Epilogo

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  Tre anni dopo...

"Buongiorno, è Christopher che parla. Quest'oggi-"

"Oh cielo Chris, non puoi iniziare un video così! Dammi qua".

La telecamera ha un fremito e quando la visuale torna stabile il sorriso luminoso di Zack riempie lo schermo.

"Ciao a tutti, come stanno i nostri adorabili Cracks oggi? Noi siamo i SoulCaos e questo è SearchingTune. Per chi non ci conosce io sono Zack e lui è la mia dolce metà Christopher.

Siamo cercatori di melodie e il nostro viaggio per il mondo questa volta ci ha portato a Sen Monorom, in Cambogia, a ben sei ore dalla capitale.

Un luogo molto pittoresco, selvaggio e intriso ancora di tradizione che vale la pena davvero di visitare."

Spende circa cinque minuti per illustrarne le bellezze ed attrazioni nel suo solito modo di fare pesuasivo, grazie al quale hanno costruito un business e Christopher ne approfitta per sistemare le ultime cose per andare in scena.

"Per questo vi dico, se non sapete dove andare per le prossime vacanze segnatevi questa meta. Non rimarrete delusi.

Ma bando alle ciance, è ora di fare un po' di caos!
Perciò indossate le cuffie e regolate il volume, ora si inizia!".

Christopher scioglie le dita sulla tastiera intanto che Zack prende posto dietro l'asta del microfono calibrandola alla sua altezza.

Un scambio di sguardi, poi il biondo prende un respiro profondo, chiude gli occhi e la sua voce si libra delicata nell'aria mentre canta i primi due versi a cappella.

Le note leggere del piano entrano a piccoli passi nella canzone come quando si alza una mano per accarezzare la brezza primaverile, accompagnando il tono tenue fino al primo vibrato.

Lì esplodono e per una manciata di secondi si odono solo gli arricciamenti della melodia, poi la voce di Zack ritorna placida e calda come il mare d'estate fino al primo ritornello -introdotto da un rapido gioco di note- dove sale all'impovviso sulla cresta dell'onda musicale che cavalca con maestria in una serie di alti e bassi che lo portano alla metà del brano con una scivolata morbida di tono.

Altro piccolo stacco musicale dedicato solo al piano, in cui Zack ne approfitta per fare un occhiolino alla telecamera e un cuore con le braccia per i fan e ritorna a cantare emulando la tranquillità dei primi versi.

D'un tratto la sua voce pare spezzarsi, ma è un effetto voluto e Christopher si sbizzarisce alla tastiera con un'acrobazia di accordi da far impallidire i professionisti che culmina in un piano d'appoggio per la voce del biondo che con un mezzo acuto vibrato riapre il testo della canzone, trotterellando su quel tono per un paio di versi.

Inclina la testa, le labbra a sfiorare il microfono, ed abbassa di mezza ottava il timbro.

Poi il piano si ferma, le ultime parole di nuovo a cappella mentre stacca il microfono dall'asta ed ecco l'acuto che esplode e scuote i dintorni in concomitanza con il braccio che protende verso destra.

Il secondo ritornello è ancora meglio del primo ed il graffiato che lo conclude porta il piano a quietarsi lentamente inseguendo la sua eco.

Zack resta un attimo con gli occhi chiusi e la testa rivolta al cielo azzurro, la brezza che gli scompiglia i capelli biondi ora più lunghi e semi chiusi in un codino ed il sorriso ad impreziosirgli le labbra.

Christopher si alza dallo sgabello e lo raggiunge lasciandogli un bacio sulla fronte che lo riporta alla realtà.

Si sorridono e Zack saltella verso la telecamera togliendola dal cavalletto.

Rooted in my mind Where stories live. Discover now