Capitolo VI

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"Sei un completo idiota, lo sai?"

"Grazie Norah, ora mi sento meglio".

"Dovrei forse accarezzarti la testa e dirti che hai fatto la cosa giusta?".

Zack sbarra gli occhi. L'idea di Norah gentile è ancora più terrificante. "Uff, volevo renderti partecipe della mia vita, ma se ogni volta reagisci così, dovrei considerare di smetterla".

"Lo dici da due anni eppure continui a farlo" alza gli occhi al cielo la sua collega e se non le volesse così bene le avrebbe già suggerito di uscire con Gordon.

In quanto a carateraccio non sa chi tra i due sia peggio, ma almeno con Norah può discutere civilmente, mentre con suo cugino preferisce lasciarlo sfogare e lasciare il discorso in sospeso fino al prossimo litigio; non la soluzione migliore, ma di certo la meno distruttiva.

"Davvero Zack, perchè devi essere così ostinato?" continua lei, "Cosa pensi di fare se fra un anno ti laurei e non l'hai ancora trovato?"

"Io... non ho pensato così lontano" ammette grattandosi il collo.

"Quindi non hai un piano B? Vuoi continuare a lavorare in questo cafè per tutta la vita?"

"No, ma-" l'arrivo di un cliente interrompe la loro conversazione e Zack si stampa in faccia il solito sorriso amichevole e prende la sua ordinazione.

Persone come Norah che hanno un chiaro traguardo nella vita non concepiscono come qualcuno possa vagare alla cieca senza piani a cui attenersi o backup su cui fare affidamento e trovano ridicolo non approfittare delle occasioni che ti vengono offerte.

Zack capisce il loro senso di conforto nel camminare su un sentiero solido ed illuminato -è anche per quello che non può prendersela per le parole di Gordon-, ma sa che quella strada non fa per lui.

Norah vuole diventare un medico e sta lavorando part-time per pagarsi la scuola.

Zack sta lavorando part-time perchè deve mantenersi ed intanto studia al conservatorio perchè vuole vivere di musica.

Sembra che stiano percorrendo la stessa strada, ma mentre la meta di Norah è fissa, la sua è cambia continuamente locazione, obbligandolo a provare nuovi sentieri per tentare di rintracciarla.

E non è male, facendo nuove esperienze si imparano cose che credevi di non aver bisogno di sapere e la tua mente demolisce le barriere che la tua previa visione della realtà aveva costruito, ma a volte è stancante.

Essere continuamente in bilico sul filo del rasoio ti fa rendere conto di quanto tutto sia labile ed in procinto di scomparire e quando ti accorgi che quella caducità è l'unica cosa che ti è rimasta, inizi a chiederti se avresti potuto gestire le cose in modo diverso.

Zack non si pente di aver rifiutato quei contratti -che siano anche etichette super famose-, lui vuole cantare restando se stesso e l'unico modo per farlo è trovare quel compositore.

Quando il flusso di clienti si attenua e quelli presenti sono già stati serviti, il biondo si concede una pausa entrando in cucina da dove proviene un dolce profumo di cannella.

"Che stai preparando, nonna?"

"Oh Zack, hai fame?" chiede la donna alzando lo sguardo dall'impasto per posarlo dolcemente su di lui.

"Ho sempre fame dei tuoi dolci" sorride aggirando il tavolo ed affiancandola. "È una nuova ricetta?".

"Più un adattamento. Norah mi ha fatto notare che chi ordina i cinnamon rolls, ci abbina una tisana fruttata, quindi sto provando a creare delle girelle alla cannella con ripieno di frutta".

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