18 - Posso amare

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Hyunjin

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Hyunjin

Sono estremamente agitato. Il cuore mi martella nel petto e nella mia testa una miriade di pensieri - ipotesi, incubi, speranze - si accavallano l'uno sull'altro; sembrano le onde sulla battigia durante la notte, quelle onde che non attendono nemmeno che la compagna che le ha precedute si ritiri, prima di abbattersi sulla sabbia.

Supero l'ingresso dell'enorme palazzo dove risiede Chan e salgo le scale a due a due - sono troppo impaziente per aspettare l'ascensore. Lee Know mi ha accompagnato sotto casa mia e, sbattendo ripetutamente le palpebre, mi ha detto di avere fiducia in Felix.

E io, lo giuro, ci sto provando. 

La porta in ebano scuro dinnanzi a me si apre ed entro nel moderno appartamento di Chan. Mi sento immediatamente invadere da un profumo estremamente familiare: Felix deve aver cucinato i biscotti vaniglia e cioccolato, i nostri preferiti. Sono passati solo due giorni, ma mi manca già terribilmente non sentirlo spadellare in cucina.

Il padrone di casa, che mi ha accolto all'ingresso, ha un'espressione indecifrabile. Delle fossette che emergono quando sorride non vi è nemmeno l'ombra.

«Ehi...» mi saluta con tono basso e con un cenno del capo mi indica il salotto.

Mi tolgo le scarpe e lo seguo verso il divano, dove intravedo i capelli spettinati del motivo della mia angoscia nelle ultime quarantotto ore.

«Ciao, Jinnie» Felix accenna un sorriso e mi porge un piatto pieno di biscotti.

Finalmente, dopo giorni, mi permette di incrociare il suo sguardo; non sembra spaventato né arrabbiato e sento il cuore appena più leggero.

Prendo un biscotto tra le mani per non rifiutare, ma ho lo stomaco talmente chiuso che non penso di riuscire a mangiarlo. Vorrei sedermi accanto a lui, ma non so se gradisce la mia vicinanza; così mi accomodo timidamente su una poltroncina marrone alla destra del divano.

Ho così tante cose da dirgli e non mi interessa che ci sia Chan ad ascoltarci, non mi interessano i convenevoli e, a dirla tutta, nemmeno i biscotti. So che è il suo modo per rilassarsi, ma mi infastidisce che, mentre io ho faticato per tutto il giorno persino a ballare, lui sia anche riuscito a cucinare, come se non gli mancassi nemmeno la metà di quanto lui manca a me.

Eppure, mi è sufficiente guardare il suo viso per placare la rabbia: non è importante se non gli manco abbastanza, voglio sistemare le cose.

«Felix, mi dispiace tanto...» comincio, interrompendo quell'attesa snervante. 

Sento la mano del nostro leader sulla spalla e lo guardo perplesso, cercando di mascherare un velo di irritazione.

«Felix ha bisogno di raccontarti qualcosa.» spiega Chan, che a quanto pare si è eletto mediatore del giorno.

Io e Felix non abbiamo mai avuto bisogno di qualcun altro tra noi per parlare, penso irritato, ma faccio appello a tutta la mia scarsa pazienza e torno a guardare il biondo. Lix si gira l'anello uguale al mio sull'indice, senza alzare gli occhi dalle mani.

Deep in My Heart // Minsung, Hyunlix &...Where stories live. Discover now