capitolo 3

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Vale's Pov
mi sveglio giusto in tempo per salutare gli altri che stavano andando a lavoro. poiché alice ieri ha preso la febbre, a me e a lele tocca stare a casa con lei. di solito è tancredi quello che si occupa della salute della bambina, quindi mi ha un po' informato su cosa darle se dovesse stare peggio di come sta ora.

purtroppo la febbre non è calata, anzi ieri sera ha anche vomitato. per fortuna c'era diego con lei ed è riuscito a farglielo fare in un sacchetto. in ogni caso, mi alzo dal letto e vado al bagno di camera mia. mi lavo e mi preparo, e appena finito vado in stanza di ali. la trovo seduta sul letto a gambe incrociate con gli occhi che si chiudevano sa soli.

"amore" dico avvicinandomi e non esitando a prenderla tra le mie braccia. "che hai?" le chiedo mentre disegno sulla sua schiena cerchi immaginari. "vomito" sussurra lei appoggiando la testa sul mio petto. "piccola.. ancora?" annuisce.

poco dopo ci raggiunge lele con il termometro per provarle la febbre. le tolgo la maglietta e glielo infilo sotto ad un'ascella. sento che comincia a tremare, quindi la copro con le mie braccia possenti. dopo cinque minuti controllo il risultato, e ... porca vacca. quaranta di febbre.

"lo sciroppo non fa abbastanza effetto, vado a prendere la supposta così le toglie anche il vomito" mi dice, dirigendosi al bagno. "no!" urla lei cercando di dimenarsi. "non la voglio! sto bene, sto benissimo!" continua, tornando a sedersi sul suo letto, nascondendosi sotto le coperte.

"dai amore non fa nulla" dico cercando di tirarla fuori di lì. "no no no! ti prego lele!" dice quando le vede arrivare con un affare bianco in mano. all'improvviso sbianco anche io, era a dir poco gigante. "tutta?" gli chiedo sottovoce per non farmi sentire dall'altra. lui ridendo annuisce e si avvicina scaltramente a nostra figlia.

mi avvicino anche io, sperando si calmi almeno un po'. "no!" urla da sotto alle coperte. lele mi passa la supposta e le toglie le coperte di dosso. lei comincia a piangere. "amore guarda non ho niente- dice aprendo le mani- non ti facciamo la bua, d'accordo? dura pochi pochi secondi e noi siamo qui vicino a te. mi dai la manina e stringi forte forte quando hai paura, va bene?" dice dolcemente al suo orecchio, e lei comincia a convincersi. tiro un sospiro di sollievo.

mi siedo sul letto di fianco a lei, mentre lele comincia a darle la mano che poi lei stringerà nel momento del bisogno. le infila anche la maglietta che precedentemente le avevamo tolto e io le sfilo i pantaloni. la giro a pancia in giù e abbasso le mutandine fin sotto il suo culetto. le faccio una carezza nella schiena per farla calmare e poi, dopo averla messa nella corretta posizione, infilo la suppostina nel suo sedere. all'inizio si limita solo a piangere, ma quando siamo a metà comincia a muoversi. "ferma!" le dico severo io, mentre lele prova goffamente a bloccarla.

"vale.. brucia" dice la piccola girandosi a guardarmi. "abbiamo quasi finito cucciola" dico sbrigandomi. appena finito di inserirla, tengo, come mi aveva detto di fare tanc, le sue chiappe ben chiuse per evitare la fuoriuscita del medicinale. "sei stata bravissima" le dice lele, baciandole a ripetizione la guancia.

finito tutto, la rivesto e appena si gira faccio per prenderla in braccio. "bua" dice lei continuando a piangere, sedendosi, però, sulle mie ginocchia.
"lo so amore lo so.. adesso andiamo a fare la pappa che è tardi, si?" dico cercando di distrarla. annuisce allegramente e si toglie le lacrime da sotto agli occhi. mentre lele sistema la sua camera, io la porto in cucina e la metto seduta su una sedia. prendo il latte e successivamente anche i biscotti, e lascio che si prepari lei da sola la colazione.

"oggi fa freddo" dico a emanuele, che ci aveva appena raggiunto. "madonna, dovrebbe venire anche a nevicare infatti" alla sua affermazione annuisco e vado alla finestra per dare un'occhiata al cielo. mi segue anche la piccola e io rido, notando che si era portata un biscotto. "attenta a non sbriciolare in terra che poi diego ti ammazza" la avverto, facendola subito correre a tavola. rido.

in casa i compiti sono tutti divisi, per esempio tancredi si occupa quasi sempre di fare il bagno ad alice, di curarla e tutto il resto, diciamo che io e gli altri non siamo molto esperti in questo settore. gian, invece, prepara il pranzo e la cena, le volte che mangiamo in casa e non al ristorante. diego, si dedica a passare l'aspirapolvere quasi ogni mattina. per questo si arrabbia se qualcuno sporca. lele, a riordinare le stanze di ognuno e io di fare un po' di tutto. capita che a volte preparo il pranzo o passo l'aspirapolvere, o d'altra parte lavo la bambina e riordino le stanze. non ho un compito ben preciso.

e così passa la mattina, ci vediamo un film insieme e aspettiamo gli altri. finalmente dopo pochissimo arrivano; ho fame e vorrei andare fuori a mangiare. ma ali sta male e in più mi ha detto tanc che è in punizione per quello che ha fatto ieri, quindi ci posso andare solamente con uno o due dei ragazzi.

Alice's Pov
appena arriva, mi tuffo tra le braccia di tancredi, che mi prende al volo e mi tira su. "cucciola" mi dice, appoggiandomi su un fianco. mi metto comoda sulla sua spalla e lui mi guarda sorridendo. mi lascia una scia di baci sul collo che mi fanno rabbrividire e sorridere a trentadue denti. "come stai, amore?" mi chiede togliendosi la giacca.

"ora bene, stanotte ho vomitato due volte però" gli dico, anche se doveva saperlo già. "si lo so amore, ti hanno dato lo sciroppo?" mi domanda interessato. scuoto la testa ai lati e lui fa una smorfia interrogativa, spronandomi a parlare.

"supposta" sussurro imbarazzata. sgrana gli occhi e sorride. "te la sei fatta mettere tata?" mi chiede contento. annuisco ridendo. mi lascia una raffica di baci sulla guancia e infine uno sulle labbra. poco dopo mi appoggia in terra e si tira su le maniche della felpa.

lo saluto e vado in salotto dove ci sono gian e diego che stanno parlando, così di soppiatto mi intrufolo tra le gambe di diego e mi ci metto in mezzo. "che stai facendo, peste?" mi chiede lui dall'alto. rido e mi aggrappo alla sua gamba. si siede sul divano e mi mette facilmente sulle sue ginocchia. mi fa il solletico e non smetto di ridere neanche un secondo. si unisce anche gianmarco e tra le risate non mi accorgo che sono passato quindici minuti abbondanti. gian mi saluta e mi dice che deve uscire con valerio, seguito a ruota da diego.

rimango in casa da sola con lele e tancredi, i quali stanno parlando in cucina. mi avvicino a loro e mi faccio mettere sulle gambe dell'ultimo. "quante ore sono passate più o meno?" chiede lui a lele. "gliel'ha messa alle nove e mezza circa" risponde. tanc controlla l'orario sul suo orologio e mugugna qualcosa. "andiamo a metterne un'altra? così dopo stai meglio, si?" mi chiede facendomi aggrappare a lui per poi prendermi in braccio. "no ti prego, non ne voglio più! per favore!" dico nascondendomi nel suo petto. "beh? che fai la monella? ci mettiamo pochissimo amore davvero" mi sussurra all'orecchio.

mi porta al piano di sopra nella mia stanza, seguito da lele. mi fa sdraiare sul letto e poi va a prendere la suppostina. "shh" mi dice lele dopo che ho cominciato a piangere.

circa cinque secondi dopo tancredi mi sta già spogliando. cerco di bloccarlo, ma lele ha più forza di me e mi tiene ferma. dopo avermi tolto i pantaloni, mi gira a pancia in giù e mi abbassa le mutande. "nooo" sussurro io senza ormai più voce. "dai" mi dice tancredi, massaggiando dolcemente la mia chiappa destra, dove mi aveva sculacciata il giorno prima.

sento una pressione, segno che la stava mettendo, cerco di alzarmi dal fastidio, ma vengo subito bloccata. "ali! se ti muovi e ti fai male dopo ti dò il resto, devi stare ferma!" mi dice tanc, finendo di infilare il medicinale. tiro su con il naso e mi abbandono sul mio cuscino. "scusami ti prego!" gli dico io, alzandomi. "devi stare ferma quando si mette la suppostina, chiaro? ti puoi fare male" alla sua spiegazione annuisco e mi faccio prendere da lele in braccio.

continuo silenziosamente a piangere nell'incavo del suo collo.

spazio autrice-
ehii, come va? stasera o domani pubblico un altro capitolo <3

As Special As The World || Chill HouseWhere stories live. Discover now