Capitolo VIII

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La prima cosa che fa Zack quando entra in aula prove è tirare le lunge tende rosse e spalancare la finestra per lasciare entrare la fredda aria autunnale che gli spazzola i capelli biondi, poi chiude gli occhi e prende un respiro profondo. "C'è odore di pioggia" sorride.

"Le previsioni prevedono un temporale entro sera" dice Christopher lasciando il suo zaino in un angolo.

"A te piace la pioggia?"

"Non particolarmente. Riconosco la sua importanza e funzionalità, ma non posso dire di apprezzare i disagi che crea occasionalmente".

"A me piace aspettare il suo arrivo invece" ammette guardando verso l'alto. "Quando il cielo si ricopre di nuvoloni e l'aria trasporta quell'odore caratteristico di umidità che ti si appiccica sulla pelle. Ti sei mai soffermato a guardarti intorno in quei momenti? Sembra quasi che la Natura stia trattenendo il fiato in attesa delle prime gocce".

"Non ci ho mai prestato attenzione".

"Oh, non crucciarti" accenna un sorriso Zack chiudendo la finestra perchè comincia a far freddo, "la maggior parte della gente non lo fa, io sono tra le poche persone che è curioso di tutto ciò che lo circonda e mi perdo spesso in cose che non hanno importanza".

"No".

"No?"

"Ognuno deve decidere per sè ciò che è importante o meno. L'hai detto tu".

"È vero, l'ho detto..." ricorda stupito.

"Presterò più attenzione ai momenti che precedono un temporale" afferma deciso. "Quando mi sarò costruito un'opinione, la condividerò con te" e Zack sorride luminoso.

"D'accordo, aspetterò di sentire la tua opinione a riguardo, ma adesso mi serve per questo" e sventola il foglio che tiene ancora in mano.

Si siedono per terra uno di fronte all'altro e tra di loro il biondo dispiega le variazioni che si sono salvate dal cestinamento, spiegando in cosa si differenziano e da dove è partito per giungere alla versione più recente che ora Christopher sta esaminando attentamente.

"Più che un mashup, vorrei sovrapporre le due canzoni in modo che si mescolino senza però perdere i loro ritmi. So che solitamente si fa con brani dal flow simile, ma sento davvero che può funzionare con queste".

"Vuoi che una spicchi più dell'altra o che si equilibrino?"

Zack si gratta il naso. "Mmh, così su due piedi non saprei. Fino ad ora sono andato ad orecchio, finchè non le sento non saprei dirti quale mi ispira di più".

Christopher sbatte le palpebre un paio di volte e l'espressione è così simile a quella del fratello che il biondo deve ingoiare una risata.
"Non hai studiato composizione?"

"Nope. Tutte quelle cose teoriche mi avrebbero mandato al manicomio."

"E allora come hai fatto?"

Certo, ci sono un paio di errori qua e là, delle stonature ed alcune battute che teoricamente potrebbero anche funzionare, ma nella pratica sono quasi impossibili da eseguire, eppure per qualcuno che non ha le basi della composizione è un lavoro più che eccellente, quasi geniale oserebbe dire.

"Ho trovato questo programma online che remixa le basi dei brani che inserisci e mi sono messo a giocare con i bottoni... un po' come fanno i DJ per capirci" racconta recuperando il suo laptop. "Ho provato una marea di combinazioni" ed accenna ai fogli, "ma alla fine tornavo sempre a questi due brani. Così ho cercato gli spartiti -non che me ne intenda ma almeno so leggerli- e con la musica sotto gli occhi tagliavo ed aggiungevo sentendo subito come funzionava".

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