capitolo 5

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Tanc's Pov
è pomeriggio ed è mercoledì, il fatidico giorno della festa di zoe. ieri la bambina è tornata a scuola e finalmente sta meglio. "vieni che ci facciamo il bagnetto" dico prendendola per mano e andando in camera sua. prendo i vestiti puliti e li lascio sul letto.

la porto nel bagno più vicino e chiudo la porta alle mie spalle. comincio a toglierle la maglietta, continuo con i pantaloni, e concludo con le mutandine e i calzini. "brr" fa lei accucciandosi in terra. accendo l'acqua e controllo che sia abbastanza calda. mi tiro le maniche della felpa a metà braccio e l'aiuto ad entrare nella vasca.

"fa freddo" mi dice lei spostandosi dall'acqua, così la metto più calda e poi prendo lo shampoo per i capelli. glieli sciacquo bene e poi li insapono. "è rilassante" dice lei ridendo. "si amore" rido anche io.

"ti lavo addosso e poi abbiamo finito" le dico, passandole il sapone su tutto il corpo. finito, chiudo l'acqua e le dò l'accappatoio. successivamente la prendo in braccio e le strizzo i capelli. si aggrappa a me e cerco di riscaldarla per quel che posso.

poco dopo la metto in terra e lei sbuffa. "dai" dico incoraggiandola con due pacche amorevoli sul sedere. lei ride e si fa rivestire. le asciugo i capelli e poi usciamo dal bagno.

andiamo al piano di sotto e io vado da gian per aiutarlo in cucina. ci mettiamo un'ora a preparare la cena per corinne, clari ed alice. le prima due avevano accettato volentieri di venire stasera a badare a nostra figlia, per fortuna.

appena finito, raggiungo gli altri in salotto. "ma sei cretino vale?" dice diego a valerio, dopo che quest'ultimo aveva il suo telefono, che credeva di aver perso da tutto il pomeriggio.

"vale è cretino, vale è cretino!" dice ali, muovendo le gambe, in posizione supina sul divano. "ou!" le dico avvicinandomi, dandole una sculacciata. "non si dice!" la sgrido io.

"auch" dice lei, toccandosi il culetto. "ma lui l'ha detto!" dice lei guardando diego. "e infatti lui ha sbagliato, ma tu non lo devi dire" ripeto, guardando male il diretto interessato.

"non è giusto! perché sgridi me e non lui?" mi chiede. "infatti adesso sgrido anche lui" dico facendolo ridere. "scusa" dice diego alzando le mani e ridendo. abbozzo un sorriso anche io.

"vedi almeno lui chiede scusa" dico nuovamente, sedendomi di fianco a mia figlia, ancora sdraiata a pancia in giù. "tu sei cretino" dice poi vale a diego.
mi volto di scatto verso di lui, cominciando a ridere. mi alzo e gli vado vicino. "adesso tocca a te" dico ridendo, sfregando le mani.

"nono!" urla valerio alzando le gambe, per proteggersi. "scusa scusa" dice poi tra una risata e l'altra. "hanno chiesto tutti scusa tranne te" dico alla piccola, la quale stava ridendo a sua volta.

il pezzo mancante, gian, entra nella stanza e ci fa vedere l'orario. sbianco. ormai era ora di andare, quindi da lì a pochi minuti sarebbe dovuta arrivare corinne. "ciao amore, fai la brava" dico ad alice, che si era aggrappata a me.

"tornate presto vi prego" mi implora, nascondendo il viso sotto la mia felpa. "si cucciola" le ripeto per la millesima volta. lascio che la salutino anche tutti i ragazzi e lei si accoccola tra le braccia di ognuno.

io e gli altri cominciamo ad uscire, e davanti al cancello di casa c'era proprio la macchina di cori. la salutiamo e ci avviamo verso il van. eravamo pronti, finalmente, dopo un anno, ad andare a fare serata.

Alice's Pov
mi mancano già. non riesco a stare senza di loro. capisco a scuola ma anche alla sera, proprio no. vedo che due figure varcano la soglia e come potrebbero non essere la mia amichetta e sua madre?

"ciao aliii" dice clarissa correndomi incontro. la abbraccio forte e poi faccio un 'ciao' con la mano alla sua mamma. "gian ci ha detto che hanno preparato la cena.. vogliamo mangiare?" mi chiede quest'ultima.

annuisco soddisfatta e le indico il frigorifero. lei lo apre e tira fuori i piatti chiusi con la carta stagnola. "che buon odorino!" esclama corinne. mi metto a ridere e mi segue anche clari.

così, mangiamo tutte e tre insieme e nel mentre ci vediamo un film. che figata, i ragazzi non me lo hanno mai permesso! odiano che io mangi guardando la tv, ma oggi lo sto facendo e ops.. i ragazzi non ci sono, quindi posso continuare a farlo!

"quindi che fai in questi giorni, ali?" mi chiede corinne, incrociando le braccia e pulendo la tavola. "nulla perché sono ancora in punizione da domenica-dico facendola ridere- però da domani posso tornare a fare pallavolo" sorrido.

"ti aspettiamo lì allora!" mi dice clarissa sorridendo. e si, oltre ad essere la mia compagna di banco e la mia migliore amica, era anche in squadra con me a pallavolo. non è fantastico? io penso di si. annuisco felice e passiamo il resto della serata a parlare che non mi accorgo neanche del tempo che scorre.

arriva un certo orario e comincio ad essere stanca. però faccio finta di nulla, non posso di certo lasciare gli ospiti qui da soli. "dovrebbero tornare a momen-" cori non fa in tempo a finire la frase che sentiamo suonare il campanello.

"ragazzi, che tempismo!" urla lei andando ad aprire. sentiamo la voce di tanc, lele e gian.
saluto la mia amica e le sussurro un "ci vediamo domani a scuola, e anche a pallavolo" al quale lei annuisce felice.

corro incontro a lele, ovvero il primo ad entrare nella porta. mi prende al volo e sorride. "ciao cucciolottaa" mi dice lui, coccolandomi. mi appoggio alla sua spalla e sorrido a mia volta. "sei stanca vero amore? è tardissimo, ora andiamo a nanna" mi dice lasciandomi qualche bacio qua e là.

"posso dormire nel lettone con te e tanc? ti preeeeeeego" gli chiedo io canticchiando l'ultima parola. ride e mi dice che devo chiederlo a tancredi.

scendo velocemente dalle sue braccia e incontro prima gian, che saluto con un bacio affettuoso sulle labbra, e poi vado verso la porta della cucina. corro da lui e gli salto praticamente addosso. fortunatamente non penso neanche una piuma e quindi mi prende facilmente in braccio.
"ciao patata" mi dice stringendomi, e quindi lo faccio anche io. lo saluto e parliamo un po' e poi mi ricordo cosa gli dovevo chiedere.

"ti devo chiedere una cosa" dico io a bassa voce, sperando non mi abbia sentito. fa un cenno con la testa spronandomi a parlare. "posso dormire con te e lele stasera?" gli domando accasciandomi sul suo petto ricoperto da una felpa caldissima. "hai fatto la brava oggi?" mi chiede guardandomi negli occhi. non esito ad annuire, sicura.

"va bene dai, andiamo che è tardi" dice facendomi esultare. mi mette in terra e spegne la luce della cucina, andando verso la sua camera.
appena arrivati, mi metto al centro del letto, aspettando che tancredi si metta da una parte e lele dall'altra.

dopo pochi secondi tutti e due mi raggiungono, e mi beo delle loro coccole. tancredi mi mette un braccio sotto la testa e mi lascia una scia di baci sulla guancia e il moro mi massaggia l'interno coscia e la pancia. "buonanotte amore mio" mi dice tancredi all'orecchio, provocandomi un brivido. "buonanotte" dico io ai due. lele sorride, e ci addormentiamo tutti e tre così. felici.

spazio autrice-
ciao! volevo scusarmi se in questa storia gian non è molto presente, sto facendo il possibile, e spero che magari andando avanti diventi più importante per lo sviluppo della storia 🫶🏻 comunque, come state? <3

As Special As The World || Chill HouseWhere stories live. Discover now