capitolo 18

342 6 0
                                    

Alice's pov
dopo un po' di tempo passato a giocare con clari, mi rendo conto che ho delle fitte strane alla pancia. cerco di non farlo percepire a nessuno, ma pochi minuti dopo l'inizio non ce la faccio proprio più.

così mi alzo e mi avvicino a tancredi, anche se un po' controvoglia perché non vorrei disturbarlo mentre sta lavorando. gli tocco il braccio, intimandogli di girarsi verso di me. abbassa gli occhi su di me e fa un'espressione interrogativa. gli faccio segno di seguirmi, così si alza dalla sedia e mi raggiunge fuori dalla stanza.

"che c'è amore?" mi chiede abbassandosi alla mia altezza, appoggiando le mani sulle ginocchia per sostenersi. "bua" dico mettendomi un dito in bocca per l'imbarazzo. "ti sei fatta male?" mi domanda allarmato, e in risposta scuoto la testa ai lati.

"pancia" gli dico, abbassando lo sguardo. "quanto?" mi chiede alzandosi. "tanto tanto" gli confesso, guardandolo negli occhi. "mh" dice prendendomi per mano e portandomi nella mia camera. successivamente mi fa stendere sul letto.

"qui ti fa bua?" mi chiede, tastando vari punti della mia pancia. annuisco incerta. "da quanto non vai in bagno?" mi domanda guardandomi male. sbuffo e mi giro da un'altra parte. si alza e va verso il bagno, e non capisco che sta facendo.

ma quando lo vedo tornare con un affare bianco in mano comincio a piangere e mi nascondo impaurita. "vieni qua" dice tirandomi bruscamente e mettendomi sdraiata con le gambe a penzoloni.

appoggio le mani sopra al sedere onde evitare che mi tirasse giù i pantaloni. me le sposta velocemente, ma pongo resistenza. così me le toglie di violenza e mi tira una sculacciata sul sedere. piango più forte, ma non gli faccio pena perché comunque mi tira giù i pantaloni e delicatamente mi infila il medicinale nell'ano. stringo il cuscino, stringendo le chiappe tra di loro per sentire meno male.

continuo a singhiozzare e versare lacrime per un po' di tempo, fin quando sento una pressione sul mio di dietro. mi tira su i pantaloni e mi fa alzare lentamente. "non trattenerla che mi arrabbio" dice accertandosi che riuscissi a stare in piedi senza difficoltà. annuisco asciugandomi le guance, bagnate dalle lacrime versate pochi secondi prima.

mi stampa un bacio sulle labbra e mi accompagna in bagno. "quando te la senti, non sforzarti mh?" mi dice, guardandomi negli occhi. annuisco nuovamente e dopo che se ne è andato aspetto circa cinque minuti, fin quando finalmente devo scaricarmi.

seguo il consiglio di tanc, così faccio tutto con calma e al termine chiamo uno dei ragazzi per venirmi a lavare. per fortuna sto meglio, ma comunque sono parecchio debole quindi decido di accoccolarmi sulle gambe di diego, il quale sta lavorando, cercando di dormire. "che fai, monella?" mi chiede, adagiandomi al suo corpo ma mantenendo comunque lo sguardo sul computer.

"nanna" gli confesso, appoggiandomi alla sua spalla e chiudendo gli occhi. "no no no, che poi stasera non hai sonno" mi ribadisce, dandomi qualche pacca sulla schiena per tenermi sveglia. mugugno facendogli in qualche modo capire che ho bisogno di dormire.

"guarda che se stasera poi non vuoi andare a nanna mi arrabbio" mi dice, togliendo lo sguardo dal computer ed appoggiandolo su di me. annuisco, contenta finalmente che abbia ceduto. torno con la testa sopra la sua spalla e mi addormento tra le braccia di morfeo.

!salto temporaneo!

abbiamo da un po' finito di cenare e purtroppo forse diego aveva ragione a dirmi di non dormire il pomeriggio; non ho per niente sonno ora. "andiamo a nanna?" mi chiede vale, lasciandomi qualche bacio sulla guancia. scuoto incerta la testa, curiosa di sapere come avrebbe risposto.

"come no?" mi domanda, sedendosi di fianco a me. "la peste ha dormito praticamente tutto il pomeriggio" gli confessa diego, sedendosi accanto a me, dal lato opposto di valerio. nascondo la faccia tra le gambe, imbarazzata. "beh? non si dorme di pomeriggio, la nanna bisogna farla di notte, capito?" mi dice vale, scostandomi le gambe dal viso.

annuisco guardando i due ragazzi. "noi andiamo" dice diego, prendendo per mano valerio, che subito lo segue. mi lasciano da sola, così impaurita corro in cucina, dove trovo lele che guarda il telefono.

"amore che hai fatto?" mi chiede preoccupato, venendomi incontro. tiro un sospiro di sollievo e mi faccio prendere in braccio. "vuole le coccole questa bimba?" mi chiede sorridendo, disegnando cerchi immaginari sulla mia schiena. annuisco felice che finalmente qualcuno si renda conto che ho bisogno di affetto.

"posso venire nel lettone? ti preeeego" gli chiedo, sotto intendendo il letto che condivide con tancredi. annuisce ridendo e mi porta nella loro stanza. mi appoggia sul letto, di fianco al suo amico. "ciao amore" mi dice lui, prendendomi per i fianchi e lasciandomi qualche bacio qua e là.

sorrido, felice di star ricevendo tutte queste attenzioni. "facciamo la nanna, tata?" mi chiede poi, cullandomi tra le sue coccole. annuisco, dopo essermi accertata che mi sta venendo sonno.

As Special As The World || Chill HouseWhere stories live. Discover now