Sembra stia combattendo contro sé stesso. Siamo in Corea e siamo idols, le regole dell'amore per noi sono ancora più complesse. L'intera nostra carriera si basa sull'essere "Boyfriend Material" per le nostre fan. Cosa potrebbe succedere a due idols...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Lee Know
La lunga processione per scegliere le stanze che occuperemo per il nostro breve soggiorno è continuata senza particolari intoppi. Probabilmente lo staff manterrà solo alcune delle scene girate, perché l'atmosfera non è delle migliori. O, meglio, Changbin é estremamente silenzioso e Chan sembra essersene accorto.
Sono l'ultimo a dirigermi al piano superiore e, mentre trascino il mio borsone per le scale con una telecamera puntata in viso, mi ritrovo sperare che il nostro leader non rimproveri troppo Han. Non appena Chan verrà a conoscenza del triste spettacolo tenutosi davanti allo Staff, si arrabbierà parecchio. E non ha torto. Ma il mio piccolo quokka sa già di aver esagerato e, ne sono certo, si starà già svalutando a sufficienza.
A quel pensiero affretto automaticamente il passo, ho bisogno di sapere che sta bene.
Arrivo davanti alla porta con il cartello che recita "Cooking" e, senza tentennare, faccio il mio ingresso, trattenendo involontariamente il respiro.
Eccolo lì, seduto sul letto a gambe incrociate, concentrato su una gigante fetta di Cheesecake al mirtillo.
Accenno un sorriso. Sono sollevato che abbia scelto questa camera: per un istante avevo temuto che avrebbe cercato di evitarmi anche durante questo viaggio, come ha fatto in agenzia nelle ultime settimane.
I suoi occhi incrociano i miei per una frazione di secondo per poi abbassarsi nuovamente sul piattino che regge tra le mani:
«È buonissima!» bofonchia, con la bocca piena di dolce.
Sorrido dolcemente, guardando le sue guance gonfie. Vorrei scattargli una foto per la mia collezione: ho una cartella piena esclusivamente di foto buffe di Han e nella maggior parte sta mangiando in quell'assurdo modo che lo caratterizza.
Appoggio il mio borsone a terra e mi accomodo sul letto accanto a lui. Mi avvicino con il viso al suo e apro la bocca: «Ahhh»
Lui mi guarda sgranando gli occhi, con un espressione spaventata: «Oi oi, che vuoi?» domanda, allontanandosi rapidamente.
Trattengo un sorriso, indico con lo sguardo la forchetta che regge tra le mani e apro nuovamente la bocca: «Ahhh» ribadisco, con insistenza.
Mi guarda stupito e trattiene una risata nervosa: «Hai la tua porzione!» sbotta e allontana rapidamente il piattino da me per difendere ciò che resta della sua Cheesecake.
Non mi muovo, non desisto. Resto con la bocca spalancata a fissarlo, aspettando che ceda, per imbarazzo o per sfinimento. So che è il suo dolce preferito, ma ho bisogno delle sue attenzioni, più di quanto non voglia ammettere.
Ho bisogno di sapere che non si sta allontanando davvero da me.
Ho bisogno di sperare che la storia tra Hyunjin e Felix non lo abbia spaventato irrimediabilmente. Gli avevo chiesto di promettermelo, quella sera, prima di raccontargli del loro bacio, ma sembra non sia servito a niente.
