Sembra stia combattendo contro sé stesso. Siamo in Corea e siamo idols, le regole dell'amore per noi sono ancora più complesse. L'intera nostra carriera si basa sull'essere "Boyfriend Material" per le nostre fan. Cosa potrebbe succedere a due idols...
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Hyunjin
"Oggi mi alleno e vado a letto presto, ci vediamo domani."
Lee Know, maledetto traditore.
Sono stravaccato sul divano del salotto, con addosso l'accappatoio e il pantalone del mio morbido pigiama. Dalla finestra intravedo le luci di una Seoul già abbracciata dalla notte. La stanza è illuminata solo da una lampada da terra in stile industriale, che stranamente abbiamo comprato di comune accordo. Secondo Felix il perfetto arredamento per una casa accogliente include lucine, cuscini color pastello, fantasie variopinte, tanti peluches e oggetti 'cute' sulle mensole. Io adoro la semplicità, il legno a vista, gli ambienti scuri e i dettagli neri tipici dello stile industriale. Il compromesso derivato delle nostre numerose discussioni in merito è un appartamento con un bel miscuglio di stili: forse non è perfetto per una rivista di interior design, ma sicuramente è unico e accogliente.
Lancio un'occhiata all'orologio a muro, sono solo le 21. Felix è in doccia, tra poco tornerà in sala e vorrà sicuramente cenare insieme e guardare un film. La giornata non è stata così impegnativa, non ho scuse per evitarlo.
Faccio una smorfia: quanti anni hai, Hyunjin?
Sto cercando di autoconvincermi di essere perfettamente in grado di passare una serata con Felix senza drammi, quando il biondino sbuca dal bagno con un telo arrotolato in vita e il petto nudo. Mi sembra di poter sentire il rumore dei miei buoni propositi sbriciolarsi come biscotti nel mixer.
Ha i capelli bagnati adagiati sul sottile collo. Seguo con lo sguardo una goccia che corre lungo il suo petto snello, accarezza i suoi addominali scolpiti e scompare nell'asciugamano. Deglutisco, cercando di non mostrare la voragine di emozioni che mi sta inghiottendo. Da quando un corpo maschile mi fa questo effetto?
Mi obbligo a fissarlo in viso.
«Stai bene?» mi chiede, strofinandosi i capelli con un piccolo telo rosa. Il contrasto tra la sua innocenza e quel corpo così virile è terribilmente eccitante.
Annuisco. Ho la gola troppo secca per parlare.
Si avvicina per sedersi al mio fianco e la vicinanza del suo dorso nudo fa accelerare ancora di più l'aggeggio che ho nel petto. Con il cellulare in mano apre un'applicazione con cui ordinare la cena. I suoi muscoli guizzano sotto la pelle di porcellana, che mi sta silenziosamente implorando di toccarla.
Stringo i denti e mi avvicino alla sua spalla, per guardare sul suo smartphone cosa ha intenzione di mangiare questa sera. Pessima scelta: vengo invaso da una forte fragranza di pesca. Credo sia l'unico sul pianeta ad utilizzare bagnoschiuma così dolci, ma ammetto che questo profumo sulla sua pelle è estremamente invitante.
«Tu cosa prendi?» domanda, girando il telefono verso di me. Ne approfitto per toglierglielo dalle mani e allontanarmi leggermente, per riprendere fiato. Senza prestare particolare attenzione leggo velocemente il menù, selezionando qualche pietanza.
