cresciuti ed avevano imparato la moderazione -forse abituati al loro solito regime alimentare o meno assuefatti dal fritto- aveva tirato un sospiro di sollievo.

I due fratelli si accomodano di consuetudine uno accanto all'altro ed il nonno si siede di fronte ad Anthony.

"Com'è andata la riunione?" chiede quest'ultimo dopo aver ordinato.

"Non me ne parlare" sospira il nonno massaggiandosi le tempie. "Non so davvero cos'abbia in mente di fare quel ragazzo".

Lui e Christopher si guardano. "C'è qualcosa che non va con uno degli studenti?" domanda preoccupato.

"È la terza volta in due mesi che una casa discografica mi contatta per ingaggiarlo e lui la rifiuta" racconta. "Avrei capito se l'avesse scartata perchè era un'etichetta poco conosciuta o perchè c'era qualcosa che non lo convinceva nel contratto, ma si trattava della SKAT e prima ancora di Lot.Music e DL+."

E non c'è bisogno di aggiungere altro.
Le tre che ha appena nominato sono le aziende musicali più prestigiose dello Stato, riconosciute per la loro etica di lavoro professionale e per i loro contratti proficui. I loro scout vengono pagati profumatamente per scovare nuovi talenti e tra i fortunati che vengono scelti non si è mai sentito di qualcuno che abbia rifiutato. Non fino ad ora, almeno.

Anthony lo sa bene, d'altronde ha firmato con la Lot.Music quando aveva diciotto anni e non ha mai pensato di cambiare etichetta. La sua musica viene sponsorizzata e pubblicizzata regolarmente via cartaceo ed online ed i suoi dischi vengono confezionati con maestria ed attenzione. È un'azienda che tiene molto ad i suoi artisti e cerca di semplificare il loro lavoro il più possibile.

Pensare di rifiutare un'offerta così vantaggiosa è assurdo.

"La SKAT  non è quella casa discografica famosa a livello internazionale per aver sfornato i più grandi artisti contemporanei?" domanda scioccato.

A differenza della Lot.Music che si concentra maggiormente sui musicisti, la SKAT predilige i cantanti ed i suoi artisti sono regolarmente presenti nella Billboard hot 100; firmare con loro è un vip pass all'Olimpo della musica.

"Le conto sulle dita di una mano le volte che la SKAT mi ha contattato durante i miei anni di presidenza. Benchè al conservatorio diamo lo stesso peso a canto e strumenti, la percentuale di frequenza degli alunni è molto differente e tra questi veramente pochi riescono ad attirare l'attenzione dei colossi musicali, eppure quel ragazzo si è lasciato sfuggire non una, ma ben tre possibilità d'oro".

I piatti arrivano e loro iniziano a mangiare.

"Ha spiegato il motivo del suo rifiuto?"

Il nonno scuote la testa. "È stato molto attento quando lo scout gli parlava ed ha anche chiesto delle domande e delle delicidazioni su alcuni punti. Sembrava davvero interessato. Poi, quando gli ha chiesto cosa ne pensava, lui ha ringraziato della proposta, si è scusato per avergli fatto perdere tempo ed ha rifiutato."

Rooted in my mind Where stories live. Discover now