Il trucco per vestire i panni di Hanako era appariscente, lontano dai canoni jiyani. Il contorno nero sulle palpebre era spesso e allungato fino alle sopracciglia, scivolando sotto l'occhio per dare l'illusione di una forma più rotonda. Ombretto verde e belletto le coloravano il viso incorniciato da una parrucca bianca, il taglio corto e asimmetrico come voleva la moda recente. Anche la sua divisa era vistosa, un abito argenteo di stoffa brillante che non raggiungeva la metà coscia e lasciava scoperta la schiena, aprendosi sul petto in una scollatura profonda. Non l'abbigliamento ideale per una barista, ma servire bevande e stuzzichini era solo parte del lavoro per le ragazze del Noctis Fortuna. L'altra era offrire agli avventori un seducente spettacolo con cui rifarsi gli occhi tra una giocata e l'altra.
«Hey, sexy. È possibile ordinare un po' di te da portar via?» Kolt si chinò sul bancone, un sorriso ammiccante sul volto. «Troppo squallida, vero? È che non mi andava di sprecare una buona frase da rimorchio e un saluto sarebbe stato davvero troppo banale. Devo comunque tenere fede al mio personaggio, restare in character, mi segui?»
Aveva rimosso ogni orecchino e pettinato i capelli all'indietro, indossando una camicia di seta nera e pantaloni dal taglio attillato tenuti su da bretelle rosso scuro. Si confondeva bene tra gli ambienti scuri del Noctis Fortuna, che sfoggiava legno laccato di nero e pareti rivestite di blu intenso fino al soffitto in cui piccole luci disegnavano un cielo stellato. Lampade al Sihir pendevano dall'alto per illuminare i tavoli da gioco e il bancone dell'angolo bar, ma tutto il resto era immerso in una piacevole penombra. Gli odori di alcol e fumo si mescolavano a quello del velluto che rivestiva sedie e divani, le calde note di pianoforte e sassofono si diffondevano nella sala già gremita di giocatori avvolti completi eleganti e acqua di colonia.
Chloe si guardò attorno prima di avvicinarsi a Kolt, distendendo le labbra in un sorriso di circostanza. «Non dovresti essere qui» lo rimbeccò a bassa voce. «Qualcuno potrebbe insospettirsi se ci vedesse parlare»
«Qualcuno potrebbe insospettirsi se non ci provassi con uno schianto come te.» Kolt allungò il collo e le rivolse un sorriso sfacciato mentre faceva scorrere lo sguardo su di lei, ammirandola da capo a piedi. «Scommetto cinquanta lunari che "Ci hai già provato con la barista?" sarà tra le prime domande che mi faranno. Quando vedono un uomo ricco e affascinante si aspettano tutti che sia un donnaiolo. O che sia omosessuale, tipo per contrappasso. Ce l'avete voi heikun, il contrappasso?»
«No.»
«Ah, interessante. Fortuna che sono ateo, o comincerei a credere di aver sbagliato religione.»
«Kolt, cos'è che vuoi?»
«Un Neverending, grazie per averlo chiesto.» Kolt si abbandonò sullo sgabello, un gomito poggiato sul bancone. «Mi piacerebbe anche sapere che trucchetto hai utilizzato per gli occhi, ma ti dirò, li preferivo neri. Avevano un tocco più... intenso e misterioso.»
«Dovrai accontentarti del cocktail.»
Gli occhi di Yoon Mei – che aveva impersonato Hanako le altre volte – erano azzurri, perciò aveva dovuto chiedere a Jessica il favore di usare Chromaster su di lei.
Detestava farlo. Che fine aveva fatto la promessa di non sfruttare i suoi amici? La linea che aveva tracciato esisteva ancora?
Kolt fece una smorfia. «Allora preparami uno Sheally Beach. Aumentiamo un po' la difficoltà, per punizione. E non sarebbe male se scoppiassi a ridere per il pubblico qui dietro, sai, come se io avessi appena detto una battuta. Potrei farlo davvero, but again: che spreco.»
Chloe guardò oltre le sue spalle, dove gli uomini che avrebbero giocato al suo tavolo se ne stavano abbacchiati su un divanetto. Chiacchieravano tra loro, ma a volte lanciavano al bancone sguardi fugaci. Una barista disponibile saltava meno all'occhio di una ostile, perciò piegò il capo e liberò una risata sciocca, fingendosi divertita.
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Bluebird
Fantasy[COMPLETA] Trasferirsi nella moderna e multiculturale repubblica di Sayfa avrebbe dovuto segnare una svolta nella vita di Brycen, ma dopo tre anni è ancora intrappolato nella sua routine: è restio ad utilizzare il potere con cui è nato e fatica a co...