Sembra stia combattendo contro sé stesso. Siamo in Corea e siamo idols, le regole dell'amore per noi sono ancora più complesse. L'intera nostra carriera si basa sull'essere "Boyfriend Material" per le nostre fan. Cosa potrebbe succedere a due idols...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Han
Sono già trascorse due ore da quando io e Changbin, chiusi nel nostro claustrofobico studio alla JYP, abbiamo iniziato la revisione del testo dell'ultima traccia dell'album. Si tratta un brano nettamente diverso dagli altri: è particolarmente romantico, con un ritmo dolce ma non eccessivamente melenso. Abbiamo deciso che non faremo una coreografia e un MV classico per questo pezzo, ma opteremo per qualcosa di completamente differente, che speriamo le STAYs apprezzino.
Changbin, come d'abitudine, canticchia il testo a voce alta, mentre insieme controlliamo il lyrics e sistemiamo le ultime imperfezioni.
Componiamo insieme da tempo ormai, da quando abbiamo messo piede all'agenzia. Non conoscevamo ancora gli altri membri, eravamo solo noi due e Chan; avevamo formato i 3RACHA.
Sorrido tra me e me, pensando a quanto siamo cresciuti da allora.
Quando conobbi Changbin non pensavo avrei potuto imparare qualcosa da un altro rapper - la mia autostima era decisamente ipertrofica - ma dovetti ricredermi. Guardo il ragazzo seduto di fronte a me, immerso nella nostra nuova canzone. Ha una capacità di scrittura invidiabile e idee veramente geniali, oltre che una tecnica vocale unica.
«Direi che è pronta!» esclama dopo l'ennesima rilettura con il suo tono sempre eccessivamente alto. Sembra soddisfatto del lavoro concluso, in fondo l'idea è stata sua questa volta.
Osservo le fossette che gli abbelliscono il viso quando sorride, gliele ho sempre invidiate. Ma ciò che non smetterà mai di stupirmi del mio amico è l'estrema espressività del suo sguardo. Quando è felice, il sorriso corre velocemente lungo gli zigomi e contagia i suoi occhi scuri. La frangia irregolare gli copre parte delle palpebre, intrecciandosi con le lunghe ciglia. Poche persone riescono a sorridere con gli occhi e Changbin è una di queste, penso.
Mi stiracchio sulla sedia, lieto di aver terminato l'ennesimo brano, e non riesco a trattenere un rumoroso sbadiglio: sono decisamente assonnato. Ho passato la notte a chiedermi se le battute di Minho siano solamente un gioco o se, invece, rappresentino un velato modo di flirtare con me. Ogni volta che mi convinco che sia possibile che io gli piaccia, mi ricordo quanto è maledettamente perfetto e che solo nei k-drama succedono simili miracoli.
Eppure non riesco a togliermelo dalla testa, nemmeno mentre lavoro, anche se devo ammettere che scrivere "Sorry, I love you" non sia particolarmente d'aiuto in questo senso.
Ad ogni modo, dall'inizio della giornata non abbiamo ancora incontrato nessuno degli altri membri e io sento l'impellente bisogno di vedere il motivo della mia inquietudine e i suoi profondi occhi.
«Pausa?» domando a Bin, che alza finalmente gli occhi dal foglio ricoperto di parole scarabocchiate. Ha una scrittura così terribile da non riuscire a decifrarla lui stesso talvolta.
«Andiamo a vedere che fanno i Dance Racha.» propongo, alzandomi e sistemandomi la felpa extra large sulle spalle.
Mi segue fuori dal nostro piccolo studio, mentre cerca di trattenere un sorrisetto e si morde l'interno della guancia: