32 - Piccolo

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Lee Know

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Lee Know

È da ieri che Han continua a scappare da me in modo estremamente plateale e ora ne ho abbastanza. Non lo lascerò fuggire di nuovo. Ho intenzione di affrontarlo, a costo di legarlo a una sedia e imbavagliarlo.

Suono il campanello del suo appartamento, sperando di non svegliare Changbin. Vorrei parlare da solo con quel maledetto scoiattolo.

Dopo che le coppie vincitrici sono state premiate, abbiamo raccolto le nostre cose - Han ha fatto la valigia in meno di un minuto ed è corso in salotto, per tenersi lontano da me naturalmente. Abbiamo guidato fino a Seoul e io ho accompagnato prima Seungmin e Jeongin al loro appartamento per poter stare solo con Han e parlare di ciò che era accaduto quella notte. Ma lui si è infilato gli auricolari e non appena mi sono fermato sotto casa sua, è saltato giù dall'auto sventolando la mano ed è scomparso.

Mi ha fatto sentire un completo idiota. 

Solo io non smetto di pensare a ciò che è successo? Solo io vorrei rifarlo? 

Sento lo scatto del pesante portone e capisco che è stato lui ad aprire. Non chiede mai chi sia, quell'irresponsabile.

Salgo rapidamente le scale, mentre il mio cervello cerca invano di organizzare un discorso di senso compiuto. Ho troppe cose da dirgli e sento la necessità di affrontare quell'argomento con lui, ma nemmeno io so da dove iniziare. Non è difficile solo per te, piccolo Quokka.

Entro nell'appartamento, mi sfilo le scarpe e noto che mancano quelle di Changbin: dev'essere andato in palestra come al solito nel giorno di riposo. Perfetto.

Trovo Han rannicchiato sul divano in salotto, con addosso una coperta a coprirlo quasi del tutto. Ha il viso carico di sonno e, ci crediate o meno, è ancora più bello di quando é truccato e pronto per il palco.

Mi guarda con i suoi occhi tondi: «Ehi» mugugna, grattandosi il piccolo naso con timidezza.

E io vorrei solo prendergli il viso e baciarlo con tutto questo groviglio di emozioni che sento nel petto. Vorrei chiedergli perché cazzo continua a scappare da me e dirgli che lo voglio, lo desidero tanto.

Ma vederlo così, arrotolato su se stesso, terribilmente indifeso, mi fa rinvenire. Non devo spaventarlo, lo sembra già a sufficienza. 

Sospiro accennando un sorriso e gli faccio segno di farmi un pò di spazio sul divano. Mi siedo al suo fianco e lo stringo a me, per farlo accoccolare sul mio petto. Lui mi abbraccia immediatamente, come per istinto, e io mi crogiolo nell'idea che il mio calore gli sia mancato. O, per lo meno, sia mancato al suo corpo.

«Stupido Quokka» sussurro, accarezzandogli i capelli.

Lui non dice niente, continua ad osservare lo schermo del televisore respirando regolarmente. Le sue piccole mani sono strette attorno ai miei fianchi, una delle sue guance paffute è schiacciata sul mio petto. Sta vedendo Il Castello Errante di Howl per la millesima volta e, quando lo fa, tipicamente è per tirarsi su di morale.

Deep in My Heart // Minsung, Hyunlix &...Where stories live. Discover now