26 - Ti piaccio così

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Lee Know

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Lee Know

Dopo aver passato ore dietro ai fornelli e aver consumato l'abbondante cena con i membri, non vedo l'ora di potermi stravaccare su un comodo letto e, perché no, addormentarmi con Han tra le mie braccia.

Sto diventando decisamente sdolcinato e non ne sono sorpreso. Anzi, sono stupito di star accettando così serenamente questi pensieri, decisamente diversi da quelli del Lee Know che finora tutti hanno potuto conoscere. Tutti, me incluso. Eppure, sento il bisogno di averlo vicino, di renderlo felice o, perlomeno, di provarci. E anche questo sono io, un io che semplicemente ancora nessuno aveva tirato fuori. Non so cosa tutto ciò significhi o quanto durerà, ma non vedo motivo per vergognarmi o tentare di negare queste sensazioni.

Lancio un'occhiata al responsabile di quel mio graduale cambiamento, che mi precede lungo il corridoio che porta alle camere da letto. L'unica ragione per cui ancora non ho esternato ciò che sento è lui. Non voglio né spaventarlo, né ferirlo, quindi sto cercando di capire come avvicinarmi rispettando i suoi tempi. 

Il dolce sorriso che mi appare sul viso ogni volta che penso ad Han mi scema sulle labbra, vedendo le sue mani che tremano impercettibilmente mentre apre la porta della nostra stanza. Si morde il labbro inferiore ed entra nella stanza, mettendo una eccessiva distanza tra i nostri corpi. È agitato.

«Stai bene?» domando, scrutandolo.

Lui ridacchia nervosamente, camminando a passo svelto verso il suo borsone: «Certo, perché non dovrei?» dice. Eppure, evita prontamente il mio sguardo da ore.

Lo squadro alzando un sopracciglio: pensi davvero di potermi mentire, piccolo Quokka?

Mi dirigo verso il telecomando delle due telecamere fissate alle pareti della stanza e le spengo. Finalmente, penso sospirando.

Mi butto sul letto a peso morto, addosso ancora i vestiti, e porto le braccia dietro la testa. Han inizia a cambiarsi, si sfila la felpa nera, mostrandomi il suo torace tonico. I miei occhi vengono immediatamente attratti dal suo petto prorompente, ha i capezzoli turgidi probabilmente per il freddo. Osservo i suoi fianchi, così stretti. Non riesco ad evitare di pensare alle mie mani che stringono quei fianchi, mentre affondo in lui.

Han procede a slacciarsi i pantaloni, le sue mani tremano leggermente tradendo nervosismo.

Perché sei così agitato, Han? Ti mette così a disagio essere guardato da me?

«Pensi di fissarmi ancora a lungo?» domanda, con una risatina imbarazzata.

«In realtà, mi piacerebbe molto» commento serio, sperando di non risultare inopportuno.

Il rossore, finora appena accennato sui suoi zigomi, gli accende completamente il viso, arrivando fino alle punte delle orecchie.

Lee Know, non spaventarlo, fai il bravo, cazzo!

Mi obbligo a staccare gli occhi dal suo corpo seminudo e mi alzo dal letto. Gli do le spalle per lasciarlo cambiarsi in pace e procedo anche io ad infilarmi nel pigiama.

Deep in My Heart // Minsung, Hyunlix &...Donde viven las historias. Descúbrelo ahora