Capitolo 4 - Accettabile compromesso [Revisionato]

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Chloe appoggiò l'ultima pila di fogli sul tavolo della cucina, liberando un sospiro soddisfatto. Piantò le mani ai fianchi e si allontanò di un passo per osservare quanto fosse riuscita a scrivere negli ultimi cinque anni: buona parte erano manoscritti incompiuti, appunti con stralci di idee e ricerche che aveva accumulato per ogni evenienza, ma nel mezzo c'era anche qualcosa che riteneva meritevole di essere letto.

Era necessario fare un po' d'ordine per trovarlo, però: mostrare una personalità disorganizzata era la scelta più coerente con il tipo di vita che era costretta a condurre, perciò Chloe si assicurava di mantenere la sua libreria sufficientemente caotica.

Odiava farlo. Era abituata a lavorare per schemi e collegamenti, quella superficialità non rientrava nella sua natura: lasciar credere ai suoi amici che fosse distratta, svampita e disordinata era fastidioso più di quanto non fosse tenere libri e annotazioni alla rinfusa, ma non aveva altra scelta. Era l'unico modo che aveva per evitare domande a cui non poteva rispondere, l'unico modo per tenere tutto in equilibrio.

Districare quella matassa di pagine per selezionare i racconti da far leggere a Brycen l'avrebbe tenuta occupata per oltre un'ora, ma era lieta per l'interesse che aveva mostrato. Quando gli aveva rivelato di scrivere romanzi nel tempo libero, Chloe si aspettava che le avrebbe chiesto qualcosa da leggere, fosse anche per semplice cortesia; a sorprenderla era stata la sua richiesta di leggere tutto, proponendosi persino di andare a ritirare i manoscritti personalmente. Il modo in cui aveva aggiunto se non è un problema, bofonchiando le parole con il viso rosso d'imbarazzo, la faceva ancora ridacchiare.

Brycen cominciava a piacerle un po' più di quanto avesse previsto. Apprezzava la sua compagnia e avrebbe volentieri proseguito le loro conversazioni con meno parole e meno vestiti addosso, ma non si trattava solo di quello: l'iniziale interesse si era amplificato fino a invadere ogni pensiero, avvolgendola in una calda sensazione di benessere.

Guardare i manoscritti la faceva sentire un'ingenua ragazzina di fronte alla sua prima infatuazione. Il cuore batteva a ritmo sostenuto nel petto, lo stomaco era tanto contratto da impedirle di respirare fino in fondo e la pelle sembrava andare a fuoco, ma era una sensazione così gradevole che non riusciva a smettere di sorridere. Continuava a chiedersi cos'avrebbe pensato dei suoi racconti, impaziente di sentirlo bussare alla porta perché la sola idea di vederlo la rendeva così...

«Vedo che sei di buon umore, Kiyoko.»

Chloe sollevò lo sguardo, incrociando gli occhi rossi del suo mentore. Chen-Yi la fissava stoico dall'altro lato del tavolo, con il cappuccio tirato su e il viso nascosto dalla maschera bianca priva di espressione, identica per tutti i Senza Volto. Le vesti scure dell'Heiko Jun coprivano ogni parte del corpo ad eccezione delle mani, che l'uomo teneva congiunte all'altezza del petto: erano disposte una sopra l'altra, con i palmi congiunti e le dita intrecciate in una spirale, nel tradizionale simbolo di preghiera heikun che Chloe non tardò a emulare.

«Non dovrei esserlo?» rispose, parlando jiyano come il suo maestro.

Passare da una lingua all'altra era una consolidata abitudine, così come sentir chiamare il suo vero nome all'improvviso. Chen-Yi non si preoccupava di annunciare il suo arrivo, infiltrandosi nella sua mente nei momenti più disparati, quasi sperasse di coglierla in fallo.

Ricorda che sono sempre con te, le ripeteva. Chloe non aveva ancora capito se volesse essere una rassicurazione o una minaccia.

«Non sono portatore di cattive notizie, se è ciò che temi» la rassicurò Chen-Yi, atono. Si spostò in avanti, ma quel movimento non si accompagnò a nessun suono di passi né frusciare di tessuti; da lui non proveniva alcun odore e le ombre sulla sua figura erano sbagliate, proiettate da una luce diversa da quella dell'appartamento di Chloe. «La Madre ha un nuovo compito da affidarti. Da oggi, ti occuperai di scoprire ogni dettaglio sull'ex principe Tertius.»

BluebirdWhere stories live. Discover now