capitolo 15

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Lele's pov
mi sveglio di soprassalto verso le 3 di mattina a causa di un forte rumore provocato da una delle camere dei ragazzi. mi alzo goffamente, cercando di non perdere l'equilibrio e raggiungo quasi correndo la camera di alice.

la vedo sonnecchiare tranquilla, con una gamba fuori dal letto. tiro un sospiro di sollievo e corro a vedere nelle altre camere. sembra essere tutto in ordine fino a quando non vedo valerio nel corridoio con una bottiglia in mano che ride a crepapelle, mentre diego esce dalla sua stanza a gattoni.

ubriachi. sono ubriachi. per un attimo penso di aver visto o perlomeno sentito male, ma poi mi rendo conto che stanno facendo un chiasso assurdo e che potrebbero svegliare tutto il vicinato a momenti.

corro vicino a valerio e gli strappo la bottiglia dalle mani per evitare che rompesse qualcosa o che facesse male a qualcuno. "ma dai, è arrivato il guastafeste!" mi urla spingendomi. "vale, sei brillo, vai a letto" gli sussurro appoggiando la bottiglia di birra su un mobile.

"vaffanculo" mi dice scontroso, facendomi preoccupare. non era in sé. vado vicino a diego e lo spingo sul suo letto, coprendolo per bene con le coperte. sperando si addormentasse il più presto possibile, spingo dolcemente valerio nella mia stanza.

"che cazzo fai" mi domanda, scostandosi da me. "andiamo a letto o rischierai di svegliare tutti" gli dico tranquillo, stringendolo tra le mie braccia.

dopo averlo convinto si addormenta così tra le mie braccia.
arriva presto il mattino e noto che vale sta messo proprio male, perciò decido di lasciarlo ancora un po' dormire.

dovrò ripetergli per l'ennesima volta che se vogliono bere devono assolutamente stare fuori casa. esco dalla mia stanza sbadigliando e vado in bagno.

!salto temporaneo!

io, tancredi e gianmarco stiamo cercando in tutti i modi di tranquillizzare vale e diego, ancora mezzi ubriachi. il problema arriva però quando sentiamo dei piccoli passi ed intuiamo subito chi è.

Tanc's pov
"vieni amore" dico lasciando i ragazzi e avvicinandomi in fretta alla bambina.
"cos'è successo?" mi chiede allarmata, cercando di andare dagli altri. la blocco e la 'spingo' dalla parte opposta.

"niente non preoccuparti, andiamo in bagno" dico distraendola. "mm dai fammi andare" si lamenta lei.

"ho detto di no, forza" ribatto, spingendola ancora. mugugna qualcosa e continua a guardarmi male. "è un segreto?" mi chiede fermandosi di botto. la lascio perdere e la porto in bagno.

"mm per favore dimmelo" mugugna, saltando sotto di me. "vale e diego non stanno tanto bene ma poi oggi pomeriggio passa, si? ora basta che è tardi"

cerco di distrarla il più possibile, non volendole fare capire che avevano semplicemente bevuto. l'aiuto a lavarsi e appena finito faccio segno a gian di andarsi a preparare per uscire.

saremo andati semplicemente al supermercato per comprare qualcosa, ovviamente per non permettere ad alice di avvicinarsi ai due ubriachi.

prendo la mano della piccola e la porto in camera sua, prendendo pantaloni e maglietta per poi vestirla. le faccio indossare anche il cappotto e le scarpe e poi la porto al piano di sotto. "posso andare?" mi chiede con sguardo supplicante guardando verso tutti i ragazzi.

"no" dico freddo, avvicinandomi a gianmarco, che era già sull'uscio della porta.
usciamo e noto che fa veramente tanto freddo da farmi sbattere i denti.

"uffa!" urla alice lasciandomi la mano e sbattendo i piedi a terra, allontanandosi. "ei, vedi di non fare la monella per strada eh" dice gianmarco, indicando le auto che sfrecciavano a tutta velocità a pochi metri dalla bambina.

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